Fondata da Leo Fender, George Fullerton e Dale Hyatt, la G&L Musical Instruments è sempre stata considerata l’erede spirituale delle innovazioni nate alla Fender negli anni ’50 e ’60. Nel corso dei decenni il marchio ha prodotto strumenti di altissima qualità, apprezzati da musicisti che cercavano un’alternativa “più Fender della Fender stessa”. Oggi però la situazione appare incerta. Le ultime notizie parlano di una chiusura improvvisa della fabbrica di Fullerton, con i dipendenti licenziati e voci insistenti su una possibile acquisizione da parte di Fender Musical Instruments Corporation. Una vicenda che scuote il mondo delle chitarre elettriche.

Ecco cosa succede alla G&L di Leo Fender: la piccola azienda sembra pronta a licenziare tutti e vendere alla FMIC
© Giuseppe Ruocco

Per capire meglio questo momento delicato, è utile ripercorrere la storia di G&L, dalle origini al rapporto diretto con Leo Fender fino agli sviluppi più recenti.

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La storia di G&L

La G&L nacque ufficialmente nel 1979 a Fullerton, California, nello stesso stabilimento dove Leo Fender aveva creato le prime chitarre rivoluzionarie degli anni ’50. Accanto a lui c’erano l’amico di lunga data George Fullerton e l’esperto di vendite Dale Hyatt.

Gli strumenti G&L introdussero soluzioni tecniche avanzate come il Dual-Fulcrum Vibrato, il Saddle-Lock Bridge, i pickup MFD e il sistema di tono PTB. Innovazioni che portarono Leo Fender a dichiarare:

“Gli strumenti G&L sono i migliori che io abbia mai costruito”

Dopo la scomparsa di Leo nel 1991, la guida dell’azienda passò a John C. McLaren e successivamente ai suoi figli Dave e Johnny, che continuarono a produrre strumenti nel celebre stabilimento di Fender Avenue.

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G&L – © Derek K. Miller, link, CC BY-NC 2.0

Quando Leo Fender lasciò Fender

La storia di G&L è inseparabile da quella del suo fondatore. Dopo aver venduto la Fender Electric Instrument Company nel 1965, Leo rimase inizialmente come consulente. Poco dopo si legò al progetto Music Man, assumendo la presidenza dell’azienda nella seconda metà degli anni ’70.

Tuttavia, i rapporti difficili con la dirigenza di Music Man lo spinsero a guardare altrove. Fu così che, insieme a George Fullerton, diede vita a G&L, un laboratorio di sperimentazione dove poté finalmente sviluppare nuove soluzioni senza vincoli commerciali.

G&L rappresentò quindi per Leo Fender il ritorno alla sua vera natura: quella di inventore, ingegnere e innovatore.

Cosa sta succedendo oggi a G&L

Negli ultimi giorni si sono moltiplicate le voci sulla sorte di G&L. Secondo testimonianze interne, la fabbrica di Fullerton avrebbe fermato la produzione e licenziato i dipendenti. Alcuni parlano di assegni firmati da FMIC, l’acronimo della società madre di Fender, come indizio di una possibile acquisizione.

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Non ci sono conferme ufficiali, ma diversi ex dipendenti e osservatori del settore riportano problemi finanziari legati a scelte gestionali discutibili, al peso dei dazi sulle componenti importate e a una difficoltà cronica nel comunicare al mercato la vera identità del marchio.

Il timore è che Fender possa aver deciso di assorbire il brand, chiudendo lo storico stabilimento di Fullerton. Altri invece sperano in una rinascita, come scriveva un fan nel gruppo ufficiale: “La fenice risorgerà dalle ceneri. Non è finita finché non canta la signora grassa.”

Al momento si tratta solo di ipotesi e indiscrezioni. Quel che è certo è che G&L, marchio nato per continuare l’opera di Leo Fender, sta attraversando uno dei momenti più critici della sua storia.

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Giuseppe Ruocco