Che Jimi Hendrix sia stato un’ispirazione per generazioni di chitarristi non è una novità così come non lo è il fatto che anche David Gilmour abbia preso molto da lui. Quanto di nuovo ce lo racconta però l’ex Pink Floyd in persona, in una recente intervista con Rick Beato. Il giovane chitarrisita inglese rimase folgorato dal primo incontro con il genio della chitarra mancino…

Gli è bastato un attimo per capire che Jimi Hendrix sarebbe diventato leggenda: la storia della prima volta che David Gilmour lo vide suonare
David Gilmour Jimi Hendrix © Giuseppe Ruocco

Un incontro folgorante tra David Gilmour e Jimi Hendrix

Un ragazzino è entrato, si è collegato a un amplificatore e ha iniziato. Era straordinario. Il giorno dopo sono uscito a cercare dischi di questo personaggio, Jimi Hendrix…
Così David Gilmour ricorda la prima volta che vide suonare Jimi Hendrix, in una serata che lo vide in compagnia dei Beatles e dei Rolling Stones.

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All’epoca, Gilmour non era ancora nei Pink Floyd ed era al verde. Si presentò a una jam gratuita in un club londinese e tutto il suo mondo chitarristico venne sconvolto.

Jimi Hendrix: un ispirazione per generazioni

Considerato uno dei chitarristi più influenti della storia, Jimi Hendrix ha ispirato generazioni di musicisti. Da Eric Clapton a Jimmy Page, a Stevie Ray Vaughan fino a nuove promesse come John Mayer e Mateus Asato, tutti hanno citato Hendrix come una fonte di ispirazione fondamentale.

Anche Gilmour non fa eccezione: la sua carriera e il suo stile chitarristico portano l’impronta del genio di Seattle.

Una notte al Blazes Club con i Beatles e gli Stones

In un’intervista con Rick Beato, David Gilmour ha raccontato:

“Quando vivevo a Londra ed ero completamente al verde, molto prima dei Pink Floyd, c’era un club a South Kensington chiamato Blazes. Se eri membro del club costava cinque sterline o giù di lì, potevi entrare gratis dal lunedì al giovedì. Ci andavo spesso, perché era gratis.
Una sera entrai e il locale era pieno, c’erano tutti i Beatles e tutti gli Stones. Pensai: ‘Questo è un po’ insolito.’ Poi arrivò un ragazzo con una custodia, salì sul palco, aprì la chitarra e la mise al contrario, si collegò a un amplificatore e iniziò. Tutti rimasero a bocca aperta. Era assolutamente straordinario.”

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Ulteriori informazioni

La ricerca impossibile di David Gilmour

Il giorno dopo, David Gilmour si mise subito alla ricerca di dischi di Hendrix. Era però così agli inizi che il suo nome non si trovava ancora da nessuna parte. “Uscì cercando dischi di questo personaggio, Jimi Hendrix, e quei James Hendricks di Hendrix, Lambert e Ross non esistevano”, ricorda Gilmour.

Nonostante ciò, sapeva già di aver assistito alla nascita di qualcosa di unico. Poco dopo, il mondo intero si sarebbe reso conto che stava emergendo un pioniere assoluto della chitarra elettrica.

L’influenza di Jimi Hendrix su David Gilmour

“Non appena arrivò Jimi Hendrix, pensai: ‘Si voglio anch’io un po’ di quello,’” racconta David Gilmour.

In altre interviste, Gilmour ha spiegato come proprio Hendrix abbia contribuito a indirizzare il suo approccio alla chitarra, che negli anni è diventato un modello di riferimento per chi cerca un suono capace di trasmettere emozione e profondità.

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Giuseppe Ruocco