A volte le grandi collaborazioni nascono dai malintesi più improbabili. È il caso di John Mayer e PRS Guitars, la cui partnership ha dato vita a una delle chitarre più iconiche degli ultimi anni. Prima che la Silver Sky diventasse un successo mondiale, tutto cominciò con una telefonata. Il racconto arriva dal chitarrista e session man Tim Pierce, che ha condiviso l’aneddoto sul suo canale YouTube. Dietro la leggenda di una delle elettriche più amate di questa generazione, c’è infatti un episodio tanto curioso quanto emblematico.

PRS-John Mayer: un inizio burrascoso per una chitarra leggendaria
La PRS Silver Sky è oggi considerata una delle chitarre più riconoscibili e apprezzate del panorama moderno. Tuttavia, la sua storia non ebbe un avvio facile. Secondo Tim Pierce, grande amico di Paul Reed Smith, quando John Mayer contattò l’azienda per proporre una collaborazione su un modello signature, l’operatore del centralino pensò che fosse uno scherzo e gli riattaccò.
Determinato a dimostrare la sua identità, Mayer inviò una foto di sé stesso tenendo in mano un foglio con la scritta “Yes, it’s me!“. Solo allora poté parlare direttamente con Paul Reed Smith e dare il via a un progetto destinato a lasciare il segno.
Il rischio che diventò un trionfo
Pierce ha sottolineato come PRS “collabori con i grandi artisti come nessun altro al mondo”, ma in questo caso fu Mayer a fare la prima mossa. La Silver Sky, con la sua combinazione di corpo in stile Stratocaster e paletta PRS con gli iconici intarsi a forma di uccello, rappresentava un rischio notevole per entrambi. “Poteva essere un enorme flop,” ha ricordato Pierce, “ma sappiamo tutti che non lo è stato.”
Il risultato fu uno strumento dal suono estremamente vicino a una Strat del ’65, capace di unire vintage e innovazione in modo unico.
Evoluzione e nuovi colori della PRS Silver Sky John Mayer
Nel tempo, la Silver Sky ha continuato a evolversi, conquistando chitarristi di ogni genere. Tra le nuove finiture più amate spiccano Faded Black Tee, che richiama il look vissuto di una t-shirt da concerto, e Venetian Blue, ispirata a un raro codice colore Porsche, un azzurro chiaro elegante e distintivo. Entrambe le versioni sono disponibili con manico in acero o palissandro.
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