L’unico che ha capito il blues moderno… secondo Eric Clapton

Quando pensi al blues moderno, un nome spicca su tutti: Eric Clapton. Eppure, secondo lui, c’è un solo artista capace di scriverlo davvero bene. Nonostante 17 Grammy e una carriera leggendaria, Slowhand non ha problemi ad ammettere di avere un modello. Quel musicista è Robert Cray, chitarrista e cantante che ha portato il blues in territori nuovi senza tradirne l’anima. Questa è la storia di una grande ammirazione… e di un’amicizia che non è sopravvissuta alla realtà.

Quando il blues conquistò Londra

Negli anni del boom del blues britannico, un fan scrisse con la vernice Clapton is God su un muro di Londra. Era il segnale che il blues, rivisitato in chiave moderna, aveva catturato l’immaginazione del pubblico contemporaneo.

Secondo Eric Clapton, suonare il blues non richiede un talento sovrumano, ma lavoro duro e dedizione. Dopo aver visto uno show dal vivo di Buddy Guy, Clapton formò il suo power trio Cream e spinse il genere in nuove direzioni. Negli anni successivi altri artisti continuarono questa evoluzione. Per Clapton, nessuno lo ha fatto meglio di Robert Cray.

Il giudizio di Clapton su Robert Cray

«È la cosa più difficile da scrivere, un blues moderno» disse Clapton in un’intervista a Rolling Stone nel 2017. «L’unica persona che conosco che lo sa fare bene è Robert Cray. Gli viene fuori direttamente dall’anima. L’ho visto recentemente quest’anno e lo fa ancora. È in fiamme, è autentico. Vorrei poter essere così».

Clapton, con i suoi 17 Grammy, parlava con umiltà. Per lui Cray rappresentava il pacchetto completo: chitarra e voce in perfetta armonia.

Le radici di Robert Cray

Cray non era un purista del blues. Parte del suo fascino stava nel mescolare gospel e soul, gli stili musicali della sua infanzia.

«Mio padre suonava musica gospel la domenica» ha raccontato a Guitar Player. «Erano gli Swan Silvertones, i Sensational Nightingales, i Five Blind Boys del Mississippi e dell’Alabama. Durante la settimana erano Ray Charles, Bobby “Blue” Bland, Sarah Vaughan…».

Quando da adolescente fu colpito dalla passione per il blues, Cray iniziò a portare via i dischi dei genitori e ad ampliare la collezione con i propri acquisti. Questo mix di gospel, soul e blues formò la sua identità musicale.

Cray ebbe anche un ruolo indiretto nell’ispirare il film The Blues Brothers, avendo suonato il basso nella house band del film Animal House.

Una rottura insanabile tra Eric Clapton e Robert Cray

Nonostante la reciproca ammirazione, l’amicizia tra Eric Clapton e Robert Cray non è sopravvissuta. Cray si oppose alla decisione di Clapton di cantare alcune strofe nella canzone di Van Morrison Stand and Deliver. I versi che parlavano di libertà e schiavitù lo colpirono particolarmente.

Robert Cray, nato in Georgia durante la segregazione, trovò poco convincente la spiegazione di Clapton, che sosteneva di riferirsi agli schiavi dell’Inghilterra di secoli fa. Rimase inoltre turbato nel vedere una foto di Clapton e Jimmie Vaughan insieme al governatore del Texas Greg Abbott, noto per le sue posizioni contro il diritto all’aborto e per le restrizioni al voto.

Libertà di scelta o fine di un’amicizia

Il manager di Eric Clapton, Michael Eaton, dichiarò che la foto non rappresentava un sostegno politico e che Clapton crede profondamente nella libertà di scelta, principio che guida, ad esempio, anche le sue posizioni sui vaccini.

Alla fine, Cray ruppe i rapporti. Ma, come dice un detto, puoi perdere i tuoi amici, ma non perderai mai il blues.

Contenuti correlati:

* Questo post contiene link affiliati e/o widget. Quando acquistate un prodotto tramite un nostro partner affiliato, riceviamo una piccola commissione che ci aiuta a sostenere il nostro lavoro. Non preoccupatevi, pagherete lo stesso prezzo. Grazie per il vostro sostegno!