La Inédita è una straordinaria chitarra classica da concerto con una storia incredibile. Un capolavoro realizzato a Madrid, in Spagna, nel 1935 dal leggendario liutaio Santos Hernández (1874-1943) appositamente per Andrés Segovia, il virtuoso chitarrista classico spagnolo. Per uno scherzo del destino, questo strumento eccezionale non ha mai raggiunto le mani del Maestro, diventando un misterioso pezzo di storia della musica. Ora questo tesoro a lungo perduto riemerge dalla storia e la sua vendita andrà a beneficio dei bambini che lottano contro il cancro con l’aiuto della Fundación Aladina. Lo strumento sarà all’asta dal 19 al 28 maggio prossimo, con una stima tra i 125.000 e i 185.000 euro. Trovate maggiori dettagli sull’asta a questo link. Scopriamo assieme la storia di questo strumento.
La storia de La Inédita e il comportamento di Andrés Segovia
Eccezionalmente ben conservata, La Inédita ha un significato molto speciale, poiché è stata realizzata appositamente per il famoso chitarrista Andrés Segovia. Plácido Arango Arias, padre di Paco, attuale possessore dello strumento, ha condiviso con il figlio la storia unica di questa chitarra. Al momento del completamento, invece di visitare personalmente il laboratorio di Santos Hernández, Andrés Segovia si limitò a chiedere che La Inédita gli fosse consegnata in albergo. Questo offese profondamente il maestro liutaio, che decise non solo di rifiutarsi di venderla a Segovia, ma anche di conservarla intatta, assicurandosi che nessun altro potesse suonarla.
Molti anni dopo, all’inizio degli anni Settanta, Plácido Arango Arias apprese dal suo amico e consulente d’arte, il gallerista Fernando Guereta, che la nipote di Santos Hernández, Esperanza Ruiz, e suo marito, che allora gestiva il laboratorio, stavano vendendo alcune chitarre ereditate dallo zio. Fernando Guereta è stato un importante mercante d’arte e gallerista spagnolo, famoso per il suo ruolo centrale nella promozione di importanti artisti spagnoli del XX secolo come Picasso, Miró, Julio González e Dalí. Negli anni Sessanta fondò la Galería Fernando Guereta (in seguito conosciuta come Galería Betty Guereta), che divenne un luogo chiave per la presentazione di importanti figure dell’arte moderna e contemporanea.
Guereta consigliò espressamente a Plácido di acquistare la chitarra nota come La Inédita. In seguito a questa raccomandazione, fu organizzato un pranzo con Plácido e la nipote di Santos Hernández, durante il quale negoziarono l’acquisto di diverse chitarre. Tuttavia, nonostante la richiesta di Plácido di avere La Inédita, la nipote dapprima rifiutò. Dopo una lunga trattativa, Plácido la convinse presentando un assegno di un milione di pesetas, assicurandosi così questo tesoro storico rimasto intatto per anni.
Santos Hernández (1874-1943): un maestro della chitarra classica moderna
Nato a Madrid nel 1874, Santos Hernández si avvicinò al mondo della liuteria in età molto giovane. A 12 anni, infatti, era già apprendista sotto la guida di Valentín Viudes, un conoscente di famiglia, e verso i 20 anni, dopo il servizio militare, entrò nella bottega di Manuel Ramírez. Fu qui che il suo talento sbocciò veramente, facendogli guadagnare la posizione di caporeparto. I suoi strumenti si guadagnarono rapidamente una reputazione di eccellenza.
Dopo la morte di Ramírez, Santos Hernández aprì il proprio laboratorio nel 1921 in Calle de la Aduana 27 a Madrid (poi rinumerata 23). Continuò a costruire strumenti fino alla sua morte, avvenuta nel 1943. Nel corso della sua carriera, produsse una media di 20 chitarre all’anno, principalmente chitarre da flamenco in cipresso, oltre a un numero minore di strumenti da concerto in palissandro. La Inédita, costruita nel 1935, è uno di questi modelli da concerto di alta qualità.
Nonostante la fama di Andrés Segovia, le chitarre di Santos Hernández furono accolte anche da altri giganti della scena classica e flamenca. Regino Sainz de la Maza, famoso per la prima del Concierto de Aranjuez di Joaquín Rodrigo nel 1940, suonava una chitarra Santos chiamata La Rubia. Il pioniere del flamenco Ramón Montoya usava una chitarra Santos soprannominata La Leona.
Attraverso questi artisti, gli strumenti di Santos Hernández divennero emblematici dell’età d’oro della chitarra spagnola. Le loro caratteristiche visive e acustiche distintive – rosette finemente eseguite, proporzioni equilibrate e rinforzi sapientemente calibrati – hanno costituito il modello della chitarra classica moderna.
Tra questi capolavori, La Inédita si distingue. Nonostante la sua eccezionale qualità, è rimasta ammantata di mistero per decenni – la sua esistenza è nota solo a pochi. La sua recente ricomparsa non solo chiude un capitolo di speculazioni durato 90 anni, ma offre anche una rara visione dell’apice dell’arte di Santos Hernández.
O, per dirla con le parole di Regino Sainz de la Maza, uno dei pochi ad aver suonato La Inédita nel 1945: “La Inédita costituisce il culmine del meraviglioso talento di Santos ed è il miglior strumento di questo tipo finora conosciuto”.
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