Dopo aver dovuto cancellare i concerti alla fine del suo tour negli Stati Uniti e in Canada per motivi di salute, Bruce Springsteen, The Boss, ha annunciato una tournée di 22 concerti negli stadi, dal 5 maggio al 25 luglio 2024.

Credits: Sipa USA/Alamy Live News

Nell’epoca digitale in cui la musica è spesso consumata in modo rapido e frammentato, alcuni iconici giganti del rock and roll dimostrano che la passione per la musica dal vivo e il fervore per le performance epiche restano più vivi che mai. Artisti leggendari come i Rolling Stones, Bruce Springsteen e i Guns N’ Roses, fra tanti altri, continuano a dimostrare che l’energia e la forza del rock non conoscono età, intrattenendo folle oceaniche e suonando maratone di concerti in giro per il mondo.

Bruce Springsteen: l’ultimo grande eroe del rock

Bruce Springsteen (23 settembre 1949), conosciuto per le sue epiche performance dal vivo, è un esempio vivente del potere e dell’incanto del rock and roll. I suoi concerti non sono semplici spettacoli musicali, ma veri e propri sermoni che incantano e coinvolgono il pubblico per ore e ore di rock pulsante, di ritornelli strappalacrime e di sonorità devastanti. La sua presenza sul palco è un’esperienza catartica che attraversa confini generazionali, catturando fra le corde della sua ormai mitica Telecaster, l’anima e l’essenza di ciò che rende il rock avvincente e intramontabile.

Tra i concerti più iconici di Springsteen, vi è sicuramente quello tenutosi a Londra nel 2012 durante il “Hard Rock Calling Festival”. Questo concerto è rimasto impresso per la performance fenomenale e per l’emozionante collaborazione con Paul McCartney (18 giugno 1942) sul palco, culminata con la chiusura anticipata da parte della polizia a causa dello sforamento dell’orario prestabilito.

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Altri concerti memorabili includono quello tenutosi a Barcellona nel 2016, dove Springsteen ha eseguito il suo album “The River” nella sua interezza, donando al pubblico uno spettacolo di oltre tre ore di pura passione e impegno.

Le esibizioni più lunghe di Springsteen si sono verificate in varie occasioni nel corso degli anni. Uno dei concerti più epici è stato quello di Helsinki nel 2012, dove ha suonato per ben 4 ore e 6 minuti, stabilendo un record personale per la durata della sua esibizione. Altre performance epiche in termini di durata si sono svolte a Madrid nel 2012 e a Filadelfia nel 2016, entrambe durate oltre le 4 ore.

Mostri sacri del rock che riempiono gli stadi del mondo

I Rolling Stones, senza dubbio tra i più grandi pionieri del rock, continuano a dimostrare che l’età è solo un numero quando si tratta di passione per la musica. Anche dopo oltre mezzo secolo di carriera, Mick Jagger (26 luglio 1943), Keith Richards (18 dicembre 1943) e Ronnie Wood (1 giugno 1947) continuano a infiammare stadi e arene con performance cariche di energia. Le loro esibizioni non sono solo concerti, ma veri e propri eventi che uniscono generazioni diverse, riunendo fan storici e nuove leve per celebrare un patrimonio musicale senza tempo. Un patrimonio che, fra l’altro, continua a crescere senza fermarsi: ne è una prova l’album appena lanciato Hackney Diamonds, il ventiquattresimo album in studio secondo la discografia inglese (ventiseiesimo secondo quella statunitense), pubblicato il 20 ottobre 2023 dalla Polydor Records.

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I Guns N’ Roses, con il loro stile ribelle e la potenza pura del rock, continuano a infiammare gli animi dei fan in tutto il mondo. Le loro performance trasudano un’intensità che riporta all’era dorata del rock, dimostrando che la loro musica ha ancora un impatto incisivo sul pubblico. Non importa se Slash (23 luglio 1965), unico ambasciatore ufficiale al mondo della Gibson, ha messo su qualche chilo di troppo (il signore con il cappello a cilindro, delle tre ore e mezza di concerto, suona assoli per, almeno, una buona ora e mezza!) o se Axl (6 febbraio 1962), assomiglia di più a una statua di un museo delle cere di periferia. Non importa se quella sensazione di ‘pericolo’ che veniva fuori dalla loro musica negli anni ’80 adesso sembra addomesticata.

Così come non importa se il pubblico di adesso abbia barba e capelli più che brizzolati e indossi quelle stesse magliette nere -conservate da, ahimè, decenni- con croci e teschi vari, che vestono (molto) più attillate. La cosa importante è chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare dalle note di Estranged, Knockin’ On Heaven’s Door, Sweet Child O’ Mine, Paradise City, November Rain e abbracciare i nostri figli -che abbiamo portato rigorosamente con noi- fischiettando Patience.

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Mentre scriviamo queste righe, Sir Paul McCartney (18 giugno 1942), ha da poco iniziato il suo ‘Got Back’ Tour 2023, che lo vedrà impegnato in 17 date dal 18 ottobre al 16 dicembre, negli stadi dell’Australia, del Messico e del Brasile, dove concluderà il tour al Maracanã di Rio De Janeiro, uno stadio emblematico in cui ha fatto la storia attirando un pubblico record di 184.000 persone nel 1991.

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Bruce Springsteen Tour 2024 e non solo: cosa succede in Italia?

Sono diversi gli artisti italiani che hanno riempito gli stadi come San Siro a Milano o l’Olimpico a Roma (Pooh, Pinguini Tattici Nucleari, Ultimo, Gazzelle, Laura Pausini, Marco Mengoni, Blanco…). Ma qui si parla di rock, quindi riduciamo la lista ai giovani fenomeni dei Måneskin e agli intramontabili rocker dell’Emilia-Romagna, Luciano Ligabue (13 marzo 1960), e Vasco Rossi (7 febbraio 1952). E, visto che ci siamo, ricordiamo a tutti che il buono di Vasco ha annunciato ben 7 date a Milano e due a Bari, per il Vasco Live Dei Record di Giungo 2024. 

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Lo spirito immortale del rock and roll

Ciò che rende questi mostri sacri del rock così straordinari è la loro capacità di adattarsi e reinventarsi senza compromettere la loro essenza. Non si tratta solo di sopravvivenza, ma di prosperare in un’industria musicale in continua evoluzione. La loro longevità è il risultato di una combinazione di talento, dedizione e una connessione unica con i fan che li seguono da decenni (oltre a un po’ di fortuna, vista la lunga lista di tutti quelli che non ce l’hanno fatta).

È incredibile notare come queste leggende musicali riescano a riempire stadi e arene, nonostante l’avvento di nuove tendenze musicali e di una società sempre più veloce e mutevole. Il loro potere di attrarre folle oceaniche e farle cantare, ballare e vivere emozioni intense dimostra che il rock and roll è più che un genere musicale: è uno spirito, un’esperienza, un’attitudine. Per alcuni è la colonna sonora imprescindibile di una vita intera e senza la quale tanti ricordi non avrebbero (lo stesso) significato.

I grandi del rock and roll continuano a dimostrare che la passione e la forza della musica dal vivo non conoscono confini temporali. La loro capacità di incantare e coinvolgere il pubblico attraverso ore di performance è un testimone della loro eterna grandezza e del potere senza tempo della musica rock. Che sia nel fragore delle chitarre, nella potenza delle percussioni o nelle note urlate in un microfono, questi giganti della musica continuano a dimostrare che il rock and roll è veramente immortale.

Bruce Springsteen Tour 2024, gli appuntamenti

Massimo D’Angelo