Quando sono arrivati sulla scena i Van Halen con il loro primo disco, il mondo della chitarra è cambiato. Eddie, con il suo playing, le sue ritmiche, i suoi assoli e il suo potentissimo suono, ha rivoluzionato il modo di concepire la chitarra elettrica. Grazie alla sua incredibile tecnica, è riuscito a irrompere nella scena musicale con assoli pirotecnici e velocissimi, sempre pieni di gusto e musicalità. Eppure, a un certo punto della sua vita, pare che il padre dello shred abbia cambiato idea su quanto sia importante andare veloci.
Eddie Van Halen: un prima e un dopo
Nel mondo della musica e della chitarra, c’è sicuramente un prima e un dopo Eddie Van Halen. Se la musica fosse uno sport, si potrebbe dire che ha infranto ogni record precedentemente stabilito, e probabilmente quei record portavano tutti la firma di Jimi Hendrix.
Eddie si presenta al grande pubblico con l’album omonimo della sua band, Van Halen, nel 1978. Arriva con la sua Frankenstein, dotata di humbucker al ponte, un Marshall tirato al massimo, un phaser e un modo di pensare la chitarra del tutto innovativo.
Oltre ad aver scritto con la band canzoni indimenticabili, ha stupito per la sua capacità di creare assoli velocissimi e potenti, sempre musicali.
L’esempio più ovvio è forse Eruption. In questo brano per chitarra sola, Eddie riesce a combinare tutte le sue tecniche per eseguire una melodia a velocità esagerate, grazie alla tecnica del tapping, che ha portato a livelli altissimi.
Tutti hanno iniziato a imitarlo, a copiare i suoi assoli, le sue tecniche, le sue idee.
Eppure, a un certo punto della sua carriera, pare che Eddie abbia cambiato idea su quanto sia importante la velocità.
Lo shred non è tutto parole di Van Halen
Il chitarrista dei Van Halen è uscito fuori dagli schemi musicali e chitarristici, creando qualcosa di nuovo e ispirando generazioni di musicisti.
Ad un certo punto, però, qualcosa in lui è cambiato.
Vedere così tante persone cercare di imitarlo, di provare a fare quante più note possibile in pochissimo tempo, gli ha fatto capire qualcosa di nuovo.
Parlando con il giornalista di Guitar Player Jas Obrecht nel 1991, Eddie ha ammesso di aver superato da tempo la fase dello “shredding”:
“Un sacco di gente fa ogni tipo di pazzia,” ha detto. “Certo, va tutto bene quando sei giovane… ma suonare il più velocemente possibile non ha molto senso per me… Per me, un assolo serve a valorizzare la canzone, non a mettersi in mostra.”
Eddie Van Halen e la confessione a Steve Lukather
Steve Lukather, parlando con Guitar World, ha ricordato i tempi in cui poteva chiacchierare con Eddie e quello che il padre dello shred gli raccontava:
“Eddie Van Halen è arrivato e ha cambiato completamente le regole del gioco,” ha detto. “Ricordo che una volta mi disse: ‘Amico, non intendevo far partire tutta questa follia’, ma ha davvero cambiato completamente il gioco. Questa cosa mi ha sempre fatto ridere, visto che Eddie era il padre dello shred!”
“Ed era seduto lì dicendo: ‘Ho creato un mostro, cazzo!’” ha continuato. “Hanno frainteso quale fosse la sua intenzione musicale e hanno trasformato la chitarra più in uno sport. So che questa cosa l’ha sempre infastidito.”
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