Nel vasto universo della chitarra elettrica, dove spesso dominano virtuosismo tecnico e radici stilistiche ben definite, capita raramente che due artisti agli antipodi si riconoscano a vicenda come pari. Eppure è proprio quello che è successo quando Steve Vai, leggendario shredder e figura di riferimento della tecnica estrema sulla sei corde, ha espresso la sua stima per John Mayer, artista da sempre legato a sonorità blues, pop e rock.
A raccontare l’episodio è stato Paul Reed Smith, fondatore del celebre marchio PRS Guitars, nonché partner creativo di John Mayer nella realizzazione del modello PRS Silver Sky. Intervistato da Everything Mayer, Smith ha ricordato un momento emblematico avvenuto nel suo stand durante un evento, quando Steve Vai si è avvicinato e ha detto:
“Sai, ci ho pensato a lungo. È davvero un bravo chitarrista.”
Una frase che, pur nella sua semplicità, ha colpito profondamente Smith. Non tanto per l’elogio in sé, ben meritato, quanto per la sua provenienza: un artista noto per la sua tecnica fulminea e composizioni complesse che riconosce il valore di un chitarrista che ha fatto della melodia e del songwriting il proprio marchio di fabbrica.
“È insolito,” ha commentato Smith, “perché John Mayer non viene dal mondo dei chitarristi tecnici. Viene dal mondo dei cantautori. Ma questo è proprio ciò che lo rende unico.”
Secondo Smith, il background musicale di Mayer ha contribuito a plasmare un approccio distintivo allo strumento:
“Quando era con noi, cantava melodie per tutto il giorno. Qualsiasi brano avesse mai sentito – anche se non lo aveva mai suonato – riusciva a sedersi e suonarlo. Aveva una memoria fotografica per gli accordi. Era incredibile. Gli ho detto: ‘Sei una macchina di melodie.’”
La collaborazione tra John Mayer e PRS
La collaborazione tra John Mayer e Paul Reed Smith ha dato vita a uno degli strumenti più influenti degli ultimi anni: la PRS Silver Sky, nata come alternativa alla classica Stratocaster ma con caratteristiche uniche, studiate insieme dall’artista e dal liutaio. Da quel primo modello sono derivate versioni accessibili come la SE Silver Sky e la più recente Dead Spec Silver Sky, ispirata al suono Grateful Dead di Dead & Company, la band in cui Mayer ha ulteriormente affinato il suo stile improvvisativo.
Ma se l’ammirazione di Steve Vai per John Mayer vi sorprende, aspettate di scoprire che i due hanno persino collaborato a un progetto con Phil Collen dei Def Leppard: una canzone chiamata Short and Sweet, ispirata in chiave parodica allo stile degli Spinal Tap.
In un’epoca in cui spesso si cercano confronti forzati tra marchi iconici come Fender e Gibson, Paul Reed Smith non sembra affatto interessato alla competizione diretta. Anzi, in una recente intervista con Guitar World, ha dichiarato di preferire la via dell’innovazione, come dimostrato dal lavoro sulla PRS Standard 24, altro caposaldo del marchio.
In definitiva, l’elogio di Steve Vai a John Mayer è molto più di una semplice curiosità: è il riconoscimento che il talento può esprimersi in molte forme – e che, a volte, la melodia può dire tanto quanto mille note al secondo.
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