Per suonare ad alti livelli bisogna tenersi in forma costantemente. Randy Rhoads lo sapeva bene e infatti, anche in tour, suonava sempre. Si esercitava fino a notte fonda, anche dopo i concerti. Questo però, a volte, portava Ozzy Osbourne all’esasperazione. Così, alla fine del 1981, Rhoads ricevette una pedaliera progettata per accontentare il cantante che aveva due richieste speciali.

Esercizio costante
Randy Rhoads è stato un grande virtuoso del metal. A fianco di Ozzy Osbourne ha scritto pagine fondamentali della storia del genere negli anni Ottanta. Aveva una tecnica sopraffina: tapping, legati velocissimi, dive bomb e tutto ciò che serve per fare musica e spettacolo con una chitarra.
Come si può suonare come Randy? Il talento ha sicuramente un ruolo, ma l’unico metodo è la pratica. Randy era sempre con la chitarra in braccio. Prima e dopo i concerti si esercitava con scale, arpeggi, lick e altro ancora. Anche in tour, dopo lo spettacolo, tornava in stanza e studiava fino a tarda notte.
Randy-Ozzy, a volte non era facile
Avere un chitarrista così dedito al proprio strumento e lavoro, sempre in forma e pronto, potrebbe essere il sogno di molti. Ma per Ozzy Osbourne, a volte, era anche un problema. Lo studio costante di Randy non gli permetteva di rilassarsi o di staccare nei momenti liberi. Nemmeno quando voleva dormire. Così, quando la pazienza stava finendo, arrivò la soluzione: una pedaliera compatta e silenziosa.
La pedaliera gli venne consegnata la notte di Capodanno del 1981.
Cosa c’era nella pedaliera di Randy Rhoads
Costruita su misura da Jon Graves e Domenic Turlace della Zeus Audio Systems di Alhambra, conteneva una drum machine Boss Dr. Rhythm, tre pedali MXR, un equalizzatore grafico a 6 bande, un Commande Time Delay e un Micro Chorus, oltre a un mini amplificatore rosso Zeus 8401 con controlli per preamplificatore, volume e tono e uscite per preamp e altoparlante esterno. Un secondo amplificatore, con altoparlante da 4 pollici e mezzo, era dedicato al Dr. Rhythm.
Le richieste speciali di Ozzy
La prima richiesta speciale di Ozzy era che la pedaliera fosse silenziosa. Per questo venne introdotto quello che i costruttori chiamarono Ozzy Jacks. Questo sistema permetteva di controllare separatamente il volume del mini amplificatore e della drum machine, inviandoli a un’uscita cuffie e disattivando l’altoparlante principale.
La seconda richiesta speciale era ancora più singolare: un telecomando per spegnere la pedaliera a distanza. In questo modo Ozzy avrebbe potuto interrompere le sessioni notturne di Randy. Il telecomando non venne mai realizzato, fortuna per Rhoads e sfortuna per Osbourne.
Un utilizzo troppo breve
Purtroppo, Randy Rhoads non poté usare quella pedaliera a lungo. Morì il 19 marzo 1982 in un incidente aereo durante una tappa del tour.
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