Già mezzo secolo è passato dall’uscita di quell’iconico album dei Led Zeppelin, Physical Graffiti, il sesto in sei anni. Per onorare questo traguardo la storica band inglese ha deciso di pubblicare un EP live chiamato proprio Live EP. Nel disco saranno incluse tracce che mai prima d’ora erano state registrate e incise da un live. L’EP sarà disponibile tra non molto in tutti i formati, CD, vinile e sugli store digitali.
Physical Graffiti, una pietra miliare del rock
Pubblicato il 24 febbraio 1975, Physical Graffiti è il sesto album in studio dei Led Zeppelin, considerato da molti il loro lavoro più ambizioso e completo. Si tratta di un doppio LP che raccoglie otto brani nuovi, registrati nel 1974 a Headley Grange, e sette pezzi rimasti inediti da precedenti sessioni di registrazione.
Questa scelta rende Physical Graffiti un viaggio attraverso l’intera evoluzione stilistica della band, in cui emergono influenze blues, funk, musica orientale e ovviamente l’inconfondibile hard rock che ha reso celebri Jimmy Page, Robert Plant, John Paul Jones e John Bonham.
Un album dalle mille sfumature
Tra i brani più iconici del disco spiccano Custard Pie, Kashmir, Trampled Under Foot, Ten Years Gone e In My Time Of Dying. Quest’ultimo, un’intensa e lunga reinterpretazione di un tradizionale gospel blues, vede Page suonare la sua Fender Telecaster con bottleneck in open tuning, mentre Bonham costruisce un ritmo martellante e viscerale, tra i più celebrati della sua carriera.
Kashmir è invece un capolavoro sinfonico dall’atmosfera esotica, costruito su un pattern orchestrale di archi e mellotron. La traccia riflette le influenze mediorientali di Plant e l’interesse della band per sonorità lontane dalla tradizione rock angloamericana.
La copertina come opera d’arte
Anche il packaging contribuì al successo di Physical Graffiti. La copertina, progettata dal designer Peter Corriston con l’aiuto di Mike Doud, ritrae la facciata di un edificio reale situato al 96–98 di St. Mark’s Place a New York. La confezione originale includeva inserti intercambiabili visibili attraverso le finestre del palazzo, con immagini di celebrità, simboli della cultura pop e scatti bizzarri.
L’effetto era sorprendente: ogni copia dell’album sembrava diversa e personalizzata. Un’idea tanto originale quanto d’impatto, che contribuì a rendere il disco un oggetto cult anche dal punto di vista visivo.
L’impatto di Physical Graffiti
Al momento della sua uscita, Physical Graffiti fu acclamato dalla critica e dal pubblico. Debuttò al primo posto delle classifiche sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti, dove ottenne certificazioni multiplatino.
Molti fan e critici lo descrivono come una sorta di “summa” del suono dei Led Zeppelin. Ogni componente della band è probabilmente al massimo della sua forma creativa e tecnica. L’album riesce a bilanciare brani monumentali e momenti più intimi, con una coerenza rara in lavori di tale lunghezza.
50 anni di Physical Graffiti
Per il cinquantenario dell’album la band ha deciso di rilasciare un nuovo EP intitolato Live EP, con alcune canzoni che, suonate live, mai prima d’ora erano state messe su supporto.
Il disco verrà rilasciato il 12 settembre 2025 e sarà disponibile in tutte le versioni: CD, vinile e formato digitale.
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