Negli anni ’60 e alla fine degli anni ’70, la chitarra elettrica era uno strumento molto “giovane” e c’era ancora molto da scoprire in termini di nuovi approcci e riff. Ma già allora la maggior parte dei guitar hero aveva ben chiara una cosa: i riff del rock classico dovevano essere semplici e concisi, in modo da colpire al cuore l’ascoltatore
Riff del rock classico
Proprio per questo motivo, questi primi riff del rock classico della storia della chitarra sono molto adatti ai principianti per prendere confidenza con lo strumento e allo stesso tempo provare la grande sensazione di poter suonare una canzone che ha fatto la storia del rock con il suo riff.
Nell’articolo troverete una piccola selezione soggettiva di quelli che sono i migliori riff per principianti della storia del rock classico.
1 Led Zeppelin – Whole Lotta Love
Whole Lotta Love è il primo brano dell’album Led Zeppelin II del 1969 e, insieme a Stairway to Heaven, è probabilmente una delle canzoni più famose della band. È al numero 75 della lista delle “500 più grandi canzoni di tutti i tempi” stilata dalla rivista Rolling Stone. Alcuni sostengono che fu utilizzata una Les Paul Standard del 1958 in sunburst, mentre in altre interviste Page stesso afferma che si trattava di una Gibson Les Paul Custom del 1960 progettata da Seth Lover, che all’epoca utilizzava per tutti i suoi lavori in studio. Altre fonti, invece, parlano di una Fender Telecaster e di un Vox Beatle.
2 Kansas – Carry On Wayward Son
Anche se i Kansas sono diventati più famosi per la loro ballata “Dust in the Wind”, “Carry on my Wayward Son” è uno dei classici inni rock degli anni ’70, che è stato persino coverizzato da Yngwie Malmsteen e dai Dream Theater. La canzone è apparsa sull’album “Leftoverture” nel 1976. Il chitarrista e compositore Kerry Livgren ha utilizzato una chitarra acustica o acustica per la registrazione.
3 Black Sabbath – Iron Man
Oltre a Paranoid, Iron Man è certamente il riff più famoso dei Black Sabbath. La canzone, pubblicata nel 1970 all’interno dell’album “Paranoid”, dipinge una cupa distopia fantascientifica su un uomo trasformato in acciaio che per vendetta vuole distruggere l’umanità, che in origine intendeva salvare. La chitarra è di Tony Iommi, che suona una Gibson SG con amplificatori Laney.
4 Ted Nugent – Cat Scratch Fever
Ted Nugent è stato una delle più importanti rockstar degli anni ’70 e, tra i suoi numerosi successi, “Cat Scratch Fever” è stato certamente il suo più grande vanto. Anche se oggi Ted è più noto per le sue controverse dichiarazioni politiche, ha comunque creato uno dei riff rock più sorprendenti del suo tempo. La canzone è stata pubblicata nel 1977 sull’album omonimo, suonata con una Gibson Byrdland del 1962 e un Fender Deluxe 6G3 Combo Amp del 1962, che ha già un suono molto simile a quello di Marshall.
5 The Knack – My Sharona
Nel 1979, il disco di debutto “Get the Knack” contiene la hit “My Sharona”, che è un mix di una linea di basso raddoppiata e un riff di accordi. La canzone è considerata il brano di maggior successo della band e ha occupato il primo posto nelle classifiche di alcuni Paesi del mondo per diverso tempo. Le chitarre sono di Berton Averre e Doug Fieger, che suonano amplificatori Vox, Les Paul e Strat, almeno nel video.
6 Rolling Stones – Brown Sugar
Naturalmente, i Rolling Stones hanno innumerevoli riff rock nella manica. Oltre a “Satisfaction”, “Brown Sugar”, contenuta nell’album “Sticky Fingers” del 1971, è considerata un brano di tutto rispetto. Keith Richards usa qui un’accordatura di open G, ma per il nostro laboratorio è sufficiente accordare la corda di A fino a un G. Secondo il tecnico Jimmy Johnson, per la canzone sono state utilizzate una Gibson SG e una Fender Tweed.
7 Deep Purple – Black Night
Accanto a Jimmy Page e Toni Iommi, è stato il più importante creatore di riff degli anni ’70: stiamo,infatti, parlando di Ritchie Blackmore!
“Smoke on the Water” è considerato l’archetipo del termine “riff”, ma poiché è già stato oggetto di un’altra puntata, qui esaminiamo un brano che fu pubblicato solo come singolo da “In Rock” nel 1970, ed è una leggera variazione della linea di basso di “Summertime” di Ricky Nelson. All’epoca Blackmore utilizzava amplificatori Vox AC30 e modelli Fender Stratocaster.
8 Aerosmith – Walk this way
“Toys in the Attic” è considerato il più grande successo commerciale della band di Boston fino ad oggi, e oltre a successi come “Sweet Emotions” questo primo lavoro del gruppo contiene anche la probabilmente uno dei pezzi più iconici della band: “Walk this way”. Si dice che la canzone sia stata ispirata dal gruppo funk di New Orleans “The Meters”, che con successi come “Cissy Strut” o “People say” ha portato avanti uno stile funky-blues, che si può riconoscere in termini di influenza nel groove della batteria e nel riff di chitarra di “Walk this way”. Il lavoro lo svolsero Brad Whitford e Joe Perry. Secondo quest’ultimo, le registrazioni hanno coinvolto una Strat collegata ad una una testata Bass Ampeg e suonata attraverso una cassa Marshall. Un Maestro Fuzz rende il tono della chitarra leggermente chiuso.
9 Free – All right now
Anche se il periodo creativo di Paul Rodgers e della sua band fu relativamente breve, l’album “Fire and Water”, pubblicato nel 1970, fu una pietra miliare degli anni ’70 e la canzone “All right now” è uno di quei riff che si possono identificare immediatamente dal primo accordo. Il chitarrista Paul Kossoff utilizzò per le registrazioni una Gibson Les Paul e un Marshall JTM45. Kossoff era considerato una nuova stella della scena chitarristica, ma a causa della sua dipendenza da droghe e alcol, sarebbe purtroppo morto per insufficienza cardiaca all’età di 25 anni solo sei anni dopo “Fire and Water”.
Marshall JTM45/2245
10 Jimi Hendrix – Purple Haze
Purple Haze fu pubblicato nel 1967 come secondo singolo della Hendrix Experience. Qui si possono trovare molti elementi del suono di Hendrix, l’accordo 7/#9, l’intervallo di tritono e i suoi tipici fills. Anche se Hendrix sperimentò molte chitarre e amplificatori in studio, è principalmente conosciuto per la combinazione di Fender Stratocaster e Marshall Plexi.
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