Se amate il suono ruvido di una Telecaster, l’inconfondibile sustain di una Les Paul o la chiarezza di una Stratocaster, allora preparatevi: c’è un nuovo podcast che fa per voi. Si chiama “La Storia della Chitarra Elettrica”, ed è il primo prodotto di Feedback Tales, neonata realtà che vede il nostro Matt Bidoglia nelle vesti di scrittore e narratore e Tommaso Sgarbi come co-produttore e ingegnere del suono. Un viaggio audio unico nel suo genere, 14 episodi pubblicati ogni due settimane, il venerdì, che raccontano l’evoluzione dello strumento che ha cambiato per sempre la musica moderna. Un progetto ambizioso e coinvolgente che fonde ricerca storica, passione per il suono e storytelling avvincente. Il tutto è supportato e sostenuto niente di meno che da Thomann…E noi di Planet Guitar non potevamo non parlarvene!
Un podcast per chi ama la chitarra… e la sua storia
“La Storia della Chitarra Elettrica” non è una semplice cronologia tecnica. È un racconto epico fatto di invenzioni visionarie, colpi di genio, rivalità tra marchi, grandi innovatori e musicisti che con una chitarra tra le mani hanno cambiato il mondo.
Matt, autore e voce narrante del podcast, ci guida in questo viaggio con uno stile appassionato e accessibile. Non si limita a raccontare i “chi” e i “quando”, ma ci porta dentro i laboratori artigianali, gli studi di registrazione, i garage della California, e ci fa ascoltare con le orecchie dell’epoca cosa significava, per esempio, accendere un amplificatore valvolare per la prima volta, o montare un pick-up magnetico su una chitarra acustica. Di seguito una breve sintesi di ciò che troverete ascoltando il podcast!
Anni ’20 e ’30: George Beauchamp, John Dopyera e l’idea rivoluzionaria
I primi episodi ci riportano indietro a quando la chitarra era ancora uno strumento da salotto, incapace di farsi sentire in mezzo agli ottoni delle big band. È qui che entrano in scena pionieri come George Beauchamp, Adolph Rickenbacker e John Dopyera, fondatore della Dobro.
Beauchamp fu ossessionato da un’idea: rendere la chitarra amplificabile. Dopo numerosi esperimenti, nel 1931 brevetta la prima chitarra elettrica con pick-up magnetico, la leggendaria Frying Pan, così chiamata per la sua forma a padella. Dopyera, invece, cercava di ottenere più volume con mezzi meccanici, e inventò il resonator, utilizzando coni metallici al posto del classico top in legno.
Due approcci opposti, ma uniti da un’esigenza comune: far sentire la chitarra. E questo era solo l’inizio!
Dobro Hound Dog Round Neck
Anni ’40 e ’50: Leo Fender, Les Paul e la nascita della solid body
La vera rivoluzione avviene tra gli anni ’40 e ’50 quando Leo Fender, tecnico radiofonico con il pallino dell’elettronica, mette in commercio nel 1950 la Broadcaster, poi ribattezzata Telecaster, la prima chitarra elettrica solid body prodotta in serie.
Quasi contemporaneamente, Les Paul, virtuoso chitarrista e vulcanico inventore, presenta alla Gibson la sua idea di una chitarra solid body chiamata The Log. Dopo il rifiuto iniziale, Gibson decide di collaborare con Les Paul e nel 1952 nasce la più grande chitarra signature della storia, frutto della collaborazione con il genio visionario di Ted McCarty, presidente della Gibson e figura chiave nello sviluppo di modelli iconici come la SG, la ES-335 e la Flying V.
E non possiamo dimenticare Paul Bigsby, artigiano californiano che creò nel 1948 una delle prime chitarre solid body custom per Merle Travis e che brevettò il famoso tremolo Bigsby, ancora oggi usato da milioni di chitarristi.
Fender Player II Tele MN BTB
Gibson Les Paul Standard 60s IT
Gibson SG 61 Standard VC
Gibson ES-335 Dot 60s Cherry
Gibson 80s Flying V Ebony
Bigsby B7G Vibrato Kit
Anni ’60: British Invasion e l’affermazione del suono elettrico
Con l’esplosione della British Invasion, la chitarra elettrica passa da semplice strumento a simbolo generazionale. I Beatles, i Rolling Stones, The Who, gli Yardbirds: tutti brandiscono chitarre Fender, Gibson, Gretsch, Rickenbacker. E mentre in Inghilterra esplodono i nuovi suoni, nascono anche gli amplificatori che definiranno il rock: i Vox AC15 e AC30 e i Marshall stack.
Gretsch G5422TG Electromatic SW
Rickenbacker 360 FG
Vox AC15 C1
Marshall Studio Vintage SV20H
Anni ’70: Hot-rodding e innovatori come Charvel, Duncan e Paul Reed Smith
Gli anni ’70 sono gli anni della personalizzazione, del “hot-rodding”. Chitarristi e tecnici iniziano a modificare i propri strumenti per renderli più potenti, più versatili, più moderni.
Nascono figure chiave come Wayne Charvel, che trasforma chitarre Fender in strumenti ultra-performanti per il rock e il metal. Seymour Duncan, che rivoluziona il mercato dei pick-up aftermarket e Paul Reed Smith, che unisce artigianalità e innovazione nella creazione di chitarre di fascia alta, usate da artisti come Carlos Santana.
È l’epoca delle chitarre boutique e dell’ossessione per il “tono perfetto”!
Charvel Pro-Mod San Dimas HH FR MN BK
Seymour Duncan SH-4BK
PRS SE Custom 24/08 EV
Anni ’80 e ’90: Guitar Heroes, shred e distorsioni infinite
Con l’arrivo degli anni ’80, la chitarra elettrica diventa protagonista assoluta. Nascono i guitar heroes: virtuosi spettacolari come Eddie Van Halen, Steve Vai, Joe Satriani, Yngwie Malmsteen.
Eddie, in particolare, cambia le regole del gioco con la sua Frankenstrat: una Stratocaster modificata con pick-up humbucker, ponte Floyd Rose e un design totalmente fai da te. Un simbolo di sperimentazione e libertà creativa.
Nei ’90, l’onda cambia: arriva il grunge, con chitarre meno virtuose ma più crude, sporche, emotive. A far da capofila Kurt Cobain con le sue Fender Mustang e Jaguar.
Nel frattempo, il metal evolve in thrash, death, progressive, e la chitarra resta al centro della scena, più distorta che mai!
Ibanez JEMJR-WH
Fender Player II Mustang RW BLK
Anni 2000: digitale, effetti, simulazioni e nuovi orizzonti
E oggi? La chitarra elettrica continua a evolversi grazie alla tecnologia digitale. Dispositivi come il Line 6 Helix, il Kemper, il Fractal Axe-Fx, il Quad Cortex permettono di creare suoni incredibili senza nemmeno un amplificatore fisico.
I chitarristi moderni sono anche produttori, sound designer, content creator. I social e YouTube hanno trasformato il modo in cui si impara, si ascolta e si vive la chitarra.
Ma nonostante i cambiamenti, una cosa è certa: la chitarra elettrica è più viva che mai. E “La Storia della Chitarra Elettrica”, il podcast di Matt, è qui per raccontarvelo, episodio dopo episodio.
Line6 Helix Guitar Processor
Neural DSP Quad Cortex
Kemper Profiler Stage MK 2
Programmazione del podcast
- Numero di episodi: 14
- Cadenza: Ogni due settimane, di venerdì
- Piattaforme: Spotify, Apple Podcasts, Overcast, YouTube e tutte le principali app
- Durata media degli episodi: 12 – 20 minuti