Zakk Wylde e la sua quasi storia con i Guns ’N Roses

“Axl mi chiamò e disse: ‘Vogliamo trovarci per una jam session?’“. Racconta così Zakk Wylde parlando del periodo in cui quasi si unì a Slash e soci nei Guns ‘N Roses. Wylde ha raccontato di quel periodo e ha rivelato come quella audizione fallita per unirsi a Slash e agli altri finì per portarlo a lasciare la band di Ozzy Osbourne e a creare i Black Label Society.

L’intervista con Billy Corgan

Il veterano della chitarra elettrica ha ricordato le sue esperienze di jam con i GNR durante una nuova intervista con Billy Corgan, il cui podcast sta diventando un punto di riferimento per la scoperta di questo genere di scoop. Intervistando Wylde, Corgan si è concentrato su un episodio poco noto della sua carriera, avvenuto durante le registrazioni dell’album di Ozzy del 1995, Ozzmosis. In quel periodo, i Guns ‘N Roses erano senza un chitarrista, e il nome di Wylde era nella lista dei possibili candidati.

A un passo dai Guns ‘N Roses

“Penso che Gilby [Clarke] avesse lasciato la band, quindi Axl [Rose] disse: ‘Chi prendiamo alla chitarra?’” ricorda Wylde. “Immagino che Slash fece qualche nome e alla fine spuntò anche il mio.”
Fu proprio Axl Rose a contattarlo. La band voleva un chitarrista che avesse esperienza e uno che era già riuscito a sostituire leggende come Randy Rhoads e Jake E. Lee nella band di Ozzy poteva essere quello giusto.

“Conoscevo Slash da quando sono entrato nella band di Ozzy, era il periodo in cui i Guns stavano esplodendo,” continua. “Conoscevo Steven [Adler] e Matt [Sorum] dai tempi dei Cult. Più o meno ci conoscevamo tutti. Axl mi chiamò e disse: ‘Zakk, vuoi venire per una jam?’ Io risposi: ‘Va bene, vediamo come va.’”

Wylde incontrò il gruppo in una sala prove e iniziarono a “jammare e buttare giù idee”. Ricorda anche che arrivarono a registrare un paio di riff, uno dei quali divenne The Rose Petalled Garden, presente nell’album di debutto dei Black Label Society, Sonic Brew.

Dopo la jam session, Wylde nota che non si stava concretizzando nulla, e intanto Ozzy cominciava ad avere dubbi sulla sua voglia di rimanere nel proprio gruppo… 

“Non stava succedendo niente [con i Guns N’ Roses]. Ricordo che Ozzy si stava preparando per pubblicare Ozzmosis e partire in tour. Ozzy mi disse: ‘Farò suonare Joe Holmes per un po’, poi vediamo come va“.

Alla fine, il posto nei GNR non si concretizzò per Wylde, e visto che non stava più suonando con Ozzy si ritrovò in una posizione difficile. Aveva bisogno di un nuovo sbocco creativo.

L’album solista e la nascita dei Black Label Society

“Mentre lavoravamo ad Ozzmosis, c’era questo locale chiamato Bruise sulla 34ª a Lexington,” continua. “Dopo le registrazioni andavo sempre lì, bevevo fino alle sei del mattino, ascoltando musica al jukebox.
C’erano gli Stones, Bob Seger, Neil Young, gli Eagles, tutta questa musica acustica incredibile. Ricordo che tornavo nella mia stanza con la mia acustica e scrivevo. È lì che nacque Book of Shadows.”, suo primo album solista.

Dopo un breve tour a supporto dell’album, Wylde si rese conto che non era ancora pronto per fare il songwriter. Tuttavia non voleva accettare che il sogno fosse finito, anche se sapeva che Ozzy e i GNR stavano andando avanti senza di lui. Così, iniziò a costruire i Black Label Society da zero, passando dal suonare nelle arene al suonare nei piccoli club…

La storia ci insegna che i BLS avrebbero avuto successo, e che Wylde sarebbe poi tornato a suonare con il Principe delle Tenebre – ma la sua storia sarebbe potuta essere molto diversa se il posto nei GNR fosse diventato realtà…

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