Alla fine degli anni Sessanta, nel momento di massima creatività e libertà artistica, quattro musicisti di Liverpool arrivarono a immaginare qualcosa di sorprendente. Non un nuovo disco né un tour rivoluzionario, ma un film fantasy tratto da uno dei romanzi più amati del Novecento. Un’idea rimasta sulla carta, ma abbastanza concreta da continuare a far discutere ancora oggi. Ecco la storia di quando i Beatles hanno provato a fare una versione del Signore degli anelli, con Kubrick come regista.

Non succede, ma se succede... Questa è la storia dei Beatles che stavano per realizzare Il signore degli anelli con Kubrick
I Beatles interpretano Il signore degli anelli – © Giuseppe Ruocco

Un’idea riemersa grazie a Peter Jackson

Con l’uscita della docuserie The Beatles: Get Back, diretta da Peter Jackson, è tornata alla ribalta una storia che per anni è circolata come una leggenda. Proprio il regista che avrebbe poi portato sullo schermo Il Signore degli Anelli ha raccontato di quel progetto mai realizzato, nato quando lui era ancora bambino. Ospite di Stephen Colbert, Jackson ha ricordato come i Beatles avessero persino deciso la divisione dei ruoli.

Secondo quella visione, Paul McCartney sarebbe stato Frodo, Ringo Starr Sam, John Lennon Gollum e George Harrison Gandalf. Una scelta che Jackson stesso ha definito sorprendentemente azzeccata, soprattutto per il carattere mistico di Harrison.

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Il romanzo di Tolkien e i primi interessamenti al cinema

Il Signore degli Anelli fu pubblicato tra il 1954 e il 1955, quando J. R. R. Tolkien scriveva una storia destinata a diventare un pilastro della letteratura fantasy. All’epoca, Lennon, McCartney, Harrison e Starr erano ancora adolescenti e lontani dall’immaginare il successo mondiale dei Beatles.

Negli anni successivi, diversi produttori iniziarono a chiedersi se quei libri potessero diventare cinema. Tra i primi nomi circolò anche Walt Disney, ma fu la United Artists, società fondata, tra gli altri, da Charlie Chaplin e D. W. Griffith, a ottenere i diritti alla fine degli anni Sessanta. L’accordo prevedeva un solo film di circa tre ore e una percentuale sui ricavi per Tolkien.

L’India, la lettura e l’intuizione di Denis O’Dell

Come ha raccontato Jackson alla BBC, i Beatles scoprirono Il Signore degli anelli durante il loro ritiro spirituale in India nel 1968. Fu Denis O’Dell, produttore alla Apple Records, a spedire loro i libri sapendo che avrebbero avuto tempo per leggere. Ne arrivarono uno a Lennon, uno a McCartney e uno a Harrison, mentre Starr rimase senza copia.

L’idea di un film con i Beatles protagonisti nacque proprio lì. Per un breve periodo, all’inizio del 1968, la band prese seriamente in considerazione la possibilità di trasformare quelle pagine in un progetto cinematografico ambizioso.

Casting immaginario e voci alternative

La suddivisione dei ruoli più citata resta quella con McCartney e Starr nei panni degli hobbit Frodo e Sam, Lennon come Gollum e Harrison come Gandalf. In passato, però, circolarono altre versioni. Secondo alcune, Lennon inizialmente avrebbe voluto interpretare Frodo o Gandalf prima di orientarsi su Gollum. Un’altra voce parlava di Twiggy come possibile Galadriel.

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Visti i protagonisti coinvolti, è facile immaginare che il film avrebbe avuto una forte componente musicale, forse persino da musical, anche se nulla di tutto ciò arrivò mai a una sceneggiatura definitiva.

Alla ricerca di un regista impossibile

Per la regia si pensò subito in grande. Il nome più celebre fu quello di Stanley Kubrick, reduce da 2001: Odissea nello spazio. Informato del progetto, Kubrick lo giudicò però impossibile da realizzare e rifiutò. Vennero fatti anche i nomi di David Lean e Michelangelo Antonioni, senza che nessuno dei due si impegnasse davvero.

Nonostante l’accordo già esistente tra i Beatles e la United Artists per tre film, di cui due già realizzati con successo come A Hard Day’s Night e Help!, il progetto non riuscì mai a decollare.

Il no di Tolkien e la fine del sogno

Secondo alcune versioni, i Beatles stessi non erano del tutto convinti. Secondo il racconto più recente di Jackson, invece, il vero ostacolo fu Tolkien, poco entusiasta all’idea che un gruppo pop portasse sullo schermo la sua opera. Senza il suo consenso, il film non poté andare avanti.

I Beatles proseguirono per la loro strada, fino allo scioglimento nel 1970. Tolkien morì tre anni dopo, senza vedere alcuna grande trasposizione cinematografica del suo lavoro.

Il destino finale della saga

A realizzare Il Signore degli Anelli fu infine proprio Peter Jackson, con la trilogia composta da La Compagnia dell’Anello, Le due torri e Il ritorno del re. Usciti tra il 2001 e il 2003, i film ottennero un successo enorme, con incassi superiori al miliardo di dollari e 17 premi Oscar vinti su 30 candidature.

Il film dei Beatles rimase così uno dei più affascinanti “e se” della storia del cinema. Un progetto mai nato, ma capace ancora oggi di stimolare l’immaginazione di chi ama la musica, il cinema e la Terra di Mezzo.

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Giuseppe Ruocco