Il 20 settembre del 1966 nasceva a Praia da Vitória (Portogallo, Regione Autonoma delle Azzorre) Nuno Duarte Gil Mendes Bettencourt, conosciuto più semplicemente come Nuno, virtuoso chitarrista e figura di spicco tra i guitar hero degli anni ‘90 e 2000. Membro degli Extreme fin dal 1985, Nuno ha preso parte a tutti gli album realizzati dalla band, ha registrato un disco da solista (Schizophonic del 1997) e ha collaborato con molti grandi artisti nel corso della sua carriera, tra cui Janet Jackson, Robert Palmer, gli Steel Panther, Rihanna e i Nickelback.
Molto apprezzato anche dai suoi colleghi chitarristi, Nuno ha avuto anche il piacere di suonare con Brian May, Joe Walsh, Joe Satriani, Steve Vai, Yngwie Malmsteen e Zakk Wylde. Nel giorno del suo cinquantasettesimo compleanno celebriamo la carriera di questo grande maestro della sei corde e vi invitiamo ad ascoltare e imparare Get The Funk Out con l’aiuto di Paul e Matt di Guitar Tutorials!
Un giovane prodigio
Nuno si avvicina alla musica fin da piccolo, dopo il trasferimento con la sua famiglia negli Stati Uniti d’America, a Boston; prima di dedicarsi alla chitarra, studia anche batteria, basso e tastiere. Le sue doti da polistrumentista, ben percepibili anche nel suo unico lavoro da solista Schizophonic, gli permettono di sviluppare un grande senso del ritmo. Sarà poi proprio il suo grande feeling ritmico, unito alle sue straordinarie doti tecniche, a plasmare in modo fondamentale il suo stile chitarristico.
Tra i chitarristi che hanno influenzato Nuno vanno sicuramente citati Eddie Van Halen e Pat Travers, ma anche Paco de Lucía e Al Di Meola, così come Brian May, che ha sempre stimato il chitarrista di origine portoghese: la sua presentazione prima dell’esibizione degli Extreme al Freddie Mercury Tribute Concert lo dimostra.
Nel giorno dei suoi primi 57 anni, celebriamo Nuno con uno dei brani più rappresentativi del suo stile e del suo estro chitarristico, Get The Funk Out.
Un concept album di successo: Pornograffitti
Nel 1990 gli Extreme pubblicano il loro secondo lavoro in studio, l’album che garantirà alla band un grande successo e un posto di spicco tra le migliori formazioni metal degli anni ‘90: Extreme II: Pornograffitti.
Il disco risulterà essere il lavoro più venduto della band, trascinato da singoli come More Than Words e Hole Hearted e dalla grande qualità musicale della produzione. La band composta da Gary Cherone alla voce, Paul Geary alla batteria, Pat Badger al basso e dal nostro Nuno alla chitarra, confeziona un concept album (il booklet del disco si apre infatti con la frase A Funked Up Fairy Tale) di altissimo livello, capace di affrontare temi come la perdita dell’innocenza e la ricerca dell’amore romantico attraverso una miscela di brani dalle sonorità funk-metal e pop.
Alcuni dei pezzi migliori di questo disco, oltre alle due citate ballad, sono sicuramente il brano di apertura, Decadence Dance, Money (In God We Trust), la title track Pornograffitti e la grandiosa He-Man Woman Hater, nella cui intro è inclusa anche la versione di Nuno di Flight of the Wounded Bumblebee, dove il chitarrista dimostra tutte le sue capacità tecniche e la precisione del suo playing.
Prima dell’esplosivo successo di More Than Words, però, gli Extreme decisero di pubblicare un altro singolo, che diventerà poi uno dei brani più rappresentativi della loro produzione: Get The Funk Out.
Get The Funk Out: una perla funk-metal
Per capire l’importanza a livello puramente chitarristico di un brano come Get The Funk Out, chiediamo ancora aiuto a Brian May: vi invitiamo infatti a vedere questo video, in cui il leggendario chitarrista dei Queen commenta l’assolo di Nuno proprio mentre lo ascolta.
“Se questo, da chitarrista, non ti fa venire le lacrime agli occhi, non so come stiano le cose. E c’è dell’altro: per me questo è l’epitome di ciò che un assolo su disco dovrebbe essere. Naturalmente è pre-concepito, è strutturato, è composto, ma al suo interno c’è un’incredibile spontaneità. Sembra che venga fuori direttamente dal suo animo, e in effetti è così. Queste cose non accadono molto spesso. […] Solo per la pura qualità tecnica, è un’impresa colossale. Non potrei mai farlo: in un mese di vacanza non riuscirei mai a imparare quell’assolo. È una cosa propria di Nuno. È una cosa stupenda, una pietra miliare. È una pietra miliare nella storia del rock”.
Brian May
May ha praticamente detto tutto quello che si doveva dire su questo incredibile assolo, inserendolo di diritto tra i migliori di tutti i tempi. Abbiamo dedicato una puntata del nostro workshop sui migliori assoli di chitarra proprio a questo pezzo. Al di là dell’assolo, tutto il brano è caratterizzato da sonorità funk-metal, anche grazie alla pregevole ritmica incisa da Nuno, e ospita Pat Travers come seconda voce.
Anche in questo brano Nuno ha utilizzato una delle sue Washburn: in più di 25 anni di collaborazione con l’azienda, infatti, Washburn ha prodotto un’intera serie di chitarre signature a lui dedicata. In occasione del venticinquesimo anniversario di Pornograffitti, inoltre, hanno realizzato anche una stupenda edizione speciale della sua N4: prodotta in soli 10 esemplari, la Washburn Special 25th Anniversary “Pornograffitti” Edition – Nuno Bettencourt PN4 è una chitarra veramente unica nel suo genere. Non dimentichiamo poi che per sua stessa ammissione, Nuno è un rinomato utilizzatore del leggendario ProCo Rat.
Gli Extreme probabilmente non hanno ottenuto tutto il successo che avrebbero meritato, ma sono ancora insieme e hanno da poco pubblicato il loro nuovo album in studio, Six. In attesa del prossimo concerto, intanto, facciamo tutti gli auguri al grande Nuno e proviamo ad imparare uno dei suoi assoli migliori.
Proco Rat 2 Distortion
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