La musica di per se ha un qualcosa di molto spirituale, ed emotivo. Questo è certo. Ultimamente però sono arrivate molte dichiarazioni che vanno ben oltre. Prima Sammy Hagar poi David Lee Roth e ora Carlos Santana. Il chitarrista, in una recente intervista, ha raccontato della visita che ha ricevuto da Stevie Ray Vaughan, in sogno. SRV gli avrebbe chiesto di recuperare il suo Dumble #007 e suonarlo ancora una volta per lui che ormai “è solo spirito e non ha dita”…

Santana racconta il suo ultimo incontro con Stevie Ray Vaughan che gli ha chiesto di suonare per lui il suo leggendario Dumble
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Non molto tempo fa Sammy Hagar ha dichiarato di aver scritto il suo ultimo singolo in sogno insieme al defunto Eddie Van Halen. E poco dopo anche David Lee Roth ha raccontato di un’esperienza simile. La notizia ha chiaramente suscitato molto scetticismo, ma non è l’unico caso di musicisti che affermano di aver ricevuto visite da colleghi ormai scomparsi.

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In una recente intervista a Guitar WorldCarlos Santana ha raccontato di ricevere talvolta visite oniriche da leggende come Miles Davis e B.B. King. Secondo lui, “a volte un sogno non è un sogno; qualcuno torna per comunicare con te.”

L’incontro tra Santana e Stevie Ray Vaughan

Santana ricorda un episodio particolare in cui gli apparve Stevie Ray Vaughan. Nel sogno il chitarrista texano gli disse: “Carlos, dove sono io non ho dita; sono solo spirito.”

Secondo Santana, Stevie Ray Vaughan gli confidò quanto gli mancasse sentire le dita su una chitarra e l’aria mossa dagli altoparlanti. Per questo gli chiese di contattare suo fratello Jimmie Vaughan e di farsi prestare il leggendario amplificatore #007 Dumble, da suonare con una Fender Stratocaster, così da poter percepire le vibrazioni attraverso il corpo e le mani di Santana.

Carlos paragona l’esperienza a una scena del film Ghost con Whoopi Goldberg, in cui un fantasma entra nel corpo di una persona per poter sentire di nuovo.

Lo scetticismo del fratello

Non tutti furono convinti. Jimmie Vaughan inizialmente non volle cedere lo storico amplificatore. Solo quando il tecnico di SRV, René Martinez, raccontò di aver avuto lo stesso sogno, decise di prestarlo.

Quell’amplificatore non è stato ceduto a molti. Ovviamente viene custodito con gelosia dato che è considerato uno dei migliori amplificatori mai costruiti. Oltre al fatto che è l’amplificatore che ha fatto la storia di SRV.
Nonostante questo c’è stato un’altro fortunato che ha messo le mani su quel Dumble e il suo nome è John Mayer.

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Il suono del Dumble #007 di Stevie Ray Vaughan

Santana descrive l’amplificatore in un modo tutto suo. Facile immaginare che gli sia piaciuto ma ecco le parole che ha usato lui stesso.

“Suonava come tutto ciò che amo di Peter Green quando suonava un certo tipo di blues celestiale.”

Per spiegare meglio, ricorda una conversazione con sua madre: un giorno lei gli disse che la voce di Whitney Houston era come una legione di angeli. Allo stesso modo, quando si suona, a volte si canalizzano forze più grandi. Il chitarrista messicano afferma: 

Mi sento come l’aeroporto internazionale John F. Kennedy, e tutti questi musicisti atterrano su di me e condividono cose.

Carlos Santana e la spiritualità

Carlos Santana ha sempre avuto un’aurea particolare. Il suo modo di suonare è stato sempre molto guidato dalla spiritualità, dall’istinto. Questo racconto ci conferma che Santana fa della spiritualità una parte importante proprio della sua vita. O sarà stato solo un modo per mettere le mani su uno degli ampli più leggendari della storia?

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Giuseppe Ruocco