David Gilmour non è certo famoso per quanto suona veloce, e nemmeno per come suona il blues puro. Eppure, lui stesso rivela che Eric Clapton e Jimi Hendrix, e il loro blues, hanno avuto su di lui un’influenza che si manifesta in modo profondo. Gilmour ha creato uno stile e un suono iconico nel mondo del rock e del prog rock, e oggi scopriamo quanto Clapton e Hendrix siano stati importanti per lui in questo processo.

Lo storico chitarrista dei Pink Floyd, David Gilmour, parla dell'influenza deche il blues di Clapton e Hendrix ha avuto su di lui.
David Gilmour – © Jimmy Baikovicius  Link CC BY-SA 2.0

David Gilmour il blues nelle vene

“Quando ero giovane, mi sedevo davvero e imparavo molti dei classici soli blues di Eric e Hendrix, oltre a studiare vecchi dischi di Howlin’ Wolf.”

Questo è quanto racconta David Gilmour a Guitar Player in un’intervista del 1988.

Il blues e il rock-blues sono radicati nel suo stile più di quanto non sembri. Possiamo certamente sentire influenze blues nelle frasi di Gilmour, ma sicuramente non possiamo pensare al blues classico e puro.
Infatti, è lui stesso a dire che ha usato quegli elementi per creare un linguaggio proprio, basato anche sulle sue capacità e sui propri limiti.

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“Cerco di non essere troppo legato da regole. Quindi l’influenza del blues può emergere a volte, ma mi piace pensare di arrivarci da un’angolazione diversa.”

Parte di quella “angolazione diversa” dipende semplicemente dall’incapacità di Gilmour di suonare velocemente. Come ha rivelato al The Telegraph:

“Non ho una buona coordinazione tra mano sinistra e destra. Le mie dita sono molto lente. Non potevo fare quello che tutti gli altri chitarristi riuscivano a fare, quindi dovevo fare qualcosa di diverso.”

Uno stile personale

Per un chitarrista che ha lasciato il segno nel mondo del prog rock, David Gilmour è sorprendentemente radicato nel blues.

Nel 1968, intorno al periodo in cui studiava Clapton e Hendrix, Gilmour entrò nei Pink Floyd come supporto per il chitarrista Syd Barrett, prima di prenderne il posto quando il declino mentale di Barrett lo rese inaffidabile. Dato il suo ruolo all’epoca, Gilmour tentò uno stile, come ha detto lui stesso, più “psichedelico”.

“Il mio stile è il mio stile, ed è stato creato da un amalgama del folk e del blues con cui ho iniziato,” ha detto a Guitar Player nel 2003, “così come dai miei primi anni nei Pink Floyd, quando cercavo di essere un chitarrista di tipo psichedelico.”

“Quando entrai nei Pink Floyd, cercavo di suonare alcune delle parti di Syd Barrett, ma adattandole al mio stile e al mio gusto. Il contesto in cui lavoravo era già definito, e includeva uno stile chitarristico che ne faceva già parte. Ci volle un po’ prima che mi permettessi di allontanarmi da ciò che pensavo avrei dovuto fare.”

“È come avere una serie di cose che puoi mettere insieme in combinazioni diverse, ma non ci sono poi così tante mosse che puoi fare,” ha spiegato. “Invece, cerco di affrontare le cose, date le mie limitazioni e i miei punti di forza, da un punto di vista più melodico, e ci lavoro finché non suona… bene.”

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Giuseppe Ruocco