Pensavate di sapere tutto del vostro chitarrista preferito? Eccovi 10 sorprese. L’incredibile vitalità artistica di Eric Clapton brilla anche nell’intensa attività discografica in studio e live come special guest. I suoi assolo e le sue melodie creano un’atmosfera unica, rendendo speciali alcuni brani inaspettati.

Again di Kelly Price, 2003

Assoli con la chitarra acustica da brividi all’interno di un’affascinante latin pop

Una collaborazione davvero poco nota con la bravissima R&B gospel singer Kelly Price dà opportunità a Eric Clapton di colorare il pezzo magnificamente con la chitarra acustica. Il brano segue il filone di successo di quegli anni, ove a trame neo-soul si intrecciano sonorità latine con il pop nel mirino. La canzone si rivela ancora  accattivante nella sua leggerezza e orecchiabilità, ma, ovviamente, la differenza la fa Slowhand con le sue note cesellate a creare un’atmosfera affascinante, profondamente influenzata dalla sua passione per Joao Gilberto, maturata proprio in quel periodo. 

Curiosità

Da notare al minuto 3:13 un timido accenno della parte iniziale di uno dei riff che lo hanno reso celebre per sempre.

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Martin Guitars 000-28EC Eric Clapton

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Dive di Ed Sheeran, 2017

Una breve apparizione utilizzando uno pseudonimo  dà lustro a una delle più appassionate interpretazioni vocali di Ed Sheeran su disco 

Dive incarna perfettamente il concetto di brano pop sviluppato da Ed Sheeran nei suoi lavori: orecchiabilità ed immediata empatia con l’ascoltatore grazie a un testo sofferto e vissuto. Ma in questo caso c’è ancora di più, un cameo che eleva musicalmente l’operazione. Una breve incursione chitarristica che consolida il rapporto d’amicizia tra i due artisti. 

Curiosità

Clapton utilizza lo pseudonimo Angelo Mysterioso per comparire “segretamente” nei crediti della canzone, come reciprocamente fatto l’anno prima da Sheeran nella soffice ballata I Will Be There, presente in I Still Do. Tanto tempo prima, nel 1969, fu George Harrison a usare un alias quasi simile, L’Angelo Misterioso, in Badge, uno dei pezzi più famosi dei Cream, tuttora spesso nella setlist degli show di Eric. Corsi e ricorsi della Storia.

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Insecurious di Cyndi Lauper, 1989

Clapton viene toccato forte nell’ego, ma risponde con umiltà e grande classe

La “ragazza che vuole solo divertirsi” stavolta comanda pure, e obbliga Eric a fare un solo alla Cream, riducendogli così lo spazio di improvvisazione e ispirazione. Clapton prima si dimostra contrariato, sente quasi sminuito il suo lavoro successivo a quell’era; poi, come un normale sideman pronto a ricevere ordini dal suo capo, esegue, colorando di nuove tonalità una canzone altrimenti insipida.

Curiosità

A volte anche qualcosa concepito in parte freddamente a tavolino porta a dei risultati. In fondo, non era avvenuta una situazione simile nell’autografa Bad Love, “la nuova Layla”, con un bridge alla Badge consigliato da Mick Jones dei Foreigner studiato per far rivivere in una nuova canzone i vecchi fasti? 

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A Wonderful World con Zucchero, live in Roma 1989

Una performance di alto livello da riscoprire

Il 28 settembre 1989 durante l’Oro, Incenso & Birra Tour, Clapton è ospite nella trascinante versione di uno dei più bei pezzi di Zucchero. Sarà la scintilla di un’ampia partnership live tra i due artisti, che toccherà altissimi livelli nel 2004, con la registrazione del DVD Zu & Co live at the Royal Albert Hall.

Curiosità

In quella magica sera di settembre Clapton incrocia la chitarra con quella di uno dei massimi esponenti della sei corde italiana, l’apprezzatissimo Corrado Rustici.

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If You Wanna Rock ‘n’ Roll di Dion, 2021

Un’accoppiata inusuale genera un brano divertente ed effervescente

In Stomping Ground, disco di duetti di Dion, spicca questo shuffle, perfetto per esaltare le caratteristiche di Slowhand.

Curiosità

“Prima ancora di Muddy Waters e B.B. King, siete stati tu, Buddy Holly e Jerry Lee Lewis a favorire il mio risveglio musicale”, sono le parole proferite da Eric a un Dion pieno d’orgoglio, durante i primi contatti per la sessione di registrazione in studio.

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Save It for a Rainy Day di Stephen Bishop, 2008

Da non confondersi con la versione originale del 1976, in cui Clapton già era special guest

L’amicizia tra Bishop e Clapton è ormai cinquantennale, e il chitarrista è comparso in parecchie canzoni registrate dal cantautore californiano, ma questa rilettura in salsa brasiliana di un suo vecchio successo è strepitosa e meritava miglior diffusione. Dal minuto 2:47 in poi l’acoustic steel guitar di Eric rigenera come una doccia fresca dopo una lunga camminata estiva.

Curiosità

La celebre Holy Mother, brano di punta di August, si avvale proprio della collaborazione di Bishop, il quale aiuta Clapton a terminare questo motivo struggente, dedicato a Richard Manuel, uno dei leader di The Band, tristemente suicidatosi il 4 marzo 1986.

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Per te con Pino Daniele, live in Cava de’ Tirreni 2011

Il Mascalzone Latino incontra Manolenta e la magia delle loro note illumina una serata indimenticabile

Quando due giganti della chitarra entrano in sintonia arrivano sorprese come questa, la ripresa di uno strumentale poco noto, ma intenso e bellissimo, inciso nel 1998 da Pino Daniele ed entrato subito nel cuore di Slowhand. La notte del 24 giugno 2011 è l’occasione giusta per consacrare un’amicizia profonda su una melodia così toccante.

Curiosità

Per te fa parte di un progetto più ampio. Pino pensava a un intero disco strumentale, con quartetto d’archi, che si sarebbe dovuto intitolare “Guitar solo per te”. Chissà se Eric avrebbe partecipato…

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One of Those Days di Ozzy Osbourne, 2022

Parafrasando il titolo, “uno di quei giorni” in cui l’ispirazione è al top

The Oz e Slowhand si conoscono dai tempi che furono, ma nessuno avrebbe previsto una loro partnership da ultrasettantenni. Il risultato è sorprendente: Clapton suona come se non ci fosse un domani, reminiscente dei tempi dei Cream, però con la saggezza della maturità raggiunta, e l’ex Black Sabbath scrive, canta e interpreta ispirato come non si vedeva da tanto.

Curiosità

L’inaspettata collaborazione ha rischiato di rimanere solo sulla carta: pare che Clapton non fosse del tutto convinto del testo, ma il buon Ozzy è riuscito a sbloccare la situazione personalmente, spiegando le motivazioni delle liriche.

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City Streets di Carole King, 1989

Dall’omonimo album della celebre artista americana, ecco un Clapton perfettamente a suo agio nel pop

City Streets è un disco importante per Carole King, poiché celebra il suo ritorno in pista dopo uno iato di sei anni. Per l’occasione si circonda di session man formidabili, da Steve Ferrone a Omar Hakim, fino a Branford Marsalis e Michael Brecker. La ciliegina sulla torta è la presenza di un artista ritornato proprio sulla cresta dell’onda in quel periodo, Eric Clapton, ospite anche in Ain’t That Way.

Curiosità

Vedere nel music video una delle più grandi songwriter a stelle e strisce ridere felicemente insieme a Clapton durante il suo assolo finale rimane impagabile. 

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My Song con Wyclef Jean, live at Carnegie Hall 2004

Un inedito coinvolgente insieme al re del rap e della reggae fusion 

La coppia che non t’aspetti fa faville durante l’All Star Jam di Wyclef Jean alla Carnegie Hall. Accanto a un seducente arrangiamento reggae del classico dei classici Wonderful Tonight si erge questo brano delizioso, con un “solo” di “crashocaster” verso la fine da brividi nella schiena.

Curiosità

Clapton e il reggae si sono rincorsi tutta la vita, a partire da I Shot the Sheriff, 1974. Bob Marley, Peter Tosh, Toots and the Maytals e il mondo giamaicano sono stati influenza costante per lui, si ascoltino Old Sock (2013) e la versione di Tears in Heaven presentata durante i recenti show live.

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Extra: Tombstone Blues con Bob Dylan e Carlos Santana, live at Wembley Stadium, 1984

Il 7 luglio 1984, nell’encore di un concerto di Dylan, nell’unico tour negli stadi mai intrapreso da Bob e organizzato insieme a Santana, Eric Clapton fa una fantastica comparsata – inaspettata – al Wembley Stadium e accompagna nell’encore appunto Bob e Carlos, per una manciata di canzoni. Tombstone Blues è da cineteca, ed entrambi i chitarristi si cimentano in un breve, ma notevole assolo. Speriamo che in un futuro tale esibizione venga pubblicata con miglior resa audio-video, ma, visti gli anni passati, è già di buon livello quanto si può vedere e ascoltare, a parte alcuni momenti in cui le riprese sono un poco “pasticciate”.

Curiosità

Sono stati parecchi, durante gli anni, gli incroci tra Eric Clapton e Santana e, fra le tante cose che li accomuna, vi è anche quel gusto per attraversare i generi e mescolarli, dando vita a collaborazioni sorprendenti. E proprio riguardo a canzoni inaspettate in cui vi è lo zampino di Carlos Santana si potrebbero trovare, come accaduto per Eric, tante sorprese…

To be continued…

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Alessandro Vailati