Trasformare un hobby in una professione – Come posso guadagnare con la mia musica e diventare chitarrista? Questa è una domanda che viene posta spesso, perché essere semplicemente un chitarrista va bene, ma se si vuole vivere del proprio strumento, in tutto o in parte, è necessario ampliare i propri orizzonti a lungo termine. L’insieme delle attività di un musicista professionista è molto vasto. Questo è vero almeno se non si è una superstar e qui internet ha aperto una serie di scenari, di cui professionisti dovrebbero approfittare e forse dovranno farlo anche in futuro, se non vogliono rimanere indietro.
Indice
- L’insegnamento della chitarra come professione: i prerequisiti
- Quanto si guadagna come insegnante di chitarra
- Guadagnare con una band: i prerequisiti
- Quanto si guadagna con cover e “gala-band”
- Essere un chitarrista in una backing band: i prerequisiti di un sideman
- Quanto si guadagna in una backing band
- Il proprio progetto musicale come mezzo di sostentamento
- Guadagnare con la propria band
- Suonare la chitarra nei musical o nel teatro: i prerequisiti
- Ecco quanto si guadagna come chitarrista in musical e teatro
- Lavorare come chitarrista in uno studio – i prerequisiti
- Ecco quanto si guadagna come chitarrista in studio
- Il chitarrista come giornalista: i prerequisiti
- Ecco quanto si guadagna come redattore musicale
- Guadagnare con chitarra e macchina fotografica: i prerequisiti
- Come guadagnare con la chitarra su YouTube & Co.
Nelle righe che seguono, vorrei presentarvi alcune opportunità di lavoro per musicisti. In questo caso specificamente per chi vuole diventare un chitarrista, che sono completamente diverse e quindi hanno anche requisiti e richieste completamente diverse.
Qui potete leggere un mio approfondimento sui compensi.
La musica come professione: le domande più importanti
- Come si fa a diventare un musicista professionista?
Il modo classico per diventare un musicista professionista, in questo caso un chitarrista, è quello di studiare in un conservatorio o istituto privato. Ma tutta una serie di musicisti, alcuni dei quali molto noti, dimostrano che è possibile guadagnarsi da vivere anche senza una laurea. - Quali sono i vantaggi dello studio della musica?
Oltre a una solida formazione musicale, la maggior parte degli istituti fornisce oggi anche il necessario know-how sul business della musica. Lo scambio con persone che la pensano allo stesso modo e l’opportunità di costruire reti di contatti nel settore prima ancora di iniziare una carriera sono elementi preziosi. - Musicisti professionisti senza studi: è possibile?
Naturalmente, alla fine è l’abilità che determina l’assunzione come chitarrista e la possibilità di diventare tale, indipendentemente dal fatto che l’abbia acquisita all’università, da un insegnante privato di musica o da solo. Tuttavia, le istituzioni comunali o statali, come le scuole di musica o i conservatori, di solito richiedono una laurea riconosciuta se si vuole lavorare lì come insegnante, offrendo in cambio posti di lavoro relativamente più sicuri. Ma se avete solide competenze di alto livello e siete impegnati, affidabili ed entusiasti del vostro lavoro, potrete diventare un chitarrista guadagnarvi da vivere anche senza un diploma.
Insegnare chitarra come professione: i prerequisiti
Le esigenze di un buon insegnante di chitarra possono variare notevolmente a seconda del livello dell’allievo. Oltre agli aspetti tecnici, sono elemento di valutazione anche le caratteristiche caratteriali che facilitano il lavoro con le persone. Tra queste, virtù come la pazienza, l’apertura e l’interesse per i progressi di apprendimento degli studenti.
A mio avviso, sarebbe importante per i primi passi nell’insegnamento ai bambini avere una conoscenza di base della musica classica. Perché l’insegnamento ai principianti è spesso metodologia e didattica classica.
Questo non significa che l’allievo debba suonare i preludi di Bach, ma iniziare con la postura della chitarra classica è ragionevole per i primi anni di lezioni. In seguito, le altre impostazioni del corso sono sempre più facili.
Anche la conoscenza della letteratura delle scuole di chitarra più diffuse è essenziale per poter progettare buone lezioni per principianti. Ad esempio avere a disposizione libri diversi per i bambini di prima, quarta o quinta elementare. Per diventare chitarristi elettrici di livello avanzato, spesso si è costretti a rispondere individualmente all’allievo con i propri concetti e materiali. Tuttavia, ciò richiede anche la volontà di fornire una solida preparazione a casa. Presso le istituzioni comunitarie è spesso richiesta una laurea, sia essa un certificato o una laurea triennale, o un diploma.
Diventare chitarrista, quanto si guadagna insegnando
Un insegnante di chitarra percepisce un compenso variabile. Chi decide di diventare chitarrista e contemporaneamente insegnare nelle scuole pubbliche è pagato secondo il CCNL scuola.
Poiché le lezioni strumentali statali e quelle presso le scuole pubbliche sono spesso pagate poco, è consigliabile offrire anche lezioni strumentali private e far pagare circa 30 euro per 45 minuti. Se si sottoscrive un contratto annuale, è possibile ridurre un po’ l’importo assicurandosi però d’altro canto un rapporto continuativo con gli allievi.
Guadagnare con una band: i prerequisiti
Se si suonano molte cover, è essenziale avere una certa gamma stilistica. Ai matrimoni o alle feste aziendali, spesso si suona musica per la cena, di solito standard jazz, poi si passa ai balli standard, seguiti da successi funk/soul e disco, per poi concludere la serata con pezzi rock.
Non solo in termini di esecuzione, ma anche di suono, è importante essere flessibili e saper richiamare colori diversi e autentici. Naturalmente, questo comporta anche delle esigenze a livello di apparecchiature, perché non è raro dover suonare discretamente in sottofondo agli eventi e quindi è necessario disporre di amplificatori in grado di fornire risultati soddisfacenti anche nella gamma di volumi più bassa. Se potete offrire solo un amplificatore da 100W, avrete sicuramente dei problemi e se l’antipasto dell’ospite della festa si blocca in gola al primo accordo. Spesso le soluzioni “direct-to-console” come Kemper, Axe Fx, Helix ecc. sono adatte anche a questi eventi.
Repertorio di cover
Anche un certo repertorio di cover tipiche della stagione in questione e una conoscenza rudimentale della lettura a vista possono essere d’aiuto, dato che spesso vengono apportate modifiche spontanee e il bandleader a volte si presenta dietro l’angolo con nuovi foglietti. Saper leggere e scrivere le partiture musicali può essere utile anche per lavorare come i sostituti per altre band. Tra l’altro, l’uso dei tablet di solito è più bello e scenico dei giganteschi leggii.
Un punto molto decisivo che spesso provoca malcontento negli ambienti della musica di servizio è l’abbigliamento e l’aspetto visivo in generale, anche per diventare un chitarrista. Se si viaggia in questi regni musicali, è consigliabile seguire un certo codice. Se svolgete lavori aziendali o matrimoni, vale quanto segue: uno o due completi, una manciata di cravatte o papillon, camicie stirate, scarpe da cerimonia e un aspetto curato non sono certo rock’n roll, ma siete stati ingaggiati come fornitori di servizi per un contesto speciale e quindi il cliente ha il diritto di aspettarsi una certa etichetta.
Quanto si guadagna con cover e “gala-band”
Ritengo che sia consuetudine del settore non suonare musica di servizio per meno di 80 euro all’ora (netti), il che significa non offrire meno di 400 euro a musicista per un evento di cinque ore.
Teniamo presente che non ci sono limiti massimi e i compensi dei gruppi di gala ben pagati possono essere molto alti, a seconda dei contesti in cui si trova.
Per questi eventi, va redatto un contratto “a prova di bomba” che indichi l’inizio e la fine dell’esibizione, ad esempio dalle 20.00 alle 0.00, e non l’orario effettivo di esecuzione del programma!
I prolungamenti possono essere pagati con una tariffa oraria superiore a quella standard, così come i viaggi più lunghi, gli orari anticipati del soundcheck e le spese di viaggio. Ricordatevi di non lasciare nulla non ben definito, in modo tale da essere completamente tutelati.
Diventare un chitarrista in una backing band: i prerequisiti di un sideman
Se si viene ingaggiati come sideman per determinati artisti, non si deve necessariamente avere un’ampia gamma di stili, purché le proprie capacità si adattino all’artista.
Tuttavia, come in ogni campo, è importante avere un suono eccellente e un’apparecchiatura affidabile che si adatti alle esigenze. In questo campo sono essenziali anche prestazioni sceniche affidabili e coerenti, con un basso tasso di errore.
Tuttavia, la maggior parte dei requisiti rientra sicuramente nell’area delle “soft skills”, perché “on the road” si passa molto tempo insieme. Spesso si deve condividere una stanza nel backstage e un accompagnatore per settimane e settimane, e le tournée possono davvero alla lunga stancare. Coloro che sono facilmente irritabili diventano un tormento per i loro colleghi.
Dal punto di vista musicale, bisogna essere in grado di subordinarsi ai desideri dell’artista e del progetto e fare tutto il possibile per far suonare e apparire bene l’opera: l’ego è fuori luogo in questo caso.
Anche una certa forma scenica in termini di spettacolo e abbigliamento è importante se si vuole essere all’altezza dell’immagine complessiva della backing band.
Diventare chitarrista, quanto si guadagna in una backing band
Qui dipende molto dal livello di popolarità. In definitiva, dovete decidere fino a che punto credete nel gruppo e siete disposti a considerare un compenso inferiore come un investimento nel progetto.
Anche nel caso di gruppi firmati con grandi etichette, può accadere che i primi spettacoli/tour vengano pagati dai 130 ai 200 euro a concerto, mentre in seguito la realtà si assesta intorno ai 250-500 euro più o meno.
Come musicista, tuttavia, non bisogna dimenticare che suonare in grandi eventi gode spesso di una reputazione più elevata rispetto a quella di un semplice fornitore di servizi. Questo di solito comprende buone camere d’albergo o night liners, un solido catering e palchi più grandi. Quindi questo lavoro è spesso molto importante per l’immagine di sé come musicista, perché suonare musica con una certa rilevanza per le masse può dare una sensazione molto buona.
Diventare chitarrista, il proprio progetto musicale come mezzo di sostentamento
Quando si tratta di portare avanti un proprio progetto, le capacità organizzative sono fondamentali, oltre a quelle musicali e creative.
Spesso i colleghi musicisti si affidano al frontman o alla persona che si assume la responsabilità, e spesso è meglio così, perché in questo modo tutto proviene da un’unica fonte in modo tale da non creare confusione.
In questo caso, i compiti principali sono, da un lato, chiarire tutte le date pertinenti, a partire dalle prove e fino ai concerti. I punti che riguardano i concerti comprendono anche i colloqui con i promotori, i chiarimenti sui compensi, compreso l’invio di un documento che descriva l’allestimento del palco, fino all’organizzazione del viaggio, per il quale a volte vale la pena di ingaggiare un autista. Anche le competenze commerciali di base per la formazione dei contratti sono un grande vantaggio quando si tratta di negoziare con i promotori.
Presentare il programma significa fare buoni annunci, introdurre la band e saper vendere bene il concerto dal vivo: qualità che un frontman deve avere.
Diventare chitarrista e guadagnare con la propria band
Avere un proprio progetto di band è simile all’essere un sideman. L’inizio è un duro lavoro d’investimento e si rischia di rovinare importanti opportunità se si affrontano le trattative per gli onorari con gli stessi prezzi che si applicano a un lavoro di servizio.
Ogni evento deve essere trattato in modo diverso, valutando quali sono le opportunità in termini di visibilità e network che offre.
In questo caso è consigliabile mostrare tatto nelle trattative e decidere sempre in base alla situazione, perché inizialmente siete voi a volere qualcosa dal promotore e non viceversa, e il mercato e il vostro grado di popolarità regolano il vostro valore.
Suonare la chitarra nei musical o nel teatro: i prerequisiti
Per i musical, è sicuramente importante avere una certa capacità di lettura, perché spesso si ricevono gli spartiti del pezzo relativamente vicino alla prima prova, e come chitarrista, si deve soprattutto essere in grado di leggere i simboli degli accordi e le linee melodiche ritmicamente annotate.
Inoltre, a causa delle voci o delle sezioni di fiati, ci sono spesso spartiti con molti segni e appaiono tempi non standard come può essere un 4/4 (ad esempio, in “Sunset Boulevard” di Webber il tema principale è in Mibm e in un vivace tempo in 5/8).
Ciò che molti musicisti pop e rock trovano difficile è suonare con un direttore d’orchestra, perché i musical hanno direttori d’orchestra che non di rado sono classici. Quindi è una buona idea chiedere a un direttore d’orchestra o a un musicista classico esperto qualche consiglio.
Anche la sicurezza stilistica è un grande vantaggi. Nei musical tendono ad alternarsi riff di stampo metal (“Dracula”), big band jazz (“Spamalot”), parti di chitarra classica (“Les Miserables”) e chitarre funky (“Jesus Christ Superstar”). Questo ci porta al punto successivo: l’attrezzatura. In questo caso è consigliabile essere in grado di offrire una chitarra elettrica, una chitarra acustica e una chitarra classica. Occasionalmente è previsto che il chitarrista suoni anche il banjo, l’ukulele o il mandolino.
Non preoccupatevi, non dovete diventare dei virtuosi in queste aree, perché le parti sono fisse e si possono esercitare bene, inoltre esistono anche banjo a sei corde. Poiché passare da uno strumento all’altro nella foga del momento può essere molto stressante, i leggii, però, possono dare un po’ di sollievo.
In termini di amplificatori, buone soluzioni DI come Helix, Axe FX e Kemper sono una buona idea, perché non c’è spazio per amplificatori valvolari rumorosi all’interno di una orchestra e il testo parlato e cantato deve rimanere chiaro a tutti.
Ecco quanto si guadagna come chitarrista in musical e teatro
Nel campo musicale, spesso dipende molto da chi è il promotore (ad esempio un teatro privato o comunale) e se si ha un posto fisso nell’orchestra.
Sono possibili compensi da 120 a 250 euro, anche se le prove e le spese di viaggio sono di solito pagate separatamente. Alla fine, è spesso il “prezzo del pacchetto” a rendere il lavoro così attraente, perché i musical di solito hanno un tempo di esecuzione più lungo e, una volta ben provati, occupano una quantità di tempo gestibile, circa 3 – 4 ore compreso l’intervallo.
Lavorare come chitarrista in studio: i prerequisiti
Nei lavori in studio, ci si trova nella situazione di dover “perfezionare” parti di chitarra preordinate a metà strada, oppure di poter contribuire in modo creativo con le proprie parti.
È un grande vantaggio poter offrire diverse alternative e non cadere subito in un blocco di scoraggiamento quando il produttore rifiuta la prima idea, perché ci sono sempre diverse possibilità per costruire una buona parte di chitarra.
In modo giocoso, naturalmente, le tre T: “timing-tone-tuning”, sono essenziali per il lavoro in studio. Chi ha dei deficit in questo campo avrà sicuramente delle difficoltà, perché in questa disciplina il virtuosismo conta molto meno di una solida maestria.
Un’apparecchiatura versatile e dal buon suono è fondamentale anche per poter offrire diverse opzioni sonore. Questo include anche un certo know-how, in materia di apparecchiature e suoni, perché da un lato devo sapere quale amplificatore o chitarra o pedale mi dà quale suono, e dall’altro cosa intende il produttore quando parla di riempimenti “alla Knopfler” di una “chitarra surf” o di un “suono alla U2”.
Pertanto, una conoscenza completa degli stili di vari generi è vantaggiosa, poiché non è raro dover coprire un’ampia gamma di stili musicali. Le abilità della chitarra acustica sono spesso sottovalutate, ma sono fondamentali
Non fa male avere buone capacità di lettura a vista, ma non sono così necessarie come spesso si dice: ritengo che un buon orecchio sia più importante. Se registrate a casa e poi inviate le vostre tracce al cliente tramite upload, dovete ovviamente avere un buon outboard con microfoni, convertitori e preamplificatori, perché siete in concorrenza con gli studi professionali.
Ecco quanto si guadagna come chitarrista in studio
Dipende molto dalla produzione e dalla vostra reputazione, ma non sono rari i casi in cui si spendono tra i 150 e i 300 euro per canzone o tra i 350 e i 1000 euro per una giornata completa in studio.
Le registrazioni vengono spesso addebitate al minuto per brano o al prezzo totale del brano. Tuttavia, alcuni si limitano a fatturare in base a una tariffa oraria autodefinita, che non dovrebbe, in ogni caso, essere inferiore a 50 euro.
Il chitarrista come giornalista: i prerequisiti
Lavorare nel giornalismo musicale, sia in riviste online che su carta stampata, richiede una buona conoscenza delle lingue e la capacità di scrivere in combinazione con la conoscenza della musica o delle apparecchiature.
Alcuni argomenti sono dati per scontati, ma a volte è gradito proporre un proprio contenuto interessante. Se non siete dei veri esperti in un campo, dovreste avere la capacità di fare ricerca, che però va oltre il semplice “googlare” e comprende anche il confronto con la letteratura specializzata.
Una buona conoscenza di base dei programmi di scrittura, dei programmi DAW, e la disposizione di attrezzatura di registrazione e video (compresi i software) sono elementi indispensabili, poiché il materiale audio e video e gli esempi musicali sono spesso oggetto dell’articolo.
Per la creazione di recensioni, dovrebbe essere disponibile un ampio arsenale di apparecchiature classiche di confronto. Perché se si sta testando una chitarra, il lettore dovrebbe essere in grado di ascoltarla attraverso vari modelli di amplificatori comprensibili (Fender, Marshall, Vox).
Ecco quanto si guadagna come redattore musicale
A seconda del formato, il pagamento può essere compreso tra i 50 e i 400 euro per articolo, mentre alcuni fornitori pagano a tariffa oraria o giornaliera. In questo caso il lavoro assume solitamente la forma di giornalismo freelance. A seconda del fornitore, anche il momento del pagamento può variare tra il pagamento dopo l’invio o solo quando gli articoli vengono pubblicati.
Guadagnare con la chitarra e la macchina fotografica: i prerequisiti
Se siete in grado di utilizzare una videocamera e uno strumento, potete offrire le vostre competenze come youtuber o sotto forma di demo di prodotti o workshop video.
Anche in questo caso è necessario avere un’ottima conoscenza di base dei DAW, delle apparecchiature di registrazione e video (compresi i software) e disporre dell’hardware adeguato.
Per la presentazione di un prodotto, è indispensabile una profonda conoscenza delle apparecchiature in questione e anche la capacità di farle suonare in modo adeguato.
Se vi presentate in video, dovete avere un aspetto autentico e naturale. La sceneggiatura dei video deve avere una trama bene chiara ed interessante e se avete anche una voce piacevole, siete già a metà dell’opera.
Quanto si guadagna con la chitarra su YouTube & Co
Anche in questo caso, il pagamento può essere molto diverso e, ovviamente, dipende dal numero di clic su YouTube. Per i lavori su commissione, dovreste chiedere almeno 300 euro per video o tra i 250 e i 350 euro al giorno, a seconda della vostra esperienza professionale.
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