Ci sono momenti nella storia della musica che nascono dal caso, da un’ora libera in studio o da un’idea improvvisa. È quello che accadde nel 1969, quando Boz Scaggs e un giovane Duane Allman registrarono Loan Me a Dime negli studi di Muscle Shoals. Una jam di pochi minuti si trasformò in una delle performance più leggendarie della carriera del chitarrista, catturata in circostanze tanto insolite quanto straordinarie. Con l’uscita del nuovo album di Scaggs, Detour, vale la pena tornare a quella giornata in Alabama, quando la magia del blues prese vita… in un bagno.

Boz Scaggs: da Sailor a Silk Degrees
Molti ricordano Boz Scaggs per il suo album del 1976 Silk Degrees, con successi come Georgia, Lido Shuffle e Lowdown, brani che seppero fondere blues, rock e soul con ritmi da dance floor. Ma la storia di Scaggs come solista inizia molto prima.
Dopo aver lasciato la Steve Miller Band nel 1968, dove era la voce principale, Scaggs tornò a San Francisco e trovò un alleato nel suo vicino Jann Wenner, fondatore di Rolling Stone. Wenner lo mise in contatto con Jerry Wexler della Atlantic Records, che decise di produrre il suo nuovo album.

Un viaggio a Muscle Shoals
Scaggs e Wenner scelsero il Muscle Shoals Sound Studio a Sheffield, Alabama, per registrare l’album. Wenner volle coinvolgere Duane Allman, giovane chitarrista di Macon, Georgia, già noto per la sua collaborazione con Wilson Pickett su Hey Jude.
Duane Allman, però, si era appena trasferito a Macon per lavorare con la nascente Allman Brothers Band. Wenner riuscì comunque a convincerlo a tornare in studio per una settimana di registrazioni.
L’ultima ora e l’idea di Loan Me a Dime
Terminata la settimana di lavoro, mentre tutti stavano per andare via, qualcuno fece notare che restava ancora un po’ di tempo in studio. “C’è un’altra canzone che vuoi fare?”, chiesero a Scaggs.
Lui pensò a un brano blues sentito a Cambridge, Massachusetts, da Elvin Bishop e Jo Baker: Loan Me a Dime di Fenton Robinson. Scaggs ricordava la melodia ma non il testo, così chiamò Baker a San Francisco, che gli dettò le parole al telefono.
Duane Allman… sul water
Muscle Shoals non era uno studio grande. “Era grande come un doppio garage”, racconta Scaggs. Così i musicisti si distribuirono ovunque: i fiati vicino alla macchina del ghiaccio, Scaggs in un piccolo ufficio, e Duane Allman… in bagno.
“Allman era seduto sopra il water, con i piedi sulla tavoletta e il suo piccolo amplificatore accanto”, ricorda Scaggs. “Aveva un suono incredibile, con quell’ambiente stretto e la risonanza della stanza.”

Una jam diventata leggenda
Il gruppo provò il brano con il nastro già in funzione. La prima take si trasformò in una lunga improvvisazione di oltre 15 minuti, dove Duane Allman trovò il suo spazio per esplodere in un assolo memorabile. La seconda registrazione fu quella buona. “L’energia era diversa”, racconta Scaggs. “La differenza era Duane.”
Il risultato è una delle interpretazioni più celebrate della sua carriera, un brano che ancora oggi viene considerato una pietra miliare del blues moderno.
La giornata di Duane Allman e Boz Scaggs
Dopo la registrazione, Boz Scaggs e Duane Allman trascorsero del tempo insieme fuori dallo studio. Duane lo convinse a guidare fino a Chattanooga, Tennessee, per incontrare un venditore itinerante di chitarre Dobro e National.
“Passammo la giornata a guardare strumenti e a chiacchierare”, ricordò Scaggs. “Duane era un uomo gentile, diretto, con un enorme talento. Un vero piacere stare con lui.”
L’assolo di Duane Allman entrato nella storia
Da un’ora libera in studio e da un amplificatore piazzato in un bagno nacque una delle registrazioni più iconiche del blues-rock americano.
Loan Me a Dime non fu solo un esercizio di stile, ma l’incontro tra due anime affini: quella raffinata e malinconica di Boz Scaggs e quella libera e incendiaria di Duane Allman.
Un momento irripetibile, catturato su nastro quasi per caso, che continua a risuonare come un piccolo miracolo musicale.
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