Quando si parla di leggende della chitarra, il nome di Jimmy Page emerge sempre tra i primi. Considerato uno dei più grandi chitarristi della storia del rock, Page ha rivoluzionato non solo il modo di suonare la chitarra elettrica, ma anche l’approccio alla produzione in studio, creando suoni mai sentiti prima nella musica moderna. La sua carriera, costellata di successi e innovazioni, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del rock, soprattutto grazie alla sua leadership nei Led Zeppelin.

Scopri la storia di un chitarrista diventato leggenda. Oggi vi parliamo di Jimmy page, dei suoi migliori riff e delle sue influenze.
JimmyPage – LightAndShade_by_Ravenval_2012 CC BY-NC-ND 3.0 Link

Le Origini e le Influenze di Jimmy Page

Nato a Londra il 9 gennaio 1944, James Patrick Page cresce in un ambiente modesto. Inizia a suonare la chitarra da autodidatta a dodici anni, affascinato dal rock ‘n’ roll americano. Tra i suoi primi miti vi sono Elvis Presley e i chitarristi che accompagnavano le star d’oltreoceano come Scotty Moore e James Burton.

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Ma Page non si ferma al rock. Scopre presto il blues elettrico di B.B. KingMuddy Waters ed Elmore James, assorbendo tecniche di bending, slide e vibrato che diventeranno parte fondamentale del suo stile. Contemporaneamente si interessa al folk britannico, ispirandosi a chitarristi acustici come Bert Jansch e Davy Graham. Da qui nascerà il gusto per le accordature alternative, che Page utilizzerà spesso nei Led Zeppelin.

La sua formazione musicale si completa grazie all’esperienza come session man negli anni Sessanta, durante la quale suona con artisti pop e rock inglesi, maturando una conoscenza approfondita delle tecniche di registrazione e produzione.

La Nascita dei Led Zeppelin

Nel 1966 Page entra negli Yardbirds, band che aveva già ospitato due giganti della chitarra: Eric Clapton e Jeff Beck. Quando gli Yardbirds si sciolgono nel 1968, Page decide di formare una nuova band insieme al cantante Robert Plant, il bassista John Paul Jones e il batterista John Bonham. Nascono così i Led Zeppelin.

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Led Zeppelin in una foto promozionale

Il gruppo pubblica l’album di debutto Led Zeppelin nel 1969, mescolando blues, psichedelia e hard rock. Il disco è un successo mondiale, ma è solo l’inizio di una carriera irripetibile. Con Led Zeppelin II nasce l’hard rock moderno, grazie a riff immortali come quello di Whole Lotta Love. Il terzo album, più acustico e folk, mostra l’anima eclettica della band.

Nel 1971 esce Led Zeppelin IV, considerato uno dei dischi più importanti di sempre. Qui si trova Stairway to Heaven, il brano che meglio rappresenta la maestria di Page come chitarrista, compositore e produttore.

Con Physical Graffiti (1975) e Presence (1976), il gruppo raggiunge nuove vette creative, realizzando pezzi epici come Kashmir e Achilles Last Stand.

Led Zeppelin si sciolgono nel 1980 dopo la morte di John Bonham, ma il loro mito rimane intatto. Il contributo di Page alla musica rock va ben oltre i semplici riff: la sua cura maniacale per i dettagli in studio, l’uso innovativo degli effetti e la sperimentazione timbrica hanno aperto nuove strade per generazioni di musicisti.

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I Brani Più Famosi

  • Stairway to Heaven: probabilmente il brano rock più celebre di tutti i tempi, con uno degli assoli più studiati nella storia della chitarra.
  • Whole Lotta Love: un riff mastodontico, psichedelia e sperimentazione sonora.
  • Kashmir: atmosfera orientaleggiante, accordatura aperta e riff ipnotico.
  • Black Dog: struttura ritmica irregolare, uno dei brani rock più complessi.
  • Since I’ve Been Loving You: blues lento ed emozionante, in cui Page dimostra una sensibilità unica.

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Ulteriori informazioni

Strumentazione e Chitarre Signature di Jimmy Page

Jimmy Page ha fatto della sperimentazione con strumenti e suoni una delle sue cifre stilistiche principali. Le sue chitarre sono diventate leggendarie, così come l’equipaggiamento che usava in studio e dal vivo.

Tra le sue chitarre più celebri troviamo:

  • Gibson Les Paul Standard 1959 “Number One”: la sua principale chitarra solista, modificata con potenziometri push-pull per la selezione di varie combinazioni dei pickup.
  • Gibson Les Paul “Number Two”: simile alla prima, con ulteriori personalizzazioni.
  • Gibson EDS-1275 Double Neck: celebre per l’uso in brani come Stairway to Heaven per poter passare da una chitarra a 12 corde a una a 6 corde senza cambiare strumento.
  • Fender Telecaster “Dragon”: usata con gli Yardbirds e nelle registrazioni di Led Zeppelin I. Era originariamente un modello del 1959, poi ridipinta dallo stesso Page.
  • Danelectro 3021: preferita per brani con accordature alternative come Kashmir e In My Time of Dying.

Per quanto riguarda gli amplificatori, Page utilizzava principalmente Marshall Super Lead da 100 watt, mentre in studio si affidava anche a testate HiwattOrange e piccoli combo come il Supro Coronado.

Tra gli effetti, impossibile non citare il Vox Wah-Wah, il delay a nastro Echoplex, il Tone Bender Fuzz, il Theremin e persino l’uso creativo del Leslie speaker.

Le Chitarre Signature

Il mercato ha reso omaggio a Jimmy Page con diverse riedizioni ufficiali:

  • Gibson Les Paul Jimmy Page Signature: replica della sua leggendaria Number One, con le stesse modifiche elettroniche.
  • Gibson EDS-1275 Signature: versione fedele della doppio manico usata nei tour Zeppelin.
  • Fender Jimmy Page Telecaster “Dragon”: riproduzione della celebre Tele psichedelica.
  • Gibson Black Beauty Custom (Yardbirds): ristampa della chitarra persa negli anni Sessanta.
Fender Jimmy Page Telecaster RW NAT

Fender Jimmy Page Telecaster RW NAT

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Jimmy Page non è stato solo un chitarrista tecnico e creativo, ma anche un visionario che ha cambiato il modo di concepire la musica rock. Il suo lavoro con i Led Zeppelin ha definito un’epoca, e la sua influenza si estende ancora oggi su chitarristi di ogni genere.

Con un repertorio senza tempo, soluzioni tecniche originali e un carisma unico, Page rimane una figura fondamentale per comprendere l’evoluzione della chitarra elettrica nella musica contemporanea.

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Giuseppe Ruocco