L’intelligenza artificiale sta ridefinendo i confini della creazione artistica, aprendo possibilità inedite ma anche interrogativi profondi. In Europa il dibattito è acceso e coinvolge istituzioni, industrie culturali e artisti. Al centro c’è una domanda cruciale: come far convivere innovazione tecnologica e tutela della creatività umana senza sacrificare diritti e cultura. La prima artista italiana a esporsi e a unirsi alla causa per la regolamentazione dell’intelligenza artificiale, di #StayTrueToTheAct è Laura Pausini. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Con lo sviluppo dell'intelligenza artificiale bisogna adattare leggi e politiche per regolamentare il progresso: Laura Pausini si schiera
Laura Pausini e l’intelligenza artificiale – © livepict.com, link, CC BY-SA 3.0 – © link, CC0 1.0

Creatività e intelligenza artificiale possono crescere insieme

L’intelligenza artificiale è uno strumento potentissimo, può essere ricco di opportunità che aiutano a crescere, anche nel campo dell’arte, ma va regolamentata e utilizzata nel modo corretto. Per questo l’Unione Europea è chiamata a favorire un ambiente in cui il mercato creativo e l’intelligenza artificiale possano prosperare insieme. L’obiettivo non è frenare il progresso, ma governarlo in modo equo, garantendo che l’innovazione non avvenga a discapito di chi crea contenuti culturali.

L’AI Act e la tutela dei diritti

Approvato all’inizio del 2024, l’AI Act ha fornito ad autori, interpreti e altri titolari di diritti strumenti essenziali per esercitare e far valere le proprie prerogative. Il legislatore europeo ha riconosciuto questa normativa come un mezzo chiave per sostenere lo sviluppo dell’IA in Europa e allo stesso tempo proteggere i settori creativi che alimentano il panorama culturale ed economico dell’Unione.

ANNUNCIO

La preoccupazione della coalizione di operatori culturali è che gli standard di attuazione vengano abbassati a tal punto da svuotare la legge dei suoi obiettivi, contravvenendo al diritto europeo e disattendendo l’intento originario del legislatore.

Trasparenza e consenso come principi fondamentali

Per poter creare, i creatori devono mantenere il controllo sull’uso delle proprie opere ed essere remunerati quando queste vengono utilizzate. Da qui nasce la richiesta di trasparenza: i sistemi di IA che impiegano opere creative devono dichiararlo apertamente e rispettare le norme sul diritto d’autore già esistenti.

Solo così innovazione e creatività possono crescere insieme, in un contesto che riconosca il valore economico e culturale del lavoro artistico.

Una coalizione ampia e trasversale

La mobilitazione coinvolge una vasta coalizione di organizzazioni dei settori creativo e culturale europei. Ne fanno parte musicisti, artisti visivi, operatori dell’audiovisivo e della letteratura, autori, editori di libri, giornali e riviste, produttori musicali e cinematografici, distributori e agenzie fotografiche. Una pluralità di voci unite dalla stessa esigenza di tutela.

Il rischio per gli artisti nell’era dell’IA generativa

Gli artisti temono che gli sviluppatori di IA generativa possano utilizzare la loro musica per addestrare modelli senza consenso. Questi sistemi sono in grado di produrre enormi quantità di contenuti basati su opere esistenti, spesso senza che l’artista ne sia a conoscenza o possa esercitare alcun controllo.

ANNUNCIO

L’Unione Europea ha approvato una legge pensata per proteggere i creatori da queste pratiche. Tuttavia, durante la fase di implementazione, il rischio è che le responsabilità delle aziende di IA vengano attenuate. Da qui nasce l’appello a rimanere fedeli allo spirito originario della norma.

La campagna Stay True To The Act

La campagna Stay True To The Act è un appello diretto alle istituzioni europee affinché l’attuazione dell’AI Act rispetti i principi di trasparenza, responsabilità e protezione dei creatori europei. Artisti di tutta Europa chiedono alla Commissione di non arretrare su questi valori.

Laura Pausini e l’intelligenza artificiale

Anche Laura Pausini ha scelto di schierarsi in difesa della creatività umana e del diritto d’autore nell’era dell’intelligenza artificiale. La cantante si è unita a una coalizione di oltre trenta artisti europei per esortare l’Unione Europea a restare fedele all’AI Act.

In un video diffuso da FIMI, Pausini afferma che gli sviluppi tecnologici possono dare una spinta eccezionale al progresso, ma l’intelligenza artificiale generativa non può sostituire la creatività umana e non può rubare la musica. L’artista sottolinea l’urgenza di garantire agli autori il diritto di verificare se le loro opere siano state utilizzate per addestrare modelli di IA.

Il suo messaggio si conclude con lo slogan simbolo della campagna, stay true to the Act, stay true to culture, un invito a difendere cultura e creatività senza compromessi.

Il sostegno delle istituzioni italiane

L’appello di Laura Pausini riguardo l’intelligenza artificiale è stato condiviso anche da Gianmarco Mazzi, sottosegretario alla Cultura, che ha ribadito l’importanza di regolamentare l’intelligenza artificiale affinché non sostituisca la creatività umana e garantisca la massima tutela agli artisti. Secondo Mazzi, una volta fissati paletti chiari, l’IA potrà essere guardata come una reale opportunità.

Innovare senza perdere l’anima

Il messaggio che emerge è chiaro. L’intelligenza artificiale può rappresentare una straordinaria leva di sviluppo, ma solo se integrata in un sistema che riconosca e protegga il valore dell’arte e del lavoro creativo. Restare fedeli all’AI Act significa difendere non solo i diritti degli artisti, ma anche il futuro culturale dell’Europa.

Contenuti correlati:

* Questo post contiene link affiliati e/o widget. Quando acquistate un prodotto tramite un nostro partner affiliato, riceviamo una piccola commissione che ci aiuta a sostenere il nostro lavoro. Non preoccupatevi, pagherete lo stesso prezzo. Grazie per il vostro sostegno!

Giuseppe Ruocco