Nel vasto panorama della musica pop e rock degli anni ’70 e ’80, pochi chitarristi hanno avuto l’influenza e la versatilità di Steve Lukather, membro fondatore dei Toto e uno dei session musician più richiesti nella storia della musica. Ma tra le tante collaborazioni leggendarie che costellano la sua carriera, una delle più iconiche è senza dubbio quella con Michael Jackson, nata da una telefonata che avrebbe segnato un capitolo indelebile nel mondo della musica.
Chi è Steve Lukather?
Per chi ancora non lo conoscesse, Steve Lukather è molto più di un semplice chitarrista. È autore, arrangiatore, produttore e cantante, ed è noto per aver suonato in migliaia di registrazioni, collaborando con artisti di tutto il mondo del calibro di Michael Jackson e tanti altri. Ma il suo cuore rimane sempre con i Toto, band con cui ha scritto pagine fondamentali della storia del rock, grazie a successi come Africa, Rosanna e Hold the Line.
La Chiamata di Michael Jackson
Negli anni ’80, Michael Jackson stava lavorando a quello che sarebbe diventato uno degli album più venduti di tutti i tempi: Thriller. Il produttore Quincy Jones, sempre attento alla qualità dei musicisti coinvolti, aveva già collaborato con Lukather in passato e sapeva di poter contare sul suo talento impeccabile.
Un giorno arrivò una chiamata a casa di Lukather:
“Ciao sono Michael Jackson”
“Fottiti” rispose lui pensando che fosse uno scherzo.
Dopo qualche ora fu Quincy a richiamare Steve e spiegargli che era stato davvero Michael Jackson a chiamarlo. Allora subito Luke richiamò Michael e si scusò. Il re del pop disse che era abituato a quella reazione e accettò le scuse. Nacque così una delle collaborazioni più incredibili nella storia di Steve Lukather.
Steve Lukather e il suo lavoro su Thriller
Nell’album Thriller di Michael Jackson troviamo in più occasioni il suono di Steve Lukather.
Il primo brano che fu chiamato a registrare era The Girl is Mine che vedeva alla voce il duetto Paul McCartney-Michael Jackson. Poi arrivò il momento di Human Nature e quello di Beat it, dove possiamo ascoltare lo storico e incredibile solo Eddie Van Halen.
Steve ricorda questa come un’esperienza incredibile e indimenticabile.
The Girl Is Mine
Il giorno delle registrazioni di The Girl Is Mine per lui è stato come un sogno di infanzia. In studio con due delle più grandi star del mondo, in più una di esse era uno dei Beatles, la band che più di tutte ha spinto Luke a suonare e fare il musicista.
Human Nature
Per Human Nature ricorda la chiamata di Quincy Jones che gli chiese di rendere il brano più funky, e di mettere “some glue”, della colla, che rendesse più amalgamate le parti degli altri strumenti. Luke non se lo fece chiedere due volte. Con la sua capacità di trovare le note in comune tra gli accordi riesce a creare una parte di chitarra iconica, seppur apparentemente semplice.
Beat It
In quanto a Beat It non poteva essere più eccitato dall’idea di registrare su una traccia dove c’era il solo di Eddie Van Halen. Steve ricorda di aver voluto registrare 4 tracce di chitarra uguali con un amplificatore Marshall, proprio per poter sostenere il suono di Van Halen. Al che Quency lo chiamò e gli chiese di risuonare le chitarre con un suono più morbido per poter inserire il brano in classifiche più pop e R&B. Così Luke tornò in studio per incidere nuovamente le parti di chitarra e basso con un Fender Deluxe Blackface.
Music Man Luke IV HSS Black Sparkle
Music Man Luke IV HH Gator Burst
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