Esercitarsi con la chitarra senza chitarra? Ogni musicista conosce il problema: si vorrebbe esercitarsi e si avrebbe anche il tempo, ma le circostanze non lo permettono, perché si è seduti in treno, autobus o aereo, si è in una sala d’aspetto, non si vuole disturbare nessuno o semplicemente non si ha lo strumento a portata di mano. Spesso ci si arrabbia per il tempo sprecato che apparentemente non si può utilizzare in modo efficace, ma non è affatto così. Ci sono per ogni chitarrista innumerevoli esercizi da vari ambiti tematici che si possono eseguire molto bene anche completamente senza strumento e a questo scopo voglio darvi alcuni consigli.

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Esercizi per chitarristi: si parte dall’allenamento mentale

Per iniziare, prima di tutto, una piccola digressione sull’argomento “allenamento mentale”: per allenamento mentale si intende in linea di principio la visualizzazione dell’esercizio o della “performance” esclusivamente in pensiero. Cioè, mi immagino come suono un determinato esercizio, includendo però anche i suoni che ne derivano, i movimenti che vengono eseguiti dalla mano sinistra e dalla mano destra e anche la sensazione che nascerebbe nelle mani e in tutto il corpo. Più completa diventa l’immagine nella rappresentazione, più efficace è l’esercizio.

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Anche se il tutto suona un po’ esoterico, ci sono tuttavia, principalmente nello sport, ma anche nella musica, analisi e studi molto ampi su questo argomento. Indagini con quattro gruppi di soggetti, che hanno esercitato un’etude con la stessa frequenza, ma solo allo strumento, strumentale e mentale, solo mentale e infine anche per nulla, hanno mostrato che il gruppo con l’approccio combinato ha ottenuto i maggiori progressi. Un’altra indagine ha mostrato che un gruppo, che esercitava due ore al giorno una sequenza di dita solo mentalmente su un pianoforte immaginario, mostrava le stesse modifiche neurologiche e riduzione degli errori del gruppo al pianoforte reale. Questo porta inevitabilmente alla conclusione che il nostro cervello con un allenamento mentale non fa differenza se ci esercitiamo davvero allo strumento o solo con la testa.

Imparare e memorizzare testi

Chi canta oltre a suonare la chitarra, può ovviamente imparare e memorizzare i testi senza strumento. Si potrebbe, per esempio, anche ascoltare la propria raccolta di canzoni al cellulare o al lettore MP3 e leggere allo stesso tempo i testi per impararli. Anche qui l’allenamento mentale può svolgere un ruolo, immaginandosi il processo di canto e le sensazioni che ne derivano.

Allenamento ritmico

Un campo molto importante, che può essere esercitato ovunque, è l’allenamento ritmico. Con l’aiuto di un metronomo (oggi disponibile anche come app su ogni smartphone), si possono battere vari ritmi con le mani, le dita o i piedi. Si può cominciare con quarti semplici e poi aumentare fino a ottavi, terzine e sedicesimi. Anche poliritmi, sincopi e accenti possono essere allenati senza chitarra. Un buon senso del ritmo è fondamentale per ogni chitarrista e qui non ci sono scuse di tempo o di luogo.

Allenamento delle dita

Esistono anche numerosi esercizi per le dita che si possono eseguire senza strumento. Per esempio, si può allenare l’indipendenza delle dita della mano sinistra posandola su un tavolo e alzando singolarmente le dita, mentre le altre rimangono appoggiate. Oppure si possono simulare i movimenti di scale e arpeggi “su aria” senza chitarra. Anche la mano destra può essere allenata con esercizi di pizzicato immaginario, in cui si simula l’alternanza indice-medio-anulare.

Teoria musicale

Lo studio della teoria musicale non richiede uno strumento. Si possono ripassare scale, intervalli, accordi, progressioni armoniche e cadenze in testa o con carta e penna. Anche la lettura a prima vista di spartiti o tablature può essere allenata senza chitarra. Si può per esempio prendere un libro di esercizi e leggere mentalmente i brani, immaginandosi come suonerebbero.

Ear Training (allenamento dell’orecchio)

Allenare l’orecchio è uno degli esercizi più preziosi che si possano fare senza chitarra. Si può esercitarsi a riconoscere intervalli, accordi, scale e progressioni armoniche ascoltando musica. Ci sono molte app e programmi che supportano l’ear training. Anche canticchiare melodie e poi provare a identificarne gli intervalli o gli accordi è un allenamento eccellente.

Conclusione

Ci sono innumerevoli possibilità di esercitarsi efficacemente senza avere lo strumento a portata di mano. Che si tratti di allenamento mentale, ritmico, teorico, di lettura o ear training: ogni minuto che si dedica a questi esercizi aumenta la propria competenza musicale complessiva. Quindi: la prossima volta che siete in treno, in autobus, in aereo o in sala d’attesa, non arrabbiatevi per il tempo “sprecato” – usatelo per la vostra musica!

Emanuele Pellegrino
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