Gli anni ’90 sono stati un decennio di grandi cambiamenti nella musica, caratterizzati dalla techno da un lato e dal grunge dall’altro. Se però si osserva il panorama radiofonico europeo, uno stile musicale stava guadagnando popolarità. Simile al grunge, si basava maggiormente su sonorità vintage e suoni più grezzi, ma era più legato alle grandi icone pop degli anni ’60 e affondava le sue radici nel movimento indie degli anni ’80.
Stiamo parlando del brit-pop, che ha certamente trovato i suoi più importanti rappresentanti in band come Blur, Radiohead, The Verve e Oasis. Anche se i Blur e gli Oasis sono sempre stati testa a testa nelle isole britanniche, qui nel continente la hit degli Oasis “Wonderwall” è sicuramente la canzone che evoca il ricordo più forte di questo stile. Il brano è apparso sull’album “(What’s the story) Morning Glory” del 1995 e rappresenta il successo commerciale più grande della band. La canzone è stata scritta dal cantante e chitarrista Noel Gallagher, che l’ha composta per un amico. Ha preso in prestito il titolo dall’album della soundtrack di George Harrison “Wonderwall Music”.
Le parti di chitarra sono curate da Noel Gallagher, la cui chitarra principale all’epoca, sia in studio che per le sessioni di composizione, era una Epiphone EJ200 Jumbo.
Per il brano è necessario un capotasto, da posizionare al secondo tasto. Dal punto di vista armonico, il brano si sviluppa in tonalità di F#m. La particolarità del pezzo è sicuramente il conciso schema di strumming, ma anche i voicings. Qui Noel colloca le note A ed E nella parte alta della tastiera e le mantiene come note portanti per tutta la durata del riff principale. Poiché il pattern del riff presenta sempre leggere variazioni, ho scritto le prime quattro battute come nell’originale. Ma alla fine è più sensato mantenere le battute 1 e 2 come un pattern continuo. Nel prosieguo, nel pre-chorus viene aggiunto un picking a nota singola sopra la chitarra acustica in strumming.
Per ottenere un suono il più possibile autentico, scegliete una chitarra acustica con corde in acciaio e suonate con un plettro di medio spessore. Un tocco di compressione e un po’ di riverbero daranno al segnale della chitarra un po’ più di grinta e room.
Qui potete vedere una possibile impostazione con un suggerimento di equalizzazione:
E ora divertitevi con “Wonderwall”!
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