Il preamplificatore è uno strumento essenziale per migliorare il suono della chitarra, sia acustica che elettrica, soprattutto in contesti live e di registrazione. Esistono diverse tipologie: i preamplificatori microfonici sono ideali per chi registra con microfoni esterni, quelli per strumenti ottimizzano il segnale diretto di chitarre con pickup, mentre i modelli Hi-Fi sono pensati per l’ascolto audiofilo. La scelta del preamp giusto dipende dal tipo di strumento, dal contesto d’uso e dalle esigenze sonore.

Oggi scoprirai come scegliere il preamplificatore giusto per te, in base al tuo strumento e alle tue esigenze.
© Giuseppe Ruocco

Che cos’è e a cosa serve un preamplificatore?

Un preamplificatore è un dispositivo fondamentale nel mondo dell’audio, pensato per aumentare il segnale di una sorgente sonora prima che venga inviato a un amplificatore finale o a un sistema di registrazione. Nel contesto musicale, è essenziale per strumenti a bassa uscita, come la chitarra elettrica e la chitarra acustica con pickup, che hanno bisogno di un impulso in più per suonare in modo ottimale.

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Il preamplificatore permette non solo di alzare il livello del segnale, ma spesso anche di modellarne il timbro grazie a controlli di equalizzazione, filtri, effetti e simulazioni valvolari. Questo rende il suono più ricco, controllato e adatto all’ambiente in cui sarà riprodotto o registrato.

Qual è la differenza tra amplificatori e preamplificatori?

L’amplificatore ha il compito principale di potenziare il segnale audio per pilotare un altoparlante, ovvero trasformare un segnale debole in uno sufficientemente forte da essere udito. Il preamplificatore, invece, lavora su un livello di segnale molto più basso, aumentando il segnale proveniente da una sorgente come una chitarra, un microfono o un lettore CD, portandolo a un livello ottimale per l’amplificatore o per l’interfaccia audio.

Nel caso delle chitarre, il preamplificatore può essere integrato nell’amplificatore stesso, oppure può essere esterno, sotto forma di pedale, rack o dispositivo portatile.

Preamplificatori: ecco le migliori tipologie da poter acquistare

Preamplificatori microfonici

Se registri la tua chitarra acustica utilizzando un microfono a condensatore o un microfono a nastro, l’uso di un preamplificatore microfonico dedicato può migliorare significativamente la qualità del suono. Questo tipo di preamplificatore è progettato per fornire guadagno pulito, gestione dell’alimentazione phantom e una gamma dinamica ampia, rendendo il suono più dettagliato, naturale e coerente nella registrazione. I preamplificatori microfonici sono utilizzati anche quando si registra la chitarra elettrica attraverso un amplificatore che viene poi microfonato.

I preamplificatori microfonici sono ideali in contesti da studio, dove si cerca la massima fedeltà del segnale, ma possono rivelarsi utili anche in situazioni live, soprattutto quando si lavora con microfoni sensibili o si vuole evitare l’uso diretto di DI box e mixer economici. Alcuni modelli offrono anche controlli di equalizzazione per una maggiore versatilità.

Spesso, soprattutto negli anni ‘80, anche le chitarre elettriche venivano registrate direttamente attraverso preamplificatori microfonici di alta qualità. Quel suono è diventato iconico grazie a chitarristi come Dan Huff, Michael Landau e Steve Lukather che hanno fatto la storia della musica pop e rock di quegli anni.

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Scegli un preamplificatore per strumenti

Chi suona la chitarra acustica con pickup integrato o la chitarra elettrica collegata direttamente a un impianto audio può trarre grande beneficio da un preamplificatore per strumenti. Questi dispositivi sono progettati per gestire segnali ad alta impedenza e adattarli al meglio a mixer, schede audio o amplificatori, garantendo una resa sonora più ricca, precisa e bilanciata.

Spesso integrano controlli di equalizzazione, filtri anti-feedback, compressori, accordatori e loop di effetti. Sono particolarmente utili nei live, dove permettono di gestire il suono in maniera autonoma e con maggiore controllo. Alcuni modelli sono pensati per essere montati su pedaliera, altri sono più adatti per applicazioni da tavolo o da studio a rack.

Nel caso della chitarra elettrica ci sono preamplificatori di tutti i tipi, pensati per dare al suono un carattere specifico ad esempio quello di un Marshall vintage.

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Preamplificatori Hi-Fi

Sebbene non siano comunemente usati dai chitarristi, i preamplificatori Hi-Fi svolgono una funzione simile in ambito audio domestico o professionale. Sono progettati per garantire un suono trasparente, dinamico e privo di distorsioni, con particolare attenzione alla fedeltà del segnale.

Questi preamplificatori si collegano a sorgenti come lettori CD, DAC o giradischi, e sono pensati per valorizzare il segnale prima di inviarlo a un amplificatore finale. Non sono adatti per strumenti musicali in senso stretto, ma possono trovare applicazione in progetti di ascolto critico o in installazioni audio di alta qualità.

Come scegliere i migliori preamplificatori: guida all’acquisto

Quando si tratta di scegliere un preamplificatore per chitarra acustica o elettrica, è importante considerare alcuni aspetti chiave:

1. Tipo di strumento: un preamplificatore per chitarra acustica con pickup piezo ha esigenze diverse rispetto a uno per chitarra elettrica con pickup magnetici.

2. Contesto di utilizzo: per l’home studio, potresti preferire un preamplificatore con uscite USB o connessioni digitali. Per il live, è meglio un modello robusto, con DI e controlli intuitivi.

3. Carattere sonoro: alcuni preamplificatori sono trasparenti, altri colorano il suono. Bisogna capire e decidere se si vuole avere il suono originale dello strumento così com’è o se si vuole arricchirlo di un colore specifico dato dal preamp.

4. Connettività: verifica la presenza di uscite bilanciate, loop effetti, send-return, phantom power per microfoni a condensatore.

5. Alimentazione: alcuni preamplificatori funzionano a batteria, altri richiedono alimentatori specifici. Questo può influire sulla portabilità.

Quali sono gli errori da non commettere quando si vuole acquistare un preamplificatore?

  • Ignorare il tipo di pickup montato sullo strumento: un piezo ha esigenze diverse rispetto a un magnetico o a un microfono interno.
  • Acquistare senza testare o ascoltare recensioni attendibili: il preamplificatore incide molto sul tono e sulla dinamica del suono.
  • Comprare modelli sovradimensionati per l’uso previsto: se suoni solo in casa, potresti non aver bisogno di un preamp da studio professionale.
  • Trascurare l’interfaccia utente: un preamp troppo complicato può rallentarti in fase live o di registrazione.

Scegliere il preamplificatore giusto significa valorizzare il tuo suono, adattarlo al contesto e offrire una performance più coerente e professionale.

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Giuseppe Ruocco