Per chi registra chitarre elettriche, lo Shure SM57 è sempre stato una certezza. È presente in ogni studio, su ogni palco, ed è diventato uno standard praticamente inscalfibile. Ma cosa succede quando Shure decide di creare un microfono pensato esclusivamente per la chitarra elettrica? Nasce il Nexadyne 5, un dinamico che non vuole sostituire il 57… ma proporre un approccio più moderno e preciso alla ripresa dell’amplificatore.
Ho avuto il piacere di testare questo microfono ed ecco tutto quello che ho da dirvi a riguardo. Buona lettura!
Perché creare un microfono dedicato alla chitarra elettrica
Dopo diversi giorni di utilizzo, fra clean, crunch e high gain, la sensazione è chiara: questo microfono suona diverso. Non è un’alternativa qualunque, e non cerca di replicare il carattere dei classici dinamici. È un progetto specifico, con un’idea di ripresa nuova. E per chi lavora spesso su registrazioni di chitarra, potrebbe davvero diventare una scelta stabile nella catena.
Partiamo da un punto tecnico ma fondamentale: la chitarra elettrica è uno strumento molto più complesso di quanto spesso immaginiamo.
Il suo spettro sonoro principale si estende:
- dagli 80 Hz del Mi basso,
- fino a circa 5 kHz per le fondamentali,
- con armoniche che possono superare i 15 kHz.
Significa che un microfono deve gestire basse, medie e alte in modo coerente per non ottenere un suono impastato, sottile o ruvido.
Il successo dello Shure SM57 deriva proprio dalla sua curva efficace, nonostante non sia nato specificamente per l’amplificatore di chitarra: è un microfono universale, capace di funzionare praticamente ovunque.
È proprio qui che Shure cambia rotta: invece di puntare alla versatilità, con il Nexadyne 5 ha sviluppato un microfono costruito su misura per la chitarra.
Non è un altro “57”: è un progetto nuovo!
Il Nexadyne 5 non cerca di emulare nulla. Non vuole avere lo stesso carattere sulle medie, né la stessa aggressività o compressione tipica del 57.
Shure lo ha progettato pensando a una ripresa:
- più lineare,
- più prevedibile,
- più trasparente.
La differenza principale è nella tecnologia interna. Mentre la maggior parte dei dinamici usa una sola capsula, il Nexadyne introduce un sistema completamente nuovo: il Dual Engine.
Dual Engine: cosa cambia davvero
Al suo interno ci sono due trasduttori, perfettamente allineati e calibrati in controfase. In pratica lavorano insieme per ottenere una risposta molto stabile e controllata.
I vantaggi sono concreti:
- Direttività supercardioide molto precisa: riduce rientri, suoni ambientali e riflessioni laterali. Davanti a un ampli non è un dettaglio: ti permette di isolare meglio il cono, anche in sala prove o ambienti non trattati.gestisce il bilanciamento tra segnale diretto e ripetizioni
- Comportamento fuori asse prevedibile: la chitarra è uno degli strumenti più sensibili al posizionamento del microfono: basta spostarlo di pochi millimetri per cambiare il timbro. Il Nexadyne gestisce questo “off-axis” in modo pulito e controllato, senza introdurre asprezze o buche strane sulle medie.
- Medie ed alte più chiare: È probabilmente la caratteristica più evidente all’ascolto. La zona critica della chitarra—le medie—rimane sempre leggibile. Le alte sono ariose, non frizzanti o appuntite come succede con molti dinamici.
- Riduzione delle vibrazioni: Grazie al design interno, la struttura meccanica trasmette meno rumore. Perfetto quando si registra a volumi importanti. In più il microfono è molto compatto e leggero: piazzarlo davanti al cono è facilissimo ed è uno di quei modelli che “metti lì e non ci pensi più”.
Conclusioni: vale la pena investire nel Nexadyne 5?
Nel video che trovate ad inizio articolo potrete trovare dei test sonori con suoni clean, crunch e lead. Ho usato un amplificatore Fender Deluxe Reverb e due chitarre: una Franchin Mars e una Gibson Les Paul Standard. Senza aggiungere altro, lascio giudicare alle vostre orecchie!
Il mercato è pieno di microfoni “per chitarra”, ma pochi propongono davvero qualcosa di nuovo. Il Nexadyne 5 introduce una tecnologia innovativa e un approccio dedicato che lo rendono diverso da qualsiasi dinamico tradizionale. Non sostituisce l’SM57—che resta un microfono universale, versatile, ottimo in mille contesti. Ma se cercate fedeltà, trasparenza e una ripresa moderna e controllata del vostro amplificatore, il Nexadyne 5 è una scelta eccellente.
Personalmente, lo sto utilizzando sempre più spesso e credo che rimarrà fisso nella mia catena di registrazione dei prossimi lavori qui su Planet Guitar. È uno di quei microfoni che non “colorano” il suono, ma lo valorizzano per quello che è davvero.
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