I termini sweeping o sweep picking descrivono una tecnica esecutiva utilizzata sulla chitarra da molto tempo da chitarristi come Yngwie Malmsteen, Richie Kotzen e naturalmente da vari chitarristi rock/metal neoclassici in generale, ma anche da jazzisti e fusion come Frank Gambale. Questa tecnica deve la sua grande popolarità da un lato al suo suono, ma anche al fatto che permette di eseguire velocemente arpeggi o frasi in cui viene suonata una singola nota per corda.

Sweep Picking sulla chitarra

Contenuti

  1. Introduzione
  2. Triadi su tre corde
  3. Triadi su cinque corde
  4. Triadi su sei corde
  5. Sweeping e legato
  6. Economy picking

Questa tecnica conferisce al vostro modo di suonare un suono molto delicato e fluido, anche se la sua esecuzione è associata ad alcune finezze e ostacoli, che potrete affrontare molto bene con una pratica mirata. Qui di seguito vorrei fornirvi alcuni suggerimenti, trucchi e licks con i quali potrete padroneggiare questa tecnica e integrarla rapidamente nel vostro repertorio.

1. Introduzione

Il problema principale nell’esecuzione di melodie monofoniche su strumenti a corda, oltre alla sincronizzazione della mano sinistra con la mano destra, è il cambio di corda. Se, ad esempio, si hanno a disposizione diverse note su una corda in un’esecuzione di una scala, il problema non è così evidente. Tuttavia, quando si tratta di suonare arpeggi o accordi particolari, di solito abbiamo a che fare solo con una o due note per corda. Se le suoniamo in modo “tradizionale”, la plettrata alternata ci porta sempre a posizionare il plettro intorno alla corda, il che è estremamente svantaggioso.

Ad esempio, se suoniamo un arpeggio di C con la mano sulla corda A e suoniamo la nota iniziale con una plettrata verso il basso, dovremo suonare poi sulla corda D con una plettrata verso l’alto. Naturalmente, ci sono innumerevoli chitarristi, tra cui John Petrucci, Steve Morse o Carl Verheyen, che sanno eseguire il metodo della plettrata alternata “una nota per corda” con una precisione pazzesca grazie a una sofisticata posizione e tecnica del plettro. Tuttavia, esiste anche un’alternativa, chiamata “sweeping”.

Fondamentalmente, “sweep picking” significa che il plettro  si muove in direzione della corda successiva da suonare. Il plettro scivola verso il basso, attraverso le corde nel caso di sequenze ascendenti (acusticamente) o si muove verso l’alto in modo analogo nel caso di linee discendenti attraverso le corde. Invece di suonare ogni nota singolarmente con una serie di plettrate separate, il plettro scivola sulle corde con un unico movimento.

Per analogia, immaginate di trascinare un bastone su una ringhiera o una staccionata e di toccare ogni doga senza dover ripartire. Non appena viene suonata una nota, il plettro scende immediatamente sulla corda successiva e vi si riposa (detto anche “rest stroke”) con una leggera pressione fino a quando la nota successiva viene “sfiorata”.

Gli ostacoli da superare nello sweep picking

I principali ostacoli da superare nello sweep picking sono lo smorzamento e il tempo. Se si lascia che il plettro “scatti” in modo incontrollato sulle corde, va fuori ritmo e diventa impreciso, è assolutamente necessario esercitarsi con lo sweep a un tempo molto lento (possibilmente utilizzando un metronomo). Per esercitarsi, concentrarsi su un tocco deciso ma controllato, da un lato per sentire chiaramente la vibrazione e dall’altro per sviluppare la potenza.

Per smorzare le corde già suonate, è necessario prestare particolare attenzione sia alla mano destra che a quella sinistra. Bisogna tenere presente che le note dell’arpeggio non devono essere percepite come un accordo che suona l’uno nell’altro, ma come singole note come in una melodia, e quindi consiglio la seguente procedura: con la mano sulla tastiera, il rispettivo dito smorza la corda sopra quella appena suonata. Ciò significa che, ad esempio, l’indice tocca la corda con la punta e si trova abbastanza piatto sulle corde successive, stoppando efficacemente tutte le corde sottostanti.

Così, ad esempio, se si suona la corda G al quinto tasto, l’indice è responsabile del muting della corda B, della corda E e della corda D inferiore. Quando si solleva il dito, le corde vengono messe in muting dal palmo della mano che si trova sul ponte. L’altra considerazione importante è che la mano che esegue la diteggiatura suona una nota alla volta, dito per dito, piuttosto che tenere la forma dell’accordo.

Un’eccezione è rappresentata dagli sweep barrè, che vengono utilizzati quando, ad esempio, due o più note su corde adiacenti si trovano nello stesso tasto. In questo caso è necessario lasciare che le articolazioni delle dita si “pieghino” e si muovano in modo da poter assumere contemporaneamente la diteggiatura su una corda e lo smorzamento sull’altra.

Con la mano che impugna il plettro, un leggero angolo in avanti ci aiuta a scivolare sulle corde, il che può risultare in un sottile graffio, ma questo distingue anche la sonorità dello sweeping dalla plettrata alternata.

La mano dovrebbe appoggiarsi vicino al ponte per poter eseguire un leggero muting sulle corde ascendenti. In generale, il movimento della mano viene effettuato attraverso una leggera interazione tra polso e braccio. Ci può essere anche una leggera flessione del pollice quando il plettro viene “spinto” attraverso le corde o “tirato” nel movimento inverso.

2. Triadi su tre corde

Per prima cosa, esaminiamo un tipo di arpeggio che sicuramente tutti voi avrete suonato consapevolmente o inconsapevolmente, ovvero gli arpeggi di triadi sulle tre corde più alte. In questo caso si possono ottenere ottime diteggiature a quattro note, ottavando la nota più bassa, che si può ritmare in sedicesimi o sestine.

In linea di principio, per ogni tipo di accordo si hanno tre forme: la posizione base, la prima inversione e la seconda inversione. Soprattutto i musicisti neoclassici come Yngwie Malmsteen utilizzano spesso questo tipo di arpeggio.

Ecco l’esempio di una triade di C maggiore:

Triade di C maggiore
0:00
0:00
Triade di C maggiore
Triade di C minore
0:00
0:00
triade di C minore

Ora il tutto può essere collegato per formare combinazioni di accordi complete. Diventa particolarmente neoclassica quando l’accordo di settima diminuita viene integrato come E7b9 diminuito, eccezionalmente come accordo di quattro note. Le diteggiature sopra le battute rappresentano gli accordi su cui si snoda questa progressione e che potrebbero essere ripresi da un accompagnamento.

Unioni di accordi
0:00
0:00
Unioni di accordi

L’accordo di settima diminuita può ora essere fatto suonare con una triade minore come rappresentante della dominante, ottenendo così una bella cadenza I-V, come qui in Bm

Cadenza I-V in Bm
0:00
0:00
Cadenza I-V in Bm

3. Triadi su cinque corde

Sulla base dell’idea precedente, è ovviamente possibile estendere la triade con il raddoppiamento delle note ad altre corde, come si può sentire, per esempio, con chitarristi come Ritchie Kotzen. Anche in questo caso, le inversioni nascono, per così dire, perché l’arpeggio inizia con una tonica, una terza o una quinta:

D maggiore in posizione di tonica, 1a inversione e 2a inversione:

1a inversione e 2a inversione – D maggiore in posizione di tonica
0:00
0:00
D maggiore in posizione di tonica, 1a inversione e 2a inversione

D minore in posizione di tonica, 1a inversione e 2a inversione:

D minore , 1a inversione e 2a inversione
0:00
0:00
D minore, 1a inversione e 2a inversione]

Ho preparato per voi anche un piccolo studio, in cui compaiono alcune delle nostre forme. Siate creativi e componete dei “mini brani” simili basati su progressioni di accordi ben suonanti:

Esercizio per lo studio
0:00
0:00
esercizio per lo studio

4. Triadi su sei corde

Ora estendiamo gli arpeggi a tutte e sei le corde; possiamo coprire l’intera tastiera con tre diteggiature. Negli esercizi che seguono, collego immediatamente tutte le posizioni, il che rende le inversioni molto facili da praticare in un ciclo infinito al metronomo.

Tutte le inversioni – Bb maggiore

Bb maggiore – tutte le inversioni
0:00
0:00
Bb maggiore – tutte le inversioni

Tutte le inversioni – Bb minore

Bb minore – tutte le inversioni
0:00
0:00
Bb minore – tutte le inversioni

Naturalmente, c’è anche un esercizio adatto a voi:

esercizio per lo studio
0:00
0:00
esercizio per lo studio

5. Sweeping e Legato

Uno stile di esecuzione che si riscontra in chitarristi come Tony McAlpine è la combinazione di sweeping e legato. In linea di principio, per il movimento verso l’alto si usa la normale tecnica dello sweeping, mentre per il movimento verso il basso si usa l’hammer-on. Poiché questa tecnica funziona molto bene anche con gli accordi di base a quattro note, è giunto il momento di presentare alcune diteggiature anche per questo. Per ottenere delle diteggiature sensate, è necessario eliminare una nota in un punto o nell’altro, in questo caso il raddoppio sulla corda di G, ma ciò non toglie nulla alla completezza dell’arpeggio.

Gmaj7 – Arpeggio

Arpeggio Gmaj7

G7 – Arpeggio

Arpeggio G7
0:00
0:00
Arpeggio G7

Gm7 – Arpeggio

Arpeggio Gm7
0:00
0:00
Arpeggio Gm7

Gm7/b5 – Arpeggio

Arpeggio Gm7/b5
0:00
0:00
Arpeggio Gm7/b5

A questo punto possiamo esaminare un’altra possibilità di applicazione degli arpeggi, ossia la combinazione delle pause degli accordi a diversi stadi per ottenere “strutture superiori”.

Ad esempio, se si combina un arpeggio di Dmaj7, F#m7 e Bm7, si ottiene una particolare sequenza per un accordo Bm7/9/11:

Esempio di arpeggio di Bm7/9/11

Arpeggio Bm7/9/11
0:00
0:00
Arpeggio Bm7/9/11

6. Economy Picking

Veniamo ora a uno stile di esecuzione che è diventato molto popolare, soprattutto con chitarristi come Frank Gambale, ma anche in forma modificata per i downstroke con Malmsteen o Eric Johnson, ovvero l’economy picking.

Si tratta di una tecnica in cui il mantenimento della direzione di plettrata quando si cambia corda viene utilizzato anche per le esecuzioni sulle scale. Di conseguenza, è necessario un numero dispari di note su una corda se si vuole mantenere la direzione del movimento, oppure un numero pari di note per eseguire un cambio di direzione.

Ecco una piccola sequenza di scale che potete utilizzare per esercitarvi in questa tecnica. Applicate il principio a tutte le scale e in tutte le tonalità.

D maggiore sul decimo tasto

 D maggiore sul decimo tasto
0:00
0:00
D maggiore sul decimo tasto

E ora buona fortuna con la tecnica dello sweep-picking!

Leonardo Maschio