Ci sono storie che sembrano leggende metropolitane ma che invece hanno solide radici nella realtà. Una di queste riguarda un giovane musicista americano che, prima di diventare un’icona mondiale, ha trovato casa in una città italiana ricca di fermento. Bologna, con la sua energia ribelle e la sua scena artistica pulsante, ha lasciato un segno profondo nel suo percorso. Qui ha scoperto amicizie, amori e una comunità capace di accoglierlo come uno di loro. Ed è da qui che parte un viaggio affascinante che precede di poco l’esplosione di una nuova era nella storia del rock. Oggi ti racconto la storia di Dave Grohl a Bologna, tra case occupate, musica, lavoretti e ragazze.

Un giovane Dave Grohl nella Bologna creativa
Nei giorni attorno alla famosa esibizione di Cesena, Dave Grohl fu visto passeggiare nel centro storico di Bologna. Probabilmente avrà rivisto qualche amico di un tempo. Il suo primo passaggio sotto le Due Torri, però, risale a molto prima, quando frequentava l’Isola.
Prima di unirsi ai Nirvana, il giovanissimo Dave Grohl visse per alcuni mesi a Bologna, ospite della leggendaria Isola del Cantiere, uno spazio occupato che accoglieva artisti italiani e internazionali. Arrivò con gli Scream, la sua band dell’epoca, e probabilmente rimase subito affascinato dall’accoglienza e dal fermento creativo della città.
L’Isola ospitò un doppio concerto degli Scream. Secondo il racconto di Cesca, ex attivista, fu necessario organizzare due serate perché l’affluenza era enorme.
Durate i suoi giorni a Bologna Dave Grohl si innamorò di una ragazza bolognese e restò all’Isola per qualche mese, arrangiandosi con lavori saltuari come imbianchino.
Nel 2015 Dave ricordò con nostalgia quegli anni. Durante un live all’Arena salutò con affetto vecchi amici e la sua ex ragazza, compagni di sogni giovanili poi realizzati in grande.
I giorni all’Isola e le jam improvvisate
Durante quel periodo incrociò il proprio percorso con giovani artisti destinati a esplodere, tra cui un Neffa punk e ventenne, allora batterista dei Sieropositivo. Condividevano infatti la sala prove del Casalone, situata sopra l’attuale Covo Club, un luogo dove stava nascendo una nuova generazione di musicisti.
Un giorno si ritrovarono lì Dave, il fonico degli Scream che in futuro sarebbe diventato fonico dei Fugazi, e alcuni membri dei Pallido e i Sieropositivi, band allora considerata troppo avanti per i tempi. Con Neffa alla batteria, iniziarono a suonare spontaneamente brani come You really got me dei Kinks. Durante la serata Dave prima si mise alla batteria, poi imbracciò la chitarra. Nessuno si aspettava che fosse anche un grande chitarrista. Rimasero tutti scioccati.

Dave Grohl: dalle case occupate di Bologna al tetto del mondo
Nel 1991 l’Isola venne sgomberata, ma Dave Grohl non era a Bologna da un po’ ormai. Era già tornato negli Stati Uniti e stava suonando in un’altra band. Un mese dopo uscì Nevermind dei Nirvana, un album destinato a creare una nuova era. Ma questa è un’altra storia.
Chi avrebbe potuto immaginare che quel ragazzo gentile e sempre in movimento fosse già un polistrumentista destinato a diventare compositore e voce fondamentale nel sound più conturbante dei Nirvana? E nessuno avrebbe poi potuto prevedere che avrebbe dato vita ai Foo Fighters come chitarrista e cantante!
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