La prima parte del nostro Workshop sul Fingerpicking mostra come sia possibile dare alle proprie canzoni una solida base con l’aiuto di diversi pattern, sia che si voglia suonare in un piccolo ensemble che da soli. Poiché le possibilità offerte da questa tecnica esecutiva sono pressoché infinite, questo workshop ha lo scopo di portare un po’ di ordine nell’affascinante mondo del fingerstyle e di introdurre all’argomento tutti quei musicisti che non l’hanno ancora affrontato.

Fingerpicking

Sono necessari alcuni prerequisiti per poter affrontare il workshop. Indispensabili sono le triadi suonate in prima posizione, cioè accordi suonati con le corde a vuoto. Il workshop si concentra principalmente sugli accordi di C, D, Dm, E, Em, G, A e Am.

Una volta che si padroneggia il cambio di accordi con la mano sinistra in modo fluido e scorrevole, ci si può concentrare sulla mano che pizzica le corde (mano destra). Il tipo di chitarra ha solo un ruolo marginale ai fini del Workshop; è possibile lavorare ugualmente bene con chitarre classiche, chitarre acustiche o chitarre elettriche.

Le Basi

Che cos’è il Fingerpicking?

Il fingerpicking prevede una sequenza di note della durata di un quarto, di un mezzo, di un intero o più battute, organizzata in modo sistematico. Poiché i pattern vengono eseguiti pizziacando con le dita e sono costruiti secondo determinati schemi, possiamo parlare anche di un sistema di arpeggi. 

Per semplicità, le singole dita della mano destra sono indicate con la consueta simbologia: pollice – p, indice – i, medio – m, anulare – a.

La Posizione della Mano Destra

La mano destra è posizionata sopra la buca, nelle chitarre acustiche e classiche, e in posizione analoga nelle chitarre elettriche. Le corde in metallo vengono solitamente suonate con i polpastrelli, mentre le corde in nylon possono essere suonate con le unghie. Prima di eseguire la primissima nota, il pollice preme leggermente la corda con il bordo del polpastrello. Le altre dita si appoggiano saldamente sulle corde acute.

Il “pizzico” che ci permetterà di suonare le corde viene eseguito utilizzando le falangi delle dita, che si muoveranno parallele al ponte. Le nocche della mano, invece, si posizionano parallelamente alle corde. I movimenti successivi che vengono effettuati con il pollice e le dita, sono di solito eseguiti senza appoggiarsi di nuovo sulle corde, in modo che il suono si sviluppi in maniera continua e che le corde possano vibrare liberamente. La mano stessa dovrebbe rimanere completamente immobile mentre suona, in modo che ogni dito trovi e colpisca subito la sua corda. Se nel corso del workshop vi accorgete di ottenere risultati migliori o di riuscire a suonare in modo più ergonomico con la mano in una posizione di tocco diversa, non preoccupatevi: variate e sperimentate.

Esempi Audio

Si consiglia di ascoltare prima gli esempi audio di ogni sezione e poi di provare a suonarli: tutti gli esempi sono ordinati in base alla difficoltà. Le difficoltà incontrate dalla mano destra diventano sempre più grandi. Sta a voi decidere se passare al punto successivo o se investire più tempo nella pratica.

Picking Creativo

Molte canzoni possono essere suonate con dei pattern, ma non bisogna avere paura di modificare questi ultimi. Quando si eseguono gli esercizi con i pattern studiati, cercate di suonare gli accordi assegnando le dita ai gruppi di corde. Il pollice deve suonare la nota fondamentale (che conferisce all’accordo la necessaria stabilità) che può trovarsi sulla corda di E, A, D o addirittura G. Pertanto, la corda cambia spesso con l’accordo. La posizione del pollice determina anche la posizione delle altre dita, che sono legate a determinati gruppi di corde. Con il Travis picking, così chiamato dal nome del chitarrista country Merle Travis, il pollice può anche suonare sugli “accenti deboli”, come il 2 e il 4.

Groove Ritmici

Per prima cosa lavoreremo sui groove ritmici elementari. Il pollice e le dita eseguono ritmi indipendenti in modo da creare un groove. I seguenti pattern selezionati sono pizzicati con il pollice, l’indice e il medio.

Nota: il pollice è indicato con la lettera p, l’indice con la lettera i e il medio con la lettera m.

1. Pattern a Due Step (p-i)

Questa prima sequenza è composta da due fasi.

Step 1: Il pollice colpisce la nota bassa (“beat”), di solito la fondamentale. Questa dovrebbe decadere e fondersi con le successive. Per questo motivo, il pollice non viene ri-appoggiato dopo il “beat”, cioè non tocca più la corda (la lascia suonare).

Step 2: Due corde adiacenti (offbeat) vengono fatte vibrare contemporaneamente con l’indice. In questo doppio “pizzico”, l’indice viene “srotolato” sulla corda dopo che l’ha colpita, in modo da far suonare anche la corda superiore.

Le due fasi si ripetono, con il pollice e l’indice assegnati a gruppi specifici di corde. 

Il diagramma mostra quali assegnazioni sono possibili con la mano destra:

Possibili Assegnazioni con Scansione a Ottavi

Esercizi

Con questi esercizi è possibile far girare il pattern e praticare il cambio tra le possibili combinazioni di corde. In un tempo di 4/4 si possono inserire 4 pattern.

Esercizio 1:

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Esercizio 1

Esercizio 2:

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Esercizio 2

Esempi Audio

Il Pattern p-i non è stato reso famoso solo da queste due canzoni, ma nel brano che segue si ripete per tutto il tempo. Nella versione originale la nota fondamentale si trova al 7° tasto della corda A. Troverete annotata una versione semplificata che rende lo studio più agevole in questa fase iniziale.

1: Two Lips (Hoodie Allen)

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Two Lips (Hoodie Allen)

Nella versione originale gli accordi vengono suonati utilizzando il barrè. Nella nostra variante, utilizzando il capotasto al secondo tasto, si rende il tutto più semplice pur suonando le stesse identiche note.

2: Hey There Delilah (Plain White T’s)

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Hey There Delilah (Plain White T’s)

Picking Creativo

Se decidiamo di scandire il tempo in ottavi con gli accordi dati,  trovate le note fondamentali:

4 Pattern per accordo

4/4 | Em | G ||

2 Pattern per accordo

4/4 | Em G ||

1 Pattern per accordo

4/4 | Em G Em G ||

La tabella mostra dove si trova la tonica (accordatura normale) dell’accordo corrispondente suonato con le corde a vuoto e quali possibili assegnazioni ne derivano:

Accordo*Tonica (con il p)Possibili Assegnazioni*
EmCorda di E  (a vuoto)1 / 2 / 3
EmCorda di D (2º Tasto)7 / 8
GCorda di E (3º Tasto)1 / 2 / 3
GCorda di G (a vuoto)9

*Controllare le diteggiature della mano sinistra per tutti i passaggi! Non è necessario utilizzare la diteggiatura completa di un accordo. È sufficiente diteggiare le corde che vengono pizzicate o percosse con la mano destra. Si ottiene un suono ricco quando più dita possibili della mano che diteggia possono rimanere in posizione durante il cambio di accordi.

2. “Piano” Pattern a Due Step (im-p)

Questo pattern viene spesso suonato anche al pianoforte. Successi mondiali (ad esempio Imagine, Let It Be, Hey Jude, Eternal Flame) si basano su questo pattern. Si pizzica con il pollice (p), l’indice (i) e il medio (m), che si appoggiano sulle corde corrispondenti prima di iniziare.

Step 1: L’indice sulla voce centrale e il medio sulla voce superiore suonano due note su due corde adiacenti. Il suono si fonde con il passaggio successivo. Pertanto, le dita non devono più essere appoggiate alle corde.

Step 2: Il pollice colpisce (offbeat) la nota bassa (tonica) e la fonde con le due note precedenti.

Possibili Assegnazioni con Scansione a Ottavi

Esercizi

I seguenti esercizi mostrano come funziona il pattern e offrono diverse possibilità di esecuzione. In un tempo di 4/4 si possono inserire 4 pattern.

Esercizio 1:

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Esercizio 1

Esercizio 2:

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Esercizio 2

Esempi Audio

Con le diteggiature che utilizzano mezzi barrè, all’inizio si può incorrere in qualche difficoltà. Se il tutto risulta troppo complesso, potete dare un’occhiata al “Picking Creativo” che segue e tornare a questo esempio in un secondo momento. L’originale è, in realtà, suonato con il plettro (alternando plettrate verso l’alto e verso il basso), ma per il nostro workshop utilizzeremo ovviamente la tecnica fingerstyle.

1: Don’t Speak (No Doubt)

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Don’t Speak (No Doubt)

Picking Creativo

Se decidiamo di scandire il tempo in ottavi con gli accordi dati e trovate le note fondamentali:

4 Pattern per accordo

4/4 | Am | D ||

2 Pattern per accordo

4/4 | Am D ||

1 Pattern per accordo

4/4 | Am D Am D ||

Individuata la tonica (accordatura normale) dell’accordo corrispondente suonato con le corde a vuoto e quali possibili assegnazioni ne derivano:

AccordoTonica (con il p)Possibili Assegnazioni
AmCorda di A (a vuoto)4 / 5 / 6
DCorda di D (a vuoto)7 / 8

3. Pattern a Due Step (pm-i) con “Pizzico”

Nella versione base, viene suonato con il pollice (p), l’indice (i) e il medio (m). Il pollice agisce contemporaneamente a una delle altre due dita della mano destra. Si possono considerare diversi gruppi di corde.

Step 1: Il pollice suona la nota fondamentale e il dito medio la voce superiore, entrambi suonano contemporaneamente.

Step 2: L’indice suona la voce centrale.

Possibili Assegnazioni con Scansione a Ottavi

Esercizi

Il pollice, l’indice e il medio sono collegati a gruppi di corde specifici ma alternati. In un tempo di 4/4 si possono inserire 4 pattern.

Esercizio 1:

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Esercizio 1

Esercizio 2:

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Esercizio 2

Esempi Audio

Il Pattern illustrato può essere utilizzato quando le diteggiature cambiano rapidamente, ad esempio ad ogni quarto. È opportuno esercitarsi anche con l’anulare.

In questo brano viene elaborato anche un secondo pattern “equivalente” (battute 2 e 4). Questo esempio dimostra che non è detto che si deve affrontare un brano completo con un solo pattern. (Per i principianti dovrebbe essere sufficiente conoscere la versione di base pm-i o pa-i).

1: Blackbird (Beatles)

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Blackbird (Beatles)

Picking Creativo

Se decidiamo di scandire il tempo in ottavi con gli accordi dati e trovate le note fondamentali:

4 Pattern per accordo

4/4 | Em | C ||

2 Pattern per accordo

4/4 | Em C ||

1 Pattern per accordo

4/4 | Em C Em C ||

Individuata la tonica (accordatura normale) dell’accordo corrispondente suonato con le corde a vuoto e quali possibili assegnazioni ne derivano:

AccordoTonica (con il p)Possibili Assegnazioni
EmCorda di E (a vuoto)1 / 2 / 3
EmCorda di D (2º Tasto)7 / 8
CCorda di A (3º Tasto)4 / 5 / 6

4. “Piano” Pattern a Quattro Step (pim-p-im-p)

Questo picking a quattro step deriva dal Pattern im-p a due step. Si esegue con il pollice, l’indice e il medio. Il pollice ed entrambe le dita si appoggiano sulle tre corde corrispondenti.

Step 1: Il pollice, l’indice e il medio formano un accordo su tre corde. Il pollice suona la nota fondamentale.

Step 2: Il pollice colpisce una nota bassa (nota fondamentale) da solo.

Step 3: L’indice e il medio eseguono due note su due corde adiacenti.

Step 4: Il pollice suona nuovamente la nota bassa (come nello step 2).

Possibili Assegnazioni con Scansione a Ottavi

Esercizi

In un tempo di 4/4 possiamo suonare il pattern due volte.

Esercizio 1:

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Esercizio 1

Esercizio 2:

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Esercizio 2

Esempi Audio

Anche la melodia che segue è affidata a diversi pattern.

Il brano “Tears In Heaven” inizia con un picking a tre dita “a cerchio”, che dura mezza battuta, arricchito da vari abbellimenti (tecnica che sarà oggetto della prossima parte del nostro workshop).

Per ora ci concentreremo sul “Piano” Pattern a Quattro Step, che inizia sul secondo movimento. Alla fine della prima battuta, il quarto step del pattern non viene più suonato con il pollice. Attraverso un’anticipazione ritmica, il primo step del pattern successivo (pim) è come se fosse già suonato. La versione originale è stata leggermente modificata in modo da poter rendere più chiara la figura di base che abbiamo illustrato.

1: Tears In Heaven (Eric Clapton)

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Tears In Heaven (Eric Clapton)

Picking Creativo

Scandendo il tempo in ottavi con il pattern pim-p-im-p e gli accordi indicati:

2 Pattern per Accordo

4/4 | E | A ||

1 Pattern per Accordo

4/4 | E A | E A ||

Individuata la tonica (accordatura normale) dell’accordo corrispondente suonato con le corde a vuoto e quali possibili assegnazioni ne derivano:

AccordoTonica (con il p)Possibili Assegnazioni
ECorda di E (a vuoto)1 / 2 / 3
ECorda di D (2º Tasto)7 / 8
ACorda di A (a vuoto)4 / 5 / 6

Per concludere, un consiglio:

In linea di principio, gli schemi possono essere estesi anche all’anulare (a). Se si accoppiano l’anulare e il medio, si ottiene un “picking a tre dita”.

L’anulare può quindi prendere posto sulla corda B (assegnazione 1 e 4) o sulla corda E alta (2, 5 e 7). In questo modo è possibile anche aumentare il volume generale del suono.

Francesco Di Mauro