“Pino Daniele era un musicista splendido e sincero, oltre a essere un poeta”, lo ricordava così Chick Corea, leggendario compositore e tastierista che ha suonato con alcuni fra i più celebri chitarristi, da John McLaughlin a Pat Metheny. La sua capacità di evocare la grande varietà di umori, stili e atmosfere della sua Napoli è qualcosa di unico e straordinario, come sorprendenti sono pure le sue collaborazioni meno note, ma non di minore importanza, per comprendere appieno il caleidoscopio sonoro del “Mascalzone Latino”. Un personaggio così speciale, sempre alla costante ricerca di novità, non poteva mancare nella rubrica speciale di Planet Guitar “Le 10 Canzoni”.
Hai ragione tu di Vasco Rossi, 1993
Blasco ospita Pino in un brano scritto da Dave Stewart
Gli Spari Sopra, pubblicato ormai più di trent’anni fa, è un album esplosivo e inaspettato, indovinato nelle sue due facce, rock e ballad, ricco di sfumature, tra provocazioni, invettive, malinconia, dolcezza e ironia. Al suo interno, Hai ragione tu ci offre un Vasco Rossi in grande forma dal punto di vista lirico, con la pregiata firma di Dave Stewart, ex Eurythmics, per la parte musicale.
Curiosità
Hai ragione tu vede Steve Farris ex Mr. Mister (le ricordate Broken Wings e Kyrie, vero?) alle chitarre, ma l’assolo da groppo in gola è del nostro indimenticato Pino Daniele, in evidenza anche ai cori.
Gay Cavalier di Richie Havens, 1983
Una partnership da riscoprire
Quello con l’illustre Richie Havens, uno dei “Re” di Woodstock 1969, è uno dei più riusciti sodalizi del “Mascalzone Latino”: due artisti ispirati, con una profonda affinità elettiva.
Curiosità
Daniele produce e collabora molto intensamente in tutto Common Ground, ormai ridotto a rarità e mai pubblicato su CD. Gay Cavalier è la perla del disco, una riuscita commistione di generi dove i ritmi, i suoni e le influenze d’oltreoceano si fondono meravigliosamente con la tradizione napoletana.
One Day (tutto prende un senso) di Biagio Antonacci, 2016
Antonacci e Daniele insieme, chi l’avrebbe immaginato? Nemmeno Biagio…
Nel 2016 Biagio Antonacci fa uscire il singolo One Day (tutto prende un senso), riarrangiamento in chiave rock del suo duetto con Pino di sette anni prima, realizzato nella raccolta La collezione-Voci incrociate.
Curiosità
“Io il premio della vita l’ho già avuto, ho cantato con Pino Daniele ed è stata l’esperienza più potente della mia esistenza”, dichiara fiero e con un pizzico di nostalgia Antonacci,in un’ intervista a kisskiss.it del 2023.
Io dal mare di Claudio Baglioni, 1990
Facciamolo prima che sia tardi…
Pino sapeva da tempo di avere un cuore malato e non aveva mai lasciato nulla al caso quando voleva che qualcosa accadesse. Poco prima di sottoporsi a un delicato intervento chirurgico, regala un pizzico di napoletanità con la sua voce e la sua chitarra a Io dal mare. Il brano è la storia di un’isola, Ischia, dove Claudio Baglioni ha raccontato di esser stato concepito. Un posto da lui adorato, simbolo di forza e indipendenza, ribellione e passione.
Curiosità
Il bluesman partenopeo contribuisce nel finale della canzone con un emozionante “solo” di acustica e vocalizzi scat all’unisono. Oltre (1990) è il lavoro che contiene questa traccia superba e rappresenta un momento importante per la carriera di Baglioni, da quel momento maggiormente incanalata sulla ricerca della massima qualità, sia dal punto di vista lirico, sia musicale.
Going Down con Joe Bonamassa e Robert Randolph, Live at Crossroads Guitar Festival, Chicago, 2010
Uno dei tanti fiori all’occhiello dell’autore di Quando
L’amicizia con Eric Clapton è cosa nota, e sboccia proprio durante il Crossroads Guitar Festival del 2010, da sempre teatro di collaborazioni inaspettate e sorprendenti, come quella di Daniele con Joe Bonamassa e Robert Randolph. Il pezzo su cui improvvisare non può che essere il classicone di Don Nix, Going Down, spesso scelto da artisti e band per far volare alte le sei corde.
Curiosità
Se esattamente un anno dopo Pino ed Eric si ritrovano, ancora per beneficenza, a Cava de’ Tirreni, il merito è di quella giornata straordinaria al Toyota Park di Chicago, ove il bluesman italiano partecipa pure all’encore finale di Sweet Home Chicago, accompagnato da tutti i protagonisti della kermesse.
È ancora tiempo di Enzo Avitabile, 2012
Struggente e dolente, per non perdere mai la speranza
Black Tarantella è uno dei più bei dischi di Enzo Avitabile, ispirato, ricco di ospiti azzeccati e con sonorità sempre all’avanguardia, partendo dallo stile popolare tanto caro alla NCCP e all’immenso Roberto De Simone. La voce e la chitarra nostalgica di Pino Daniele si innestano perfettamente nell’opener È ancora tiempo, splendida ballata “visionaria” che immortala con sentimento la speranza di un cambiamento e risuona così attuale in questo terribile periodo di belligeranza.
Curiosità
“Negli anni Ottanta cantavo in italiano perché Pino Daniele lo faceva in napoletano. In seguito Pino scrisse in italiano e io in napoletano. Dopo i rispettivi viaggi ci siamo ricongiunti in È ancora tiempo, un canto a due voci” racconta Enzo in un’intervista a napoli.repubblica.it, nel 2017.
Spain con Chick Corea, live in Roma, 1993
Due mostri sacri alle prese con un brano diventato uno standard del jazz
Amante della sperimentazione, Daniele riesce a trasformare la propria canzone d’autore con suggestioni provenienti da altri generi musicali quali il blues, l’r&b, il soul, il funk e anche il jazz.
Chick Corea, le cui origini familiari sono italiane da parte del nonno calabrese, ha riversato molte delle influenze latine e meridionali nel suo stile compositivo. Quando i due si trovano per riscrivere insieme Sicily, uno strumentale del pianista statunitense, scocca una scintilla e nasce una profonda amicizia. La sorpresa è vederli alle prese, live, con Spain, un brano storico di Corea, riconosciuto ormai come una pietra miliare del jazz moderno.
Curiosità
Lo stesso Corea nella sua carriera ha pubblicato Spain una dozzina di volte, sempre reinventandola con sfiziosi arrangiamenti. Tra le numerose cover sono da ricordare quelle di Al Jarreau, Tito Puente e Stevie Wonder.
Un desiderio arriverà con Silvia Aprile, live at Teatro Ariston, Sanremo, 2009
Bluesman, ma anche talent scout
Nel 2009 Daniele inizia una collaborazione con Silvia Aprile, producendo il suo primo mini album dal titolo Silviaprile. Un desiderio arriverà fa capolino al Festival di Sanremo nella sezione nuove proposte, ma il colpo di scena è vedere la giovane artista cantare accompagnata alla chitarra da Pino in carne e ossa.
Curiosità
Per questa intensa performance il chitarrista napoletano suona l’eclettica Suhr Classic S, una sei corde da lui spesso utilizzata negli ultimi anni di una carriera dedicata alla costante ricerca di nuove sonorità.
Suhr Classic S ST HSS RW OW
L’anguilla con 99 Posse e Speaker Cenzou, live in Roma, 2001
Ritmo e protesta a colpi di hip hop
Spesso i concerti del 1° maggio regalano momenti tosti, come questa versione arrabbiata de L’anguilla, uno dei pezzi forti, insieme alla celebre Comincia Adesso, inclusi in La vida que vendrá dei 99 Posse. Il grande Pino qui non si lascia per niente intimorire dai ritmi incalzanti e segue il mood musicale con la tranquillità dei più forti, abituato a circondarsi da un’infinita varietà di forme artistiche.
Curiosità
Una sorpresa, ma non troppo, il featuring di Daniele con i 99 Posse e Speaker Cenzou. Pochi mesi prima era il turno di Meg, Luca “O Zulù” Persico e compagni figurare in Evviva ‘o rre’, composizione di chiaro stampo afrobeat presente in Medina.
Caruso con Lucio Dalla, live at Stadio Collana, Napoli, 1987
Lucio & Pino insieme, un tuffo al cuore
Sembra così strano vederlo senza chitarra, a cantare uno dei brani più emozionanti di Lucio Dalla, totalmente immerso nella melodia e felice di poter condividere un momento così importante con un artista che ammirava molto. Potere della musica!
Curiosità
Durante il tour per Bonne Soirée avviene questa appassionata performance, con Pino a intonare con ammirazione e reverenza Caruso, il capolavoro di Dalla ispirato alla canzone napoletana.
Extra: The Infinite Desire di Al Di Meola, 1998
Eroi della chitarra, catalizzatori di emozioni
Prima di imparare a fare musica bisogna sentirla dentro e non esistono studi o spartiti che possono regalare questa dote. The Infinite Desire è la combinazione di tecnica e cuore, con due artisti che riescono a entrare nel profondo dando quel senso di infinità a un mondo materiale dove tutto sembra scorrere e terminare.
Curiosità
“L’infinito desiderio” di poter riabbracciare ancora una volta Pino, è, parafrasando il titolo di questa bellissima canzone, il pensiero di Al Di Meola, suo grandissimo amico, e di tutti noi innamorati di quella musica capace di fermare il tempo che lui ci sapeva donare.
E proprio Al Di Meola, una carriera all’insegna di dedizione e passione, incarna l’uomo giusto per il prossimo episodio de Le Dieci Canzoni, la serie speciale sempre e solo qui su Planet Guitar.
Stay tuned!
To be continued…
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