Nel precedente articolo dedicato alle corde per chitarra, ho cercato di illustrarvi i vantaggi dei calibri alti ed effettivamente alcuni dei più grandi chitarristi del mondo preferiscono suonare con corde spesse. Ma che dire di icone come Yngwie Malmsteen, che suona corde 008 nonostante l’accordatura in Mib, o Brian May, Steve Lukather o Allan Holdsworth, tutti chitarristi che preferiscono set 008 o 009, ovvero le corde sottili?

Dato che dobbiamo presumere che questi signori non siano di certo sordi, abbiano elevate esigenze nel loro playing e producano effettivamente grandi suoni, ci devono essere anche argomenti a favore delle corde sottili. Oggi vorremmo proporvene qualcuno.

I vantaggi delle corde sottili

1. Maggiore suonabilità

Sicuramente l’argomento principale a favore delle corde sottili è che sono molto più facili da suonare, sia per la mano destra che per la sinistra. La mano che suona ha bisogno di molta meno forza per far vibrare la corda, perché la vibrazione della corda è data fondamentalmente dalla conversione dell’energia cinetica che viene applicata e, più la corda è sottile, meno energia è necessaria.
Grazie alla minore resistenza, è anche molto più facile diteggiare le singole note o gli accordi, motivo per cui i principianti in particolare si troveranno molto meglio con le corde più sottili.

2. Bending e vibrati più semplici

Il bending e il vibrato sono tecniche molto più facili da realizzare, grazie alla minore resistenza e alla maggiore elasticità delle corde. I chitarristi che amano eseguire bending di grandi intervalli, come Steve Lukather, o che hanno un vibrato con un’ampiezza notevole, come Yngwie Malmsteen, trovano molto più facile realizzarli con i calibri di corda più bassi. E quando non sarà più un problema la mancanza di affidabilità dell’intonazione, nulla vi impedirà di rendere la vostra vita più comoda sotto questo punto di vista.

3. Minore tensione sulla chitarra

Poiché le corde sottili hanno una tensione minore, le sollecitazioni a lungo termine sullo strumento sono notevolmente inferiori. Per le chitarre elettriche, questo aspetto è fondamentale soprattutto per il manico, ma per le chitarre acustiche è importante anche per il top e per l’intera configurazione dello strumento. Non è raro vedere vecchie chitarre in cui il top si incurva leggermente verso l’alto dietro il ponte: questo può essere un segno di una lavorazione grossolana, ma anche un possibile indizio del fatto che le corde montate sono troppo spesse.

4. Le regolazioni dello strumento non sono più necessarie

Le chitarre elettriche vengono solitamente consegnate con delle mute di corde di calibri standard 009 o 010, per i quali tutto è ottimizzato, a partire dalla regolazione del tremolo, passando per il truss rod fino alla posizione delle sellette. Nella maggior parte dei casi, queste impostazioni di fabbrica hanno un certo margine di manovra, per cui un aumento o una diminuzione del calibro delle corde non comporta immediatamente la necessità di una configurazione completamente nuova, a parte forse il sistema tremolo.
Se decidessi invece di passare da un set 009 a uno 011 o addirittura 012, potrebbe essere necessario regolare il truss rod con una controtensione più alta e forse anche fare un leggero lavoro di limatura sulle sellette del capotasto, per garantire che la corda rientri completamente nella guida.
Naturalmente, con un po’ di esperienza, si può fare tutto questo lavoro da soli, ma comporta anche rischi elevati: il truss rod potrebbe essere “avvitato troppo” e una selletta limata troppo profondamente non può essere recuperata. Se vi sentite insicuri, consultate urgentemente un liutaio per questo tipo di lavoro!

5. Con le chitarre elettriche i deficit sonori possono essere compensati

Naturalmente, quando si tratta di questioni come la tensione, il volume, il punch e il sustain, le corde sottili sono svantaggiate e, se suonate uno strumento acustico, dovete accettare questo prezzo per ottenere i vantaggi delle corde sottili.
Con la chitarra elettrica, tuttavia, si ha la possibilità di compensare facilmente la perdita di suono con l’aiuto di booster, compressori, equalizzatori, ecc. e la differenza di volume gioca comunque un ruolo secondario negli strumenti amplificati.
Come booster in questo caso, a mio parere, si dovrebbe piuttosto tendere verso un “sound enhancer”, come lo Xotic EP booster o il TC Electronic Spark booster.

Xotic EP Booster

Xotic EP Booster

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Riccardo Yuri Carlucci