Quando si parla di hard rock contaminato da venature dark e un’estetica teatrale inconfondibile, Poison di Alice Cooper è uno di quei brani che lasciano un segno profondo. Pubblicato nel 1989 all’interno dell’album Trash, rappresenta non solo uno dei maggiori successi della carriera di Cooper, ma anche un punto di svolta nel rock degli anni ’80, capace di unire energia grezza, melodia accattivante e un’irresistibile tensione erotica. Il pezzo si apre con un arpeggio gelido e ipnotico, che presto esplode in un ritornello potente e memorabile: è qui che il contrasto tra desiderio e pericolo prende vita in musica. Poison è un perfetto esempio di come Alice Cooper riesca a fondere teatralità, songwriting diretto e una produzione scintillante (firmata da Desmond Child), per creare un inno senza tempo.

© www.discogs.com/de/master/52982-Alice-Cooper-Poison

Una traccia iconica, che ha segnato un’intera generazione di chitarristi e ascoltatori. Oggi, su Planet Guitar, esploreremo il sound velenoso di questo classico: imbracciate la chitarra, fate attenzione al chorus… e lasciatevi avvelenare dal fascino oscuro di Poison.

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La strumentazione utilizzata

Registrato tra il 1988 e il 1989 sotto la guida del produttore Desmond Child, il brano si avvale di una strumentazione perfettamente calibrata per ottenere un mix tra l’impatto hard rock e l’appeal radiofonico dell’epoca.

Per quanto riguarda le chitarre, le parti principali furono affidate a John McCurry e Steve Lukather, due session player d’eccezione. Le ritmiche incisive e il solo melodico portano la firma di strumenti iconici come la Gibson Les Paul e la Fender Stratocaster

Sul fronte amplificazione, l’arsenale era quello classico da studio di fascia alta: testate Marshall JCM800, rack preamp come i Soldano, e una generosa dose di effetti rack Lexicon ed Eventide per riverberi, delay e modulazioni. La produzione è estremamente stratificata: oltre alle chitarre ritmiche principali, troviamo doppie e armonizzazioni panoramiche che contribuiscono alla spazialità e alla profondità del mix.

Soldano SLO Plus Overdrive

Soldano SLO Plus Overdrive

Valutazione dei clienti:
(11)
PRS SE Custom 24/08 VS

PRS SE Custom 24/08 VS

Valutazione dei clienti:
(26)

Poison con Spartito e TAB

Il riff iniziale è in tonalità di Mi minore e si sviluppa in 4/4, alternando arpeggi puliti ed effetti di chorus a power chord distorti e incisivi. L’accordatura è standard (E A D G B E), ma il suono si basa su un uso attento di palm muting, delay e dinamica per creare tensione e atmosfera. Pur non essendo tecnicamente complesso, richiede precisione nel fraseggio e attenzione al timing per ottenere l’impatto emotivo del brano originale.

Consigli per ottenere il sound e Tutorial video

Per ricreare questo sound ho utilizzato poche cose ma buone! Come chitarra ho utilizzato una PRS Custom 24-08 chitarra estremamente versatile che si è adattata benissimo allo stile di questa canzone! Come amplificatore una splendida Plexi costruita a mano da Ernesto Tony D’Angelo abbinata ad un Distorsore Soldano e ad un Chorus della Universal Audio, l’Astra. Tutto registrato con l’ausilio del Torpedo Captor X della Two Notes. Ecco il risultato che ho ottenuto:

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Giulio Morra
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