Nella puntata di oggi vogliamo dedicarci ancora una volta a un lavoro giovanile di quello che probabilmente è il chitarrista da studio più in voga degli anni ’80, ovvero Steve Lukather. A quel tempo sapeva già nuotare accanto ai grandi squali, il che rafforzò ulteriormente la sua reputazione di geniale chitarrista rock nella scena degli studi di Los Angeles. La svolta dei Toto avvenne con la hit “Hold the Line”, che raggiunse il n. 5 della classifica americana di Billboard e che presentava un assolo di chitarra piuttosto sorprendente per una hit radiofonica.

© Shutterstock / Ben Houdijk

Anche se Steve Lukather è noto per l’uso di rack grandi come un frigorifero, in Toto I non fu usato nulla di stratosferico. Secondo quanto dichiarato dallo stesso Lukather, Hold the Line fu registrata con una Gibson Les Paul goldtop del ’58 su un Fender Blackface Deluxe Reverb modificato da Paul Rivera. Rivera ha anche progettato la prima pedaliera di Luke, che consisteva in vecchi pedali analogici MXR e tubescreamer Ibanez.

Hold the Line si svolge in F#m e l’assolo di Luke si sviluppa sul potente riff introduttivo costituito dai power chords F#5, C#5, D5 ed E5. In linea di principio, si tratta di un groove terzinato in tempo 4/4, ma spesso è anche annotato come tempo 12/8. Quale notazione scegliere è certamente una questione di gusto ed è anche soggetta alla scelta della forma che si riesce a leggere meglio. In questo caso ho scelto la notazione in tempo 4/4, soprattutto perché il batterista Jeff Porcaro considera il brano come un ritmo in 4. Steve Lukather usa già molti effetti e anche l’assolo di chitarra in alcuni punti si perde nel mix, per cui ho dovuto purtroppo fare alcune approssimazioni per certi passaggi veloci e non molto chiari.

Prima si sentono quattro battute del riff principale e poi inizia la parte solista:

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Hold the line – originale
Hold the line – backing track

Per imitare il suono di Steve Lukather, sceglierei una chitarra humbucker e una moderata quantità di distorsione. Sentitevi liberi di colorare il suono con un po’ di delay e riverbero. Nel mix finale, è possibile aggiungere al segnale una traccia di chorus. Ecco un mio suggerimento:

Impostazione del suono con il plug-in UAD-2

E ora divertitevi con “Hold the line”!

Gibson Les Paul Standard 60s IT

Gibson Les Paul Standard 60s IT

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Emanuele Pellegrino