Con il J Rockett Audio Designs Airchild Six Sixty Compressor, il produttore americano lancia una nuova versione di un leggendario compressore da studio in formato stompbox. Sviluppato nel 1959, il compressore valvolare Fairchild 660 è oggi considerato un classico molto ricercato ed è stato utilizzato in innumerevoli registrazioni famose, anche negli Abbey Road Studios. Mentre l’originale era utilizzato principalmente come limiter, con l’Airchild Six Sixty il produttore americano si è concentrato sulla conservazione di un’elevata gamma dinamica e del suono naturale della chitarra. Il nostro test mostra se il compressore rack da studio in versione per pedaliera è in grado di trasmettere le vibes dell’originale.Â
J. Rockett Audio Designs Airchild Six Sixty Compressor – in breve
- Ispirato al compressore/limiter Fairchild 660
- Potenziometro di blend
- Tilt-Eq
- True Bypass
- Made in USA
Struttura e funzionamento del J. Rockett Audio Designs Airchild Six Sixty Compressor
Il J. Rockett Airchild 660 è racchiuso in un involucro metallico che misura (LxAxP) 72 x 51 x 108 mm e pesa 495 g. Come elementi di controllo sono disponibili quattro potenziometri che determinano il volume di uscita (Output), l’equalizzazione (Tone), la proporzione del segnale pulito (Blend) e il grado di compressione (Threshold). Il potenziometro Tone potenzia le alte frequenze in senso orario riducendo allo stesso tempo i bassi, mentre gli alti vengono ridotti e i bassi potenziati in senso antiorario. Come il suo famoso riferimento, l’Airchild Six Sixty può essere utilizzato solo in mono attraverso le prese di ingresso e di uscita sul pannello frontale e si accontenta di un alimentatore standard da 9 V con un assorbimento di corrente di 20 mA.
L’Airchild 660 alla prova pratica
L’Airchild Six Sixty di J. Rockett Audio Designs è stato testato con diverse chitarre tramite un Victory The Deputy Head in combinazione con un Two Notes Torpedo Captor X e tutti i suoni di delay provengono da un MXR Carbon Copy.
Quando si testa il pedale nella posizione a ore 12, diventa subito evidente che si tratta di un compressore piuttosto sottile, che a prima vista ha poco a che fare con i tipici suoni “squash” di un MXR Dynacomp o di un Boss CS-3. A causa della sua risposta estremamente veloce, il pedale sembra più un limiter prima della posizione a ore 15 del potenziometro di threshold e produce la sensazione “tipica” di un compressore per chitarra solo nelle posizioni estreme dei potenziometri di blend e threshold.
L’Airchild Six Sixty Compressor si distingue per la sua risposta rapida e l’attacco morbido
Indipendentemente dal grado di compressione, il pedale produce un attacco molto caratteristico e morbido che risulta molto piacevole “sotto le dita”, soprattutto durante il picking. La grande forza di questo tipo di compressione sottile diventa evidente nel momento in cui si spegne il pedale e si sente immediatamente la mancanza della sensazione di sustaining. L’Airchild Six Sixty può quindi essere tranquillamente descritto come un potenziale pedale always-on. Il suo suono è largamente neutro e può essere adattato a diversi scenari di amplificatori e chitarre grazie all’efficace potenziometro di tono. A partire dalla posizione a ore 11, il potenziometro di uscita può essere utilizzato anche per portare in saturazione distorsioni o preamplificatori successivi, fungendo così anche da amplificatore pulito.
Iniziamo il test con quattro esempi pratici su Strat e Tele davanti all’amplificatore pulito, in cui diversi stadi di compressione sono regolati da diverse impostazioni di Threshold, mentre i potenziometri Output e Tone rimangono nelle loro posizioni neutre a ore 11 e 12. Questo dimostra come l’Airchild 660 sia in grado di conferire al segnale una maggiore potenza e calore.
Continuiamo con il potenziometro dei toni in quattro diverse impostazioni tra il minimo e il massimo.
Il J. Rockett Airchild 660 fa la sua bella figura anche come booster
Per un’impostazione boost, la Les Paul viene collegata all’amplificatore già distorto con i potenziometri di uscita e di Threshold a ore 15. Infine, un segnale DI con la Strat viene riprodotto direttamente nell’interfaccia audio.
Il J. Rockett Audio Designs Airchild Six Sixty Compressor è un compressore/limiter sottile ma di carattere che conferisce al segnale una piacevole quantità di potenza e calore. A differenza di altri compressori a pedale per chitarra, colpisce per la sua risposta estremamente rapida e per il carattere essenziale della compressione. Grazie alle elevate riserve di volume e al potenziometro dei toni estremamente efficace, è ideale anche per l’uso come booster davanti ad amplificatori o pedali già distorti. Solo pochi potranno giudicare se le caratteristiche sonore dell’Airchild Six Sixty Compressor rendono piena giustizia al modello storico. La verità è, comunque, che sarete molto riluttanti a togliere il pedale dalla catena del segnale.
J. Rockett Audio Designs Airchild Six Sixty Compressor
Specifiche tecniche
- Costruttore: J. Rockett Audio Designs
- Modello: Airchild Six Sixty Compressor
- Tipo: Compressor/Limiter
- Paese di produzione: USA
- Connessioni: Ingresso, uscita, alimentazione
- Controlli/interruttori: Output, Tone, Blend, Threshold
- Alimentazione: alimentatore da 9 V (non incluso)
- Assorbimento di corrente: 20 mA
- Dimensioni: (LxAxP) 72 x 51 x 108 mm
- Peso: 495 g
- Prezzo: 269,00 euro (maggio 2024)
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