“L’arte dei suoni silenziosi”: con queste parole inizia la recensione di un concerto dei Dire Straits del 1985, un’epoca per la quale il termine “minimalismo” non è certo la parola più utilizzata.

Suonare Come Mark Knopfler - Workshop per Chitarristi
© Fabio Lovino

Tuttavia, la fine degli anni Settanta ha portato alla luce un chitarrista che, a differenza di molti rinomati “guitar heroes” dell’epoca, è tornato con più decisione a suonare in maniera estremamente melodica, lirica e al servizio delle canzoni, e la cui fusione di country e blues abbinata a un incredibile suono di chitarra ha ridefinito il termine “clean” strat playing.

Stiamo parlando di Mark Knopfler, un artista che ha consolidato la sua posizione eccezionale non solo grazie alle sue pietre miliari come chitarrista virtuoso e innovativo. Anche dopo decenni, continua a brillare come eccezionale autore di canzoni dalla creatività inesauribile, come dimostra il suo ultimo lavoro “PRIVATEERING”. Ricco di 20 brani, il doppio album è inconfondibilmente uscito dalla sua penna come il suo primo disco, senza alcuna traccia di invecchiamento o stanchezza. È giunto il momento di dare un’occhiata più da vicino a questo artista eccezionale.

Album Privateering

Biografia di Mark Knopfler

Mark Freuder Knopfler (che si pronuncia “noff-ler”) è nato a Glasgow il 12.8.1949. Influenzato dall’armonica e dal pianoforte boogie woogie dello zio, Mark scopre presto la sua passione per la musica, in particolare per i chitarristi blues come Blind Willie McTell, Lonnie Johnson e B.B. King. Ma anche musicisti della cultura pop/rock e country dell’epoca, come gli Everly Brothers, Duane Eddy, Rick Nelson, gli Shadows e naturalmente Elvis Presley formarono il cosmo musicale di Knopfler. Gli Shadows, con il loro chitarrista Hank Marvin, sono stati anche coloro che hanno stimolato il desiderio di Knopfler per una Fender Stratocaster in Fiesta Red. Ma Mark dovette aspettare ancora un po’ prima di poterla stringere tra le braccia, perché all’epoca, purtroppo, non poteva permettersi più di una Höfner V2.

Stratocaster Signature di Mark

L’influenza più evidente su Knopfler, tuttavia, è stata quella del recentemente scomparso J.J. Cale, il cui modo di suonare (J.J. Cale era anche un fingerpicker e, come Knopfler, “commentava” le sue linee vocali con piccoli riempimenti melodici), ma anche il suo stile vocale, si riflette maggiormente nel playing di Mark Knopfler. Citazione di Knopfler: “È molto molto speciale per me”. Mark sostiene, tuttavia, di non aver mai trascritto e riprodotto gli assoli dei suoi idoli, ma di averne assorbito lo spirito.

All’epoca Knopfler suonava già in varie formazioni (ad esempio i Brewers Doop o i Cafe Racers) prima che, dopo un breve periodo come giornalista e insegnante di inglese, si trasferisse a Londra, dove formò i Dire Straits con il fratello e John Illsey, che vivevano entrambi in un appartamento condiviso. Il primo album autointitolato del 1977, che all’inizio vendette a rilento fino a quando il singolo “Sultans of swing” non entrò in classifica, presentava un modo di suonare la chitarra che fino ad allora non era mai stato visto.

Questo fu l’inizio della storia di successo dei Dire Straits, che continuò fino al 1985; l’album “Brothers in Arms” segna probabilmente l’apice di questo sviluppo. Lungo il percorso, Knopfler scrisse musica per film, compose per altri artisti (ad esempio “Private Dancer” per Tina Turner), lavorò come sideman per musicisti come Steely Dan o Mink deVille, o produsse album, tra gli altri per Bob Dylan. Tuttavia, Mark, per il quale il successo e anche il clamore intorno alla sua persona sono diventati troppo grandi, ha iniziato a pensare di perseguire altre strade artistiche. Ad esempio, nel 1989 fondò i “Notting Hillbillies” e realizzò un sogno quando registrò “Neck to Neck” con Chet Atkins. Entrambi sono stati progetti in cui è tornato alle sue radici musicali.

© Fabio Lovino

Sebbene i Dire Straits abbiano registrato l’album “On every Street” nel 1991, il gruppo non è stato in grado di mantenere il vecchio successo. Da quel momento in poi, Mark si è dedicato alla sua carriera solista, stilisticamente un misto di blues, rock, folk e molta tradizione, e preferisce sfornare dischi piuttosto piccoli, o come dice lui stesso: “Mi diverto molto di più a governare la mia piccola barca. Vorrei lasciare per sempre il gigantesco cargo Dire Straits nel porto”. Comunque sia, un posto nella storia della musica per lui è assicurato, indipendentemente dalle dimensioni della nave.

Strumentazione

Il suono di Knopfler è creato principalmente, quasi non oso usare questa frase, dalle sue dita, sia della mano sinistra che della mano destra. Mark plettra quasi esclusivamente, soprattutto con il pollice, l’indice e il medio. È vero che “Expresso Love” è stata suonata con il plettro, ma le eccezioni confermano la regola, come tutti sappiamo.

Molto spesso si vede l’anulare appoggiato sul battipenna. Sia lo strumming degli accordi che il picking di singole note sono eseguiti principalmente con queste tre dita. Questo stile “clawhammer” (un termine che deriva dal banjo) è davvero un elemento inscindibile del tipico suono di Knopfler e in questo workshop si cercherà di suonare tutto con le dita, per quanto possibile. Ed è esattamente quello che vi consigliamo di fare, perché rende il playing di Mark (e anche il suo sound) molto più facile da riprodurre.

Anche la mano sinistra, con il suo vibrato leggero, veloce ma delicato, e naturalmente la fantastica tecnica esecutiva, contribuiscono al successo di Mark Knopfler.

In termini di hardware, l’equipaggiamento di Knopfler è molto vario, e abbondano le leggende e le voci sui suoi primi dischi con un suono di chitarra cristallino e perlaceo. Molto probabilmente gli amplificatori utilizzati sono Fender (Vibrolux, Twin Reverb, Concert), ampliati poi da Music Man, Mesa Boogie e Marshall.

Anche la testata JTM45 di Marshall (qui nella versione MKII) è una delle preferite di Knopfler

Per l’album “Brothers in Arms” aggiunse dei Marshall JTM 45 e probabilmente anche un amplificatore Laney per “Money for nothing”, poiché Knopfler avrebbe voluto imitare il suono di Bill Gibbons (ZZ Top) per questo brano. Alla fine degli anni ’80 Mark viene spesso visto suonare con una Soldano SLO 100 sopra una cassa Marshall con speaker Electro Voice.

Come chitarra, Knopfler è spesso associato alla Stratocaster, e naturalmente questo è vero fino a un certo punto. Mark possiede un immenso parco chitarre, dalle Pensa Suhr con pickup attivi alle Gibson Les Paul (soprattutto per “Brothers in Arms”), alle Steinberger, alle Fender Telecaster e molte altre ancora.

Ciononostante: Quando si parla del tipico suono di Knopfler, si intende il tipico suono Strat degli inizi della sua carriera, che inizialmente era preferibilmente con Strat con manico in acero, in seguito spesso prodotte anche con la variante in palissandro.

Gli strumenti acustici di Knopfler includono la National Style O resonator guitar, l’Ovation Adamas o la Chet Atkins nylon string.

Anche se in un’intervista degli anni ’70 Mark afferma di non utilizzare effetti, gli anni ’80 possiamo vedere Mark utilizzare un rack. Infatti è soprattutto il suono piacevolmente compresso dei primi lavori a catturare l’attenzione, che sarebbe stato prodotto da un compressore Dan Armstrong “Orange Squeezer”. Non mancano riverberi e delay, così come di tanto in tanto si percepisce un chorus. Il WahWah è ovviamente uno strumento indispensabile per creare il suono di “Money for Nothing”. Per il nostro workshop, è sufficiente una chitarra di tipo strat, preferibilmente con singlecoil al ponte, dato che Knopfler utilizza spesso la prima posizione intermedia (ponte + singlecoil centrale insieme). Il tutto va poi in un amplificatore pulito (a valvole), dove un compressore all’inizio della catena del segnale aiuta a domare le corde.

Per alcuni suoni dell’album “Brothers in Arms”, una chitarra dotata di humbucker al manico è una buona scelta. Per le parti di chitarra acustica è molto utile procurarsi un capotasto.

Stile

Nel playing di Mark Knopfler, relativamente tanti piccoli componenti individuali si fondono in un grande insieme, in cui il passaggio dall’accompagnamento ai piccoli interventi solistici e agli assoli completi avviene in modo relativamente fluido. Tutto forma un’unità al servizio della composizione.

Poiché il chitarrista ritmico si occupa quasi sempre dell’accompagnamento sia nei Dire Straits che nei progetti solisti, Mark può spesso limitarsi ad apportare abbellimenti solistici e brevi fills. Il lavoro della chitarra ritmica in casa Knopfler è tendenzialmente costituito da fingerpicking su chitarre acustiche o da double stop.

Diamo prima un’occhiata ai tipici double stop di Knopfler:

Caratteristico è l’intro di “Money for Nothing”. Qui incontriamo quinte e quarte pizzicate con un suono di chitarra molto insolito, che viene prodotto al meglio con una chitarra tipo Les Paul attraverso il pickup al manico in un amplificatore distorto. Nel caso dei Dire Straits, si trattava di un Laney o di un Marshall JTM45. Il suono nasale si crea con un filtro fisso, che in pratica non è altro che un pedale wah che si lascia in posizione fissa (cioè il piede non modula il pedale wah, ma può rilassarsi accanto ad esso). Poiché Knopfler varia molto il riff nella canzone, abbiamo scritto per voi una versione che rappresenta una sorta di mix

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Money for Nothing – Intro

Ecco le trascrizioni in PDF

Nel secondo disco dei Dire Straits, “Communiqué”, troviamo un grande pattern di double stop nella canzone “Where do you think you’re going”, costituito principalmente da terze e seste. Fondamentalmente, questi intervalli sono preposti ai double stop, perché in ogni triade ci sono terze e seste. Sebbene anche le quarte e le quinte siano presenti negli accordi, le terze e le seste possono spesso produrre effetti più melodici. Data la presenza di questi intervalli nel pattern degli accordi, essi possono ovviamente essere sempre utilizzati come forma abbreviata degli accordi completi:

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Where do you think you’re going
Backing Track

Un effetto molto simile, cioè di nuovo seste e terze, si incontra nel classico “Sultans of swing”.

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Sultans – Double Stops
Backing Track

I Double Stops sono ospiti graditi anche nelle esecuzioni solistiche, come in questo estratto da “Tunnel of Love”:

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Tunnel of love
Backing Track

Un grande lavoro ritmico si può trovare anche come fingerpicking, ad esempio nell’intro di “Romeo e Giulietta”, suonato su una chitarra acustica.

Per trovare nuove idee e ispirazioni, Mark consiglia di accordare la chitarra con una “accordatura aperta” e poi di provare in modo infantile quali accordi e combinazioni di accordi nascono quando non ci si può più affidare ai modelli e alle forme familiari (tra l’altro, è anche così che è nato “Sultans of Swing”).

Per “Romeo and Juliet”, Knopfler sceglie l’accordatura DGDGBD (Open G), ma posiziona il capotasto al terzo tasto:

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Romeo and Juliet

Poiché lo spartito dell’esempio è relativamente lungo, lo abbiamo reso disponibile (per una migliore leggibilità) in un pratico PDF da scaricare:

Incontriamo la stessa accordatura nell’introduzione di “Telegraph Road”; anch’essa suonata con una chitarra acustica, con il capotasto al terzo tasto:

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Telegraph Road – Intro
Backing Track

Anche questa volta lo spartito è disponibile in formato PDF:

Mark Knopfler come Solista

Diamo un’occhiata più da vicino all’assolo di Knopfler. Qui incontriamo molti elementi del blues, bendings del genere country, arpeggi e, oltre al blues e alle scale maggiori anche scale minori melodiche.

Ma prima vorremmo approfondire alcune peculiarità sonore che sono legate al fingerstyle di Knopfler:

Nell’esercizio che segue, si deve eseguire una sorta di pennata alternata con il pollice e l’indice, con il pollice che colpisce verso il basso e l’indice verso l’alto; sì, viene quasi da dire “strappando”. In questo caso, le ghost notes mute si alternano a quelle colpite. Il muting è prodotto sia dal dito che preme, che si solleva leggermente, sia dal palmo della mano che plettra:

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Esercizio di Plettrata

Molto spesso si sentono queste note in sordina sotto forma di levare o di note che anticipano quella principale:

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Muting – Nota in levare/anticipo

Knopfler ama anche suonare i seguenti “”rake”” con p, i e m (pollice, indice e medio):

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Rake

Licks ed Idee Melodiche

I classici licks del blues, a volte in combinazione con materiale maggiore (si veda anche l’intro di “Tunnel of love” di cui sopra), si possono trovare, ad esempio, nel singolo “Calling Elvis” dall’album “On every Street” :

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Calling Elvis

Anche nell’assolo finale di “Lady Writer” (album: “Communiqué”) incontriamo un rapido pattern ripetuto che ha origine dalla pentatonica:

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Lady Writer – Pattern
Backing Track

Nell’assolo di “Telegraph Road” troviamo uno schema simile:

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Solo Telegraph Road

Una caratteristica del country bending è spesso quella di prendere un double stop e “tirare” una nota, lasciando ferma l’altra. In questo modo, si crea un intervallo, che di solito è un estratto di un accordo.

Un ottimo country bending per un A7 si trova in “Sultans of Swing”:

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Sultans of Swing – Country Bending
Backing Track

… o anche nell’intro di “Lady Writer”:

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Lady Writer – Country Bending
Backing Track

Poiché l’esempio è di nuovo un po’ più lungo, ecco il PDF:

Anche gli arpeggi sono elementi tipici del playing di Mark e gli conferiscono la forte componente melodica per la quale è così conosciuto e apprezzato. Osservate questo estratto da Telegraph Road, in cui Mark conduce abilmente l’arpeggio di Gm in un arpeggio di C maggiore.

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Telegraph Road – Arpeggio

E naturalmente la fine del secondo assolo di “Sultans of Swing”; gli accordi sono Dm, Bb e C ed è esattamente quello che Knopfler interpreta con gli arpeggi:

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Sultans of Swing Solo 2

Molte composizioni dei Dire Straits e di Mark Knopfler sono in tonalità minore, anche se anche in questo caso c’è una leggera preferenza per il Dm, che potrebbe anche essere scelta per l’estensione vocale di Knopfler.

Come già noto dal workshop sull’armonia, in tonalità minore abbiamo un accordo m7 come dominante sul V grado, che non ha la stessa forza d’attrazione di un accordo di settima dominante. Se vogliamo trasformare questo V grado in un accordo di settima dominante, dobbiamo alzare la sua terza. Se utilizziamo questa terza aumentata nella scala minore, otteniamo la scala minore armonica. Ed è proprio ciò che Knopfler utilizza in questo caso. In tonalità di Dm, ciò significa: Dm è la tonica e A7 è la dominante (con C# come terza maggiore).

Osserviamo la progressione degli accordi di “Sultans of swing”:

II: Dm I Bb C I A7 I A7 :II

Per noi solisti (e anche Knopfler la pensa così) possiamo suonare i primi due accordi con la scala Dm, ma per il A7 usiamo la scala D minore armonica. Tuttavia, non va dimenticato che Mark, nonostante la connessione armonica, a volte usa anche la scala misolidia. Ecco un esempio da “Sultans of swing”: un sognante accordo add4 (da D minore armonico):

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Sultans of Swing – Accordi di Dominante

Anche in “Private Investigation” incontriamo la scala minore armonica, un B7 che ci porta a un Em (molto bello anche vedere come Knopfler esegue l’arpeggio del B7):

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Private Investigation – B7
Backing Track

Sul VII grado di questa scala c’è un accordo di settima diminuita che può essere utilizzato molto bene sovra-dominante. Ecco un esempio tratto da “Telegraph Road”:

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Telegraph Road – Accordo di settima diminuita

Nel primo disco solista di Knopfler, “Golden Heart” del 1996, troviamo il brano “Rüdiger” (dedicato a un fan tedesco). Qui si può ascoltare un esempio molto riuscito dell’uso della scala minore melodica in una canzone pop:

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Rüdiger – Minore Melodica
Backing Track

L’esempio è relativamente lungo, quindi ancora una volta… PDF!

Infine, desideriamo presentare alcuni estratti più lunghi di assoli di Knopfler.

Analizziamo “Sultans of swing” con i suoi due assoli. Ritroviamo molti dei punti citati in precedenza: la frase arpeggiata già presentata, il country bending e i licks pentatonici.

Ecco il primo assolo:

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Sultans of Swing – Solo 1
Backing Track

Il relativo PDF:

Nel secondo assolo, Mark è un po’ più diretto:

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Sultans of Swing – Solo 2
Backing Track

Il relativo PDF:

La canzone “Telegraph Road” dell’album “Love over Gold” è davvero ricca di assoli di chitarra. Ecco il primo assolo:

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Telegraph Road – Solo
Backing Track

La trascrizione:

Il brano contro la guerra “Brothers in Arms”, tratto dall’omonimo disco, è un capolavoro di chitarra melodica, quasi vocale. Il timbro di Mark, gli sbalzi di volume (creati dal potenziometro della chitarra) e i tanti piccoli motivi rendono epocale il lavoro chitarristico di Knopfler su questa canzone.

Dal momento che tutti i piccoli fill-in sono altrettanto cruciali per l’effetto del brano, ci siamo presi la libertà di intervenire un po’ prima dell’assolo vero e proprio. Knopfler in questo caso suona una Gibson Les Paul, con il pickup al manico e un Marshall JTM 45:

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Brothers in Arms
Backing Track

Ecco gli ultimi appunti di questo Workshop in formato PDF:

Speriamo di essere riusciti a presentarvi uno spaccato del playing di Mark. Ciò che colpisce maggiormente del modo di suonare di Knopfler è la sua incredibile semplicità e il suo stile raffinato. E non importa che siate appassionati di metal o di jazz, ogni chitarrista dovrebbe avere una buona parte di “Knopflerismi” nel suo portfolio.

Buona fortuna e buon divertimento!

Infine, un estratto della discografia di Knopfler, esclusi innumerevoli eps, greatest hits o bootleg live:

Con i Dire Straits:

  • 1978: Dire Straits
  • 1979: Communiqué
  • 1980: Making Movies
  • 1982: Love over Gold
  • 1984: Alchemy
  • 1985: Brothers in Arms
  • 1991: On Every Street
  • Solo:
  • 1996: Golden Heart
  • 2000: Sailing to Philadelphia
  • 2002: The Ragpicker’s Dream
  • 2004: Shangri-La
  • 2007: Kill to Get Crimson
  • 2009: Get Lucky
  • 2012: Privateering
  • Con altri
  • 1990: Neck and Neck (Chet Atkins)
  • 1990: Missing…Presumed Having A Good Time (The Notting Hillbillies)
  • 2006: All The Roadrunning (Emmylou Harris)
  • 2006: Real live Roadrunning (Emmylou Harris)

Colonne sonore

  • 1983: Local Hero,
  • 1984: Cal
  • 1984: Comfort and Joy,
  • 1987: The Princess Bride
  • 1989: Last Exit to Brooklyn
  • 1993: Screenplaying
  • 1998: Wag the Dog
  • 1999: Metroland
  • 2001: A Shot at Glory
Francesco Di Mauro