Diciamolo subito: ci sono sicuramente più di dieci cose che dovreste sapere come chitarristi, e per la maggior parte di esse ci sono ottimi libri e insegnanti che vi aiuteranno in tal senso. Tuttavia, anche chi suona da tempo a volte incontra ostacoli che valgono la pena di essere discussi. Abbiamo raccolto per voi 10 cose che ogni chitarrista dovrebbe sapere e che non sono così spesso oggetto di video didattici o metodi e oggi vogliamo dedicarci a raccontarveli qui su Planet Guitar.

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1. Accordare correttamente

Per quanto possa sembrare banale, molti chitarristi trovano estremamente difficile accordare il proprio strumento a orecchio. Certo, è molto più comodo usare un accordatore, ma non è poi così raro non averne uno a portata di mano o doversi accordare, ad esempio, in base a un pianoforte, che non necessariamente rispecchia esattamente la frequenza di 440 o 442 Hz. Se avete dei deficit in tal senso, dovreste assolutamente esercitarvi nell’accordatura a orecchio, perché questa abilità vi sensibilizzerà anche per altre questioni di ear training, come l’intonazione nei bendings o nel canto.

Abbiamo dedicato un articolo all’accordatura della chitarra a orecchio e con l’accordatore che vi invitiamo a recuperare.

2. Trovare il giusto sound

Molti chitarristi vengono notati non solo per le loro qualità esecutive, ma anche perché riescono sempre a creare bei suoni che si adattano perfettamente al contesto e al genere. Questo di base non richiede nemmeno investimenti onerosi per la propria strumentazione, quanto piuttosto imparare a sfruttare bene quel che si ha a disposizione e conoscere il proprio rig come le proprie tasche. Cercate un bel suono clean e uno crunch, una base per le ritmiche e un suono lead, magari munitevi di qualche effetto come delay, tremolo o chorus, e sarete pronti per la maggior parte delle situazioni!

A tal proposito vi suggeriamo di leggere il nostro articolo: 6 semplici consigli per migliorare il suono della vostra chitarra.

3. Come regolare il volume?

I chitarristi purtroppo hanno spesso la reputazione di essere i più rumorosi in sala prove. Questo può diventare un problema serio in ambito professionale o semi-professionale, che può portare i colleghi a volervi fuori dalla band. Per questo motivo: cercate un volume adeguato confrontandovi con i volumi del resto della band e aumentate il vostro volume solistico di circa 3 dB (magari gestendolo con un booster). Se proprio non riuscite a sentirvi, valutate se dotarvi di appositi monitor o quantomeno cercate di cambiare la vostra posizione rispetto all’amplificatore.

4. Di cosa ha bisogno esattamente quella canzone?

Un buon musicista sa di cosa ha bisogno una canzone e di cosa non ha bisogno. L’ego qui non c’entra nulla, perché la buona musica è un intreccio di parti ed elementi diversi. Abituatevi ad avere uno sguardo “esterno”: se doveste sentire questa canzone alla radio con un altro chitarrista, quale parte vi piacerebbe e quale vi annoierebbe (o peggio) di più?

5. La chitarra non è pensata solo per gli assoli

Cercate di capire bene il ruolo della chitarra in una canzone, perché questa è soprattutto uno strumento armonico e ritmico, di fatto l’unico oltre al pianoforte in una band classica.

I grandi assoli sono fantastici e anche fondamentali, ma da soli di solito non bastano a pagarsi l’affitto e tipicamente non sono l’unico criterio di assunzione per il turnista di una band. Cercate di lavorare su entrambe le cose in parallelo e non trascurate il “core business” del vostro strumento.

Se vi stavate chiedendo quale potesse essere il giusto compenso da chiedere come musicista, non perdetevi il nostro articolo dedicato.

6. Chiunque può imparare a suonare la chitarra (se si esercita)

Il termine talento aleggia come un fantasma in tutte le discipline di questa terra, senza che sia mai stato definito con chiarezza che cosa si intenda effettivamente con esso. A mio avviso, è anche poco rilevante, perché la pazienza, la diligenza e naturalmente la forza di volontà e l’immaginazione sono molto più importanti del talento. A dirla tutta non esiste alcuna prova di una predisposizione prenatale. Se si vuole imparare a suonare la chitarra, lo si può fare appatto che ci si eserciti! 

Abbiamo già trattato l’argomento in varie occasioni: dal tempo che ci vuole ad imparare al fatto che si possa imparare da adulti. Insomma, non avete scuse, se volete imparare la chitarra, non vi resta che iniziare.

7. Internet non restituisce un’immagine autentica della vita quotidiana del chitarrista

Se si guardano i vari video di YouTube che girano in rete e quelli sui social -compresi i commenti-, si ha un’impressione abbastanza distorta del tipico chitarrista, anche perché di solito non si vede molto a parte qualche assolo veloce. Tuttavia, la vita quotidiana di un chitarrista è completamente diversa e molti grandi musicisti non si incontrano nemmeno su queste piattaforme.

Non vogliamo assolutamente demonizzare internet, sappiamo bene quante porte abbia aperto. L’invito è quello di cercare di seguire la vostra strada e di vedere la chitarra e la musica in generale in tutte le sue sfaccettature, anche quelle che sono meno popolari in rete.

Gli accordi e la ritmica, l’armonia, lo sviluppo dell’orecchio, l’improvvisazione, la lettura a vista, la composizione, lo sviluppo del sound e tutti quegli elementi che fanno di un chitarrista un buon chitarrista. Un video di un assolo può dire poco di tutto questo e certamente nulla o quasi sulla qualità di quel chitarrista in una situazione musicale differente.

Sul nostro canale cercheremo sempre di restituirvi immagini autentiche di chitarristi che si impegnano ogni giorno per migliorarsi e per aiutarvi a migliorare!

8. Esercitarsi non sostituisce il suonare in gruppo

Suonare uno strumento in una band significa suonare con altri e per altri!
Questo significa che esercitarsi in una stanza tranquilla è necessario e anche molto efficace, ma diventa inutile se poi non si fa pratica con un gruppo. Cercate di formare una band il prima possibile e noterete come tutto ciò che avete provato nella vostra cameretta diventerà molto più soddisfacente.

9. Non si può fare tutto

È fin troppo facile farsi distrarre perché qualche chitarrista ha suonato qualcosa di nuovo e rivoluzionario in qualche video e vorreste imitarlo. Il rischio è quello poi di fatica ad attenersi a un piano di studio e di saltare dalla A alla Z senza aver lavorato veramente su qualcosa in maniera approfondita.

L’ispirazione è importante, ma non se vi impedisce di concentrarvi! Cercate di avere chiaro ciò che volete e di rendervi conto che non potete essere in grado di padroneggiare tutto. Spesso ci si rende conto rapidamente di quali sono i propri punti di forza ed è su questi che bisognerebbe far leva! 

10. Puntualità e preparazione

Qui arriviamo a due punti che in realtà possono essere riassunti sotto il termine “rispetto per i colleghi musicisti”. Non è raro che i chitarristi debbano lasciare il proprio gruppo o non vengano più chiamati a causa della mancanza di questi due elementi fondamentali. Chi non è puntuale o non arriva preparato tratta il tempo degli altri come se fosse spazzatura: è irrispettoso e danneggia il progetto nel suo complesso. Fortunatamente, non sono atteggiamenti difficili da correggere, anzi, è sicuramente più facile correggere il proprio atteggiamento che un difetto tecnico come chitarrista. Quest’ultimo però vi sarà sicuramente perdonato più facilmente!

Speriamo che questo articolo vi abbia incuriositi, se così fosse, non perdetevi le 10 cose che un musicista non vorrebbe mai sentirsi dire!

Emanuele Pellegrino