L’occhio vuole la sua parte, soprattutto quando si tratta di spingerci a prendere in mano lo strumento ogni giorno piuttosto che rendere iconica la nostra figura sul palco. Forse è per questo che innumerevoli chitarristi hanno customizzato i propri strumenti, pitturandone i body e modificandone l’hardware o più in generale l’estetica. In questo articolo ci concentreremo su una delle parti più caratterizzanti per quanto riguarda l’estetica di uno strumento: il battipenna.

Credits:  Erik Pendzich / Alamy Stock Photo

Alcuni dei più grandi chitarristi di sempre hanno modificato l’estetica del proprio strumento agendo sul battipenna, e non solo, per quello che riguarda forma e colore. Per questo nell’articolo di oggi vi presenteremo i 5 battipenna più iconici di sempre e i chitarristi che gli hanno permesso di essere tali.

#1: Dragon Tele – Jimmy Page

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Quando si parla di Jimmy Page è sempre mitologia, magia nera. I suoi strumenti non fanno eccezione e, nonostante la Gibson Les Paul sia più spesso associata alla sua figura, la Telecaster rappresenta il primo strumento grazie al quale incontriamo il Page dei Led Zeppelin. Customizzata fin dai primi live, regalatagli da Jeff Beck durante la militanza nei The Yardbirds, la Dragon Tele del chitarrista Londinese è una delle chitarre più misteriose e iconiche che ci siano. Complici la grafica a figura di drago dipinta sul corpo e, ovviamente, il battipenna riflettente, questa Telecaster non poteva non fare la sua comparsa nella nostra lista delle customizzazioni più iconiche.

Si vocifera anche sia la chitarra che abbia suonato Page per registrare l’assolo di Stairway to Heaven, ma questo purtroppo è un segreto che verrà custodito stretto da ZoSo.

Fender Jimmy Page Telecaster RW NAT

Fender Jimmy Page Telecaster RW NAT

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#2: Mirror tele – Jeff Buckley

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Di Telecaster non poteva bastare averne solo una in lista, e la seconda è appartenuta da uno dei personaggi di spicco della chitarra anni ‘90. Jeff Buckley ha sicuramente lasciato un segno indelebile nella musica con il suo masterpiece Grace e, nonostante sia solo uno strumento, possiamo dire che la Telecaster in questione abbia fatto la sua parte. Riconoscibilissima grazie all’iconico battipenna a specchio, paradossalmente una delle Tele più famose della storia della chitarra arriva dagli anni ‘80 (più precisamente 83) che storicamente ha regalato esemplari poco apprezzati, in quanto molto pesanti e dotati di un ponte top loader a sei sellette. Come possiamo evincere a volte è meglio non ascoltare le recensioni e farci guidare dal cuore quando si parla di strumenti (e anche se ai suoi tempi non c’erano recensioni, diciamo: “come ha fatto Jeff”).

#3: Number One – Stevie Ray Vaughan

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Fender Stratocaster corpo color Tobacco-Sunburst, produzione fine anni ‘50 inizio ‘60. È davvero impossibile non riconoscerla, la Number One di Stevie Ray Vaughan è tra le chitarre più famose di sempre ed il motivo è chiaro a tutti. Il battipenna che scandisce le iniziali del suo chitarrista in modo chiaro e conciso ne determina l’appartenenza: la Number One (anche chiamata First Wife) apparterrà sempre e solo a S.R.V. Un semplice vezzo estetico che in questo caso dice molto di più. Una copia della chitarra accessibile al grande pubblico (ora non più in produzione) fu prodotta da Fender un anno e mezzo dopo la morte del Re del Blues texano il 27 Agosto 1990, col prototipo terminato per mano del fratello Jimmie Vaughan.

#4: The Fool – Eric Clapton

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The Fool di Eric Clapton è nota a chiunque abbia amato il suo primo periodo chitarristico coi Cream. Quello degli eccessi, delle droghe, della psichedelia, dei capelli cotonati… Insomma basta guardare l’artwork sul corpo della chitarra per capirlo, si stava -letteralmente- in un altro mondo. L’idea per la customizzazione della chitarra (una SG del 1964) e dei costumi della band venne da parte dell’allora manager dei Cream, che contattò un collettivo famoso all’epoca a Londra chiamato The Fool Design Collective. I costumi e la chitarra servivano per il primo tour americano della band; vennero customizzati anche il kick della batteria di Ginger Baker ed il Fender Bass VI di Jack Bruce (che a quanto pare non apprezzò il lavoro e suonò il basso modificato solo nelle performance in TV).

The Fool accompagno lo sviluppo di quello che poi divenne per Clapton una firma: il Woman Tone.

La chitarra è stata recentemente venduta ad un’asta per la somma di 127 milioni di dollari.

#5: Rocky – George Harrison

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La storia di Rocky è molto particolare, come ci si può aspettare da una chitarra appartenuta ad uno dei Fab Four. George e John chiesero al loro assistente Mal Evans di andare ad acquistare delle Stratocaster date le cattive condizioni delle loro attuali chitarre. L’anno era il 1965, in pieno periodo psichedelia. Il loro manager dell’epoca, Brian Epstein, si offrì di pagarle di tasca propria a patto che fossero dello stesso colore, per dare uniformità all’immagine del gruppo. Tornò con due Stratocaster color Sonic Blue, piuttosto raro all’epoca, ma George decise subito di pitturare la neo battezzata Rocky utilizzando delle vernici particolarmente dense e gommose. Il risultato fu una delle chitarre più famose di sempre, che possiamo ammirare in video promozionali come quello di uscita di All You Need Is Love

Una copia custom shop in edizione limitata della chitarra esce, insieme ad altri accessori come cavi e tracolle, nel catalogo Fender insieme ad una versione “standard” nel 2022.

Fender George Harrison Cable 5,67 m

Fender George Harrison Cable 5,67 m

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#Bonus: Frankenstrat – Eddie Van Halen

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Come bonus abbiamo deciso di riservarvi un caso particolare. Forse la chitarra più customizzata di sempre, la Frankenstrat di Eddie Van Halen ha deciso di rendersi unica eliminando completamente il suo battipenna da Fender Stratocaster, mostrandosi nuda tra gli incavi dei pickup. L’unica parte che ha resistito al demolitorio processo di modifica è stata quella dei potenziometri, necessaria ai fini del funzionamento dello strumento. Oltre alla rimozione del battipenna, Eddie si è divertito a verniciare la chitarra con una texture unica e ad assemblare vari pezzi da altre chitarre (come manico e ponte) per ottenere un vero e proprio Frankenstein chitarristico. Chiaramente il successo dell’estetica della sua chitarra, nonché di Eddie stesso, ha portato allo sviluppo di una signature su misura simile in tutto e per tutto alla Superstrat più famosa di sempre.

Una copia della versione originale della Frankenstrat è ora prodotta da EVH, che presenta sul mercato anche varie versioni degli amplificatori che Eddie ha usato nei suoi ultimi anni sul palco.

Evh Frankie Striped MN Relic R/W/B

Evh Frankie Striped MN Relic R/W/B

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Voglio chiudere l’articolo ringraziandovi e sperando, come ogni volta, di avervi spinto a conoscere meglio il vostro strumento attraverso le storie di alcuni dei più grandi chitarristi di sempre e delle loro chitarre. Personalizzare uno strumento può essere un processo lungo, ma penso che non ci sia niente di più bello per un musicista di sentire un legame unico e personale con il proprio strumento.

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Alessandro Orsatti