Paure, incubi, ricordi, amori, dolori, amici, depressioni, insicurezze, gioie, ansie, umori e rumori. Quante sensazioni, quante emozioni ci ha regalato Zucchero con le sue canzoni? L’italiano più internazionale di tutti, che ha suonato, fra i tanti, con Eric Clapton e Brian May ricordandoci che il blues, prima di essere musica, è uno stato d’animo, una condizione dello spirito, è anche un artista dalle mille sfaccettature, personaggio perfetto per proseguire alla grande la nostra serie “Le 10 Canzoni”. Sipario!

Who Will the Next Fool Be? con Mark Knopfler, 2002

Aggiungete Jools Holland, Scotty Moore e DJ Fontana: serve altro?

Un featuring inaspettato, l’inizio di un idillio che sboccia definitivamente con Ci si arrende. Emozione e Commozione.

Curiosità

Who Will the Next Fool Be? è stato originariamente scritto e registrato da Charlie Rich e successivamente reinterpretato da molti artisti, tra i quali Mark Knopfler, che approfitta delle doti canore da bluesman di Zucchero. La collaborazione fa parte di un tributo agli artisti della mitica Sun Records e vede come band di accompagnamento un florilegio di star, dal grande Jools Holland a due colonne del mondo musicale di Elvis Presley, il mitico chitarrista Scotty Moore e il batterista D.J. Fontana, fulgida icona del rockabilly.

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You Are So Beautiful di Sam Moore, feat. Billy Preston, Eric Clapton & Robert Randolph, 2006

Tutti alla corte di Sam!

Overnight Sensational è un pregevole album di duetti, con la ciliegina sulla torta della traccia finale. L’immenso amore per Joe Cocker, che rese celebre nel 1974 la struggente You Are So Beautiful, trova espressione in una versione senza tempo della canzone con due guitar hero quali Eric Clapton e Robert Randolph, le splendide voci di Sam Moore, padrone di casa, e Sugar, e il tocco al piano dell’autore di questa meraviglia, l’immenso Billy Preston.

Curiosità

Una notte all’Arena di Verona, il 23 settembre 2007, con la magia, la sorpresa di un bis davvero inaspettato. Adelmo compare in gradinata, in mezzo alla gente, per eseguire proprio You Are So Beautiful, “scortato” al piano da David Sancious. Brividi.

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Sweet Home Chicago con Buddy Guy, Live at San Siro, Milano, 1996

Il World Rhythm Festival ci regala questa perla!

L’amore per il blues, quello viscerale di Muddy Waters, Howlin’ Wolf e…Buddy Guy, in forma sontuosa mentre imbraccia la sua iconica Fender Stratocaster in finitura nera a pois bianchi “polka-dot”. Zucchero corona un sogno e si esibisce nel tempio meneghino con uno dei suoi guitar hero.

Curiosità 

Sweet Home Chicago, il classico di Robert Johnson che vanta uno sterminio di riletture conclamate (su tutte, indimenticabile quella dei Blues Brothers) suona alla grande in questa affascinante collaborazione, ma non è l’unico standard interpretato dalla coppia. Una sontuosa Before You Accuse Me, dal repertorio di Bo Diddley, giganteggia e innalza ancor di più una giornata indimenticabile per chi ama la musica del diavolo.

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What Are We Waiting For di Alannah Myles, 1997

Da Toronto a Roncocesi in un batter d’occhio

Una sorprendente collaborazione per la colonna sonora di Prince Valiant, un film poco conosciuto e bistrattato dalla critica, salvato da una bella canzone.

Curiosità

Alannah Myles è una cantante canadese nota in Italia soprattutto per Black Velvet (1989), brano rock con forti reminiscenze country blues, che all’epoca diventa un grande successo. La partnership con Zucchero per What Are We Waiting For è un altro punto alto della sua carriera. 

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Let the Good Times Roll di B.B. King, 1997

Un classico di B.B. con la verve di Sugar

1997: B.B. King, felice come un bambino insieme alla sua mitica Gibson “Lucille”, si gode la popolarità grazie a un album di duetti sorprendenti, con Heavy D., l’adorato D’Angelo e Dionne Warwick a far da contraltare a leggende del genere quali Clapton, Dr. John e Bonnie Raitt. In mezzo, l’astro nascente legatissimo al paradigma black: Sugar!

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Curiosità

Let the Good Times Roll è uno standard di Louis Jordan And His Tympany Five, sfornato poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e pensato per far dimenticare i problemi del mondo e vivere l’attimo, quel particolare momento. Ebbene, una simile ambizione musicale non è quindi una novità, un tema principalmente caro ai giorni nostri e comunque riecheggia in maniera altisonante e appropriata (esempio di come una semplice canzone possa scardinare gerarchie e luoghi comuni) anche nel mondo di B.B. King.

Si tratta di un invito a fare festa, la vita è una sola e vale la pena di spenderla bene in quanto il tempo non è qualcosa da dare per scontato. Un pezzo e un titolo potenti, capaci di oltrepassare la cultura afroamericana e diventare un compendio di frasi e concetti universali, sfondando la spessa coltre ideologica che divide il “pensare” da uomo bianco rispetto a quello di un uomo nero.

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Oh lord, vaarda gio di Davide Van De Sfroos, 2021

Poesia, genuinità, natura: l’incontro tra due artisti ruspanti

La strana, ma ben assortita coppia. Un brano forse poco mainstream, che meriterebbe una più ampia diffusione per quanto entri dentro e spappoli il cuore.

Curiosità

Violino, pedal steel guitar e mandolino di Anchise Bolchi contribuiscono a esaltare le virtù folk rock di una canzone da ricordare. 

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Domani 21/04.09 con Artisti Vari, 2009

Solidarietà in un Supergruppo

Generosi e legati alla propria terra.

Domani è una speciale cover di un pezzo in origine composto e inciso da Mauro Pagani nel 2003. Viene registrato e pubblicato come singolo da cinquantasei tra i più popolari cantanti e musicisti di musica leggera e rap italiani del periodo che danno vita per l’occasione ad un supergruppo denominato Artisti Uniti per l’Abruzzo, in ricordo del terremoto dell’Aquila del 2009.

Curiosità

I promotori principali del progetto sono lo stesso Pagani, Ligabue e Zucchero Fornaciari, da un’idea di Jovanotti e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Tutti gli artisti coinvolti si esibiscono a titolo gratuito. Chapeau.

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Send Me an Angel con Scorpions & Berliner Philarmoniker, Live at the Classic Meets Pop event, Hannover, 2000

Un duetto da non dimenticare

L’anima soul blues si fonde con il power metal “zuccheroso” e un’orchestra classica. Tra il sacro e il profano. Spettacolo!

Curiosità

L’angelo è un tema ricorrente delle canzoni blues e, di conseguenza, del mondo di Zucchero: da Ali d’oro insieme al grande John Lee Hooker a Con questi chiari di luna, nel progetto Adelmo e i suoi Sorapis, le sue citazioni non mancano.

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Las Palabras De Amor con i Queen, Live at Wembley Stadium, London, 1992

Una delle esperienze più gratificanti

Sali, anima in depression (sottotitolo: fanculo alla depressione!). Con momenti così, Adelmo è riuscito a riprendersi alla grande da un lungo periodo cupo.

P.S. : grazie Brian!!

Curiosità

Non è un caso vedere Zucchero interpretare, insieme ai restanti Queen, Las Palabras de Amor (The Words of Love). Per ricordare Freddie Mercury in questo speciale Tribute del 1992, Brian May gli lascia una lista di canzoni tra cui scegliere la propria. E l’artista italiano, “annusando” che le più famose sarebbero state facilmente patrimonio delle celebrità del concerto, opta per un brano minore, bellissimo.

Scritto interamente dal chitarrista inglese, Las Palabras de Amor si nutre d’amore e di speranza e sfoggia una melodia molto in sintonia con il modo di comporre di Sugar, che ha da sempre adorato le incredibili doti di May, capace di scavare con le sue note un tunnel nel cuore di chi lo ascolta. La performance è davvero toccante ed è commovente osservare l’intero Wembley Stadium applaudire l’esecuzione. L’abbraccio finale tra i due artisti immortala la gioia e l’emozione di entrambi. 

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Il libro dell’amore di 2Cellos, 2013

Un brano dei Magnetic Fields interpretato da Peter Gabriel vive di nuova luce grazie a un trio di virtuosi

I 2Cellos, scioltisi nel 2022 e composti da Luka Sulic e Stjepan Hauser, scelgono l’Adelmo di Roncocesi per interpretare un bellissimo brano dei Magnetic Fields, rivisitato in Scratch My Back (2010) da Peter Gabriel. Il Libro Dell’ Amore (The Book of Love) fa parte del loro album In2ition, prodotto dal grande Bob Ezrin, noto per le sue collaborazioni con Pink Floyd, Kiss, Deep Purple e Alice Cooper.

Curiosità

Il trio che non ti aspetti, rende giustizia a un pezzo che, prima di finire su Scratch My Back, era già presente nella soundtrack di Shall We Dance (2004). 

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Extra: I’m Ready (Io vivo in te) con Bryan Adams, Live in Paris, 2000

Una partnership intrigante

Quanti punti in comune tra il cantastorie emiliano e il rocker canadese, entrambi alla ricerca della celebrità fin dai primi anni Ottanta. 

Prima il colpaccio di Adams con Cuts Like a Knife e subito dopo Reckless (1984), un disco di cui è impossibile non ricordare almeno otto delle dieci canzoni in scaletta. Un’affermazione mondiale, mentre l’anno seguente Zucchero & The Randy Jackson Band comincia le fortune di un ancora timido Adelmo Fornaciari, comunque pronto a fare il grande balzo aiutato dall’immenso Corrado Rustici

Una storia di trionfi nel segno del rock e di schitarrate sempre degne di nota all’interno di un grande culto della melodia. E proprio da Cuts Like a Knife spicca I’m Ready, un brano paradisiaco, una ballata perfetta per lo stile di Sugar, che ne reinventa il testo sulla base della versione di Bryan dal fortunato MTV Unplugged (1997), creando i presupposti per un nuovo successo del pezzo.

Curiosità

Tra l’autore di Run to You e il songwriter italiano nasce una bella affinità elettiva, culminata con la partecipazione inaspettata di Zucchero a una data parigina per una bellissima resa di I’m Ready (Io vivo in te), una delle tracce inedite presenti nella versione espansa di Zu & Co.

E proprio Bryan Adams incarna il ruolo del protagonista perfetto per un’altra entusiasmante puntata della rubrica Le Dieci Canzoni, la serie unica ed esclusiva di Planet Guitar

Stay tuned!

To be continued…

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Alessandro Vailati