Il 16 e 17 novembre scorso Milano è stata teatro delle vibrazioni dell’SHG Music Show, l’evento annuale organizzato da accordo.it che coinvolge una vasta gamma di professionisti e appassionati del mondo della musica, della tecnologia e degli strumenti musicali. Nella nuova location, l’NH Milano Congress Centre di Assago Milanofiori, i visitatori hanno potuto comprare, vendere, scambiare e suonare chitarre di ogni genere e tipo. Non è mancata inoltre la possibilità di ascoltare, imparare e confrontarsi con molti artisti che hanno preso parte alla manifestazione durante esibizioni e workshop. Planet Guitar ha visitato la fiera e vi raccontiamo le nostre sensazioni.

SHG Music Show 2024: due piani di grande musica e chitarre

Lo spazio espositivo era organizzato tra i piani secondo e terzo della struttura. Nel secondo piano, una grande sala accoglieva la maggior parte degli espositori presenti in fiera. Gli appassionati hanno avuto la possibilità non solo di osservare, valutare e sognare la loro chitarra preferita, ma anche di toccare con mano e provare moltissimi strumenti prima dell’acquisto. Sono state predisposte infatti delle sale prova ad hoc per scatenarsi in tutta tranquillità con gli strumenti, ma moltissimi chitarristi provavano il loro prossimo acquisto direttamente nello stand dell’espositore. L’atmosfera della fiera è sempre bellissima e vedere suonare tanti chitarristi, di età molto diverse e più o meno bravi con lo strumento, è sempre un gran piacere.

Il secondo piano ospitava anche il Second Hand Market, uno dei punti di forza storici dell’SHG Music Show e che richiama i guitar show americani, da cui la manifestazione ha tratto ispirazione 30 anni fa. Questo spazio, dedicato alla compravendita tra privati e aperto a tutti i visitatori, permetteva, senza formalità e senza commissioni sulle vendite, di visionare gli strumenti messi in vendita direttamente dagli appassionati. Il biglietto d’ingresso consentiva di esporre fino a due strumenti e vi assicuriamo che non sono mancate le grandi occasioni da cogliere al volo.

L’offerta del secondo piano era completata da un silent stage, per performance più intime e da ascoltare rigorosamente in cuffia wireless, e da un live stage, per le clinic più rumorose e le schitarrate più potenti. Troviamo che questa soluzione, adottata ormai in molte manifestazioni del settore, sia perfetta per permettere al maggior numero possibile di artisti di esibirsi. Questa configurazione consente anche di dare spazio a molti generi e stili di chitarrismo diversi.
Tra i momenti salienti del live stage, ve ne segnaliamo due condotti da Maurizio ‘Dr. Feelgood’ Faulisi. Sabato Claudio Bazzari e suo figlio Milo Bazzari hanno parlato della storia del country, genere a cui hanno dedicato anche un libro didattico (ce ne hanno parlato qui), mentre domenica Filippo Graziani ha ricordato e omaggiato la carriera di suo padre, Ivan Graziani, suonando alcune delle bellissime chitarre appartenute al grande cantautore italiano.

Il terzo piano era invece organizzato in sale espositive più piccole ed era dedicato quasi interamente al mondo del vintage. Ed è proprio qui che abbiamo avuto la possibilità di osservare alcune chitarre veramente incredibili.

SHG Music Show 2024: gli highlights della giornata di Planet Guitar – Le chitarre vintage

Il nostro amico Furio Pozzi, presente con il suo nickname The Vintage Choice, ci ha infatti mostrato la sua Gibson Les Paul del 1960, uno strumento rarissimo che, essendo stato prodotto nei primi mesi dell’anno, presenta ancora moltissime specifiche delle leggendarie Les Paul del 1959, il Sacro Graal per tutti i collezionisti. Per darvi un’idea dell’importanza e del valore di questi strumenti, pensate che una Les Paul del ‘59 è appartenuta a Mark Knopfler ed è stata venduta all’asta dello scorso gennaio. Furio ci ha raccontato parte della storia di questa chitarra, facendoci notare anche i segni rimasti sul body dopo la rimozione del ponte Bigsby. Un’occasione unica per osservare da vicino un vero pezzo di storia.

Gibson Les Paul 59 DL Light Aged

Gibson Les Paul 59 DL Light Aged

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Epiphone Les Paul 59 Ice Tea Burst VOS

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Non poteva mancare anche Francesco Balossino, responsabile dell’ideazione e dell’organizzazione del vintage vault dell’SHG. Cesco’s Corner è una garanzia quando si vuole rimanere a bocca aperta, e questa volta Francesco ci ha stupito presentandoci una Fender Stratocaster del 1963 in finitura Black appartenuta a Kirk Hammett, chitarrista dei Metallica. Potete osservarla in dettaglio sul sito ufficiale di Cesco’s Corner (qui), ma vi assicuriamo che vederla dal vivo è tutt’altra cosa. Francesco, dopo averci mostrato la ricevuta originale dell’acquisto di Kirk del 1997, ci ha confessato che secondo lui il chitarrista statunitense ha fatto un grande errore nel vendere questo bellissimo strumento.

Siamo stati a trovare anche Andrea Vitali di MijHeaven e Silvio Bucci di The MIJ Pusher, per entrare nel mondo degli strumenti made in Japan, una vera garanzia quando si parla di rapporto qualità/prezzo. Per questo genere di acquisti è però sempre importante affidarsi a dei veri esperti del settore, soprattutto se non si ha una grande conoscenza del mercato. Andrea e Silvio sono le persone giuste, qualora foste interessati.

SHG Music Show 2024: gli highlights della giornata di Planet Guitar – I pedali per chitarra

Siamo poi tornati al secondo piano, per intervistare Luca Rossi di Face Distribution, azienda che tratta in esclusiva per il mercato europeo prodotti di marchi come Pedaltrain, Crazy Tube Circuits, Walrus Audio, J. Rockett e Beetronics, di cui abbiamo recensito diversi pedali qui su Planet Guitar. Lo spazio di Face era un vero paradiso per i chitarristi, che potevano provare i pedali dei diversi marchi grazie a delle pedaliere da sogno e al supporto del simulatore di amplificatori e cabinet ACS1, presente in fiera anche nella versione MK II.

Walrus Audio MAKO ACS1 MK II

Walrus Audio MAKO ACS1 MK II

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Abbiamo poi incontrato anche Marco Bovelli, di Formula B, che ci ha presentato un prototipo realizzato in pochissimi esemplari. In occasione del decimo anniversario dell’azienda, Marco ha costruito un fuzz partendo dalla borchia di una Fiat 500 del 1960. Fornito di transistor originali NKT 271A, prodotti tra il 1961 e il 1969, e alimentato a batteria, questo pedale è più unico che raro. Marco ne ha realizzati infatti solo quattro pezzi, vista la poca disponibilità dei transistor originali.

Infine, nello spazio di Sergio Tomassone abbiamo incontrato Emilio Massari di Cornerstone, che ci ha presentato la pedaliera che è stata poi suonata dal nostro Paul Audia durante l’esibizione con la sua band. Il Gladio, l’Imperium, il Colosseum e il Nero sono tutti pedali che conosciamo bene su Planet Guitar e siamo in attesa di parlarvi anche dell’Antique V3: lo recensiremo nelle prossime settimane. Il Nucleo Stereo Reverb è invece l’ultimissimo prodotto annunciato dal marchio made in Italy ed è il pedale signature di Paul Davids. Non vediamo l’ora di scoprirlo. Potete vedere i dettagli di questa pedaliera nel nostro reel:

Cornerstone Gladio SC Single Preamp

Cornerstone Gladio SC Single Preamp

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Cornerstone Colosseum Dual Overdrive

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Cornerstone Nero Fuzz/Overdrive

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Cornerstone Antique V3 Overdrive

Cornerstone Antique V3 Overdrive

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Cornerstone Nucleo Stereo Reverb

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La brillante mezz’ora sul live stage della Paul Audia Band ha chiuso la nostra giornata. Paul, accompagnato da Marco J. Ferrara alla voce, da Francesco ‘Sbrè’ Ravasio al basso e da Alessio ‘Frusta’ Cannistraro alla batteria, ha incendiato il pubblico presente con un’esibizione che ha alternato brani inediti a grandi cover, come Brush With The Blues di Jeff Beck. L’SHG di quest’anno è stato un grande evento, un successo che secondo noi permetterà alla manifestazione di ritrovare nuova linfa, anche grazie alla nuova location. L’appuntamento è quindi per il prossimo anno!

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Riccardo Yuri Carlucci