Il 16 novembre 1949 nasce a Houston, Texas (USA) William Frederick Gibbons, noto come Billy Gibbons. Chitarrista, cantante e fondatore degli ZZ Top, la band che può fregiarsi del primato di longevità con la stessa line-up.  La sua è una carriera decennale e fra i tanti successi ottenuti spicca sicuramente l’aver condiviso il palco con la Jimi Hendrix Experience!

Credits: Jimmy Steinfeldt / Alamy Stock Photo

Nel 2001 la rivista Rolling Stone lo ha inserito al numero 32 della classifica dei “più grandi chitarristi di tutti i tempi”.

È un vorace collezionista di chitarre, ma soprattutto di auto; possiede modelli unici che vanno dagli anni ’30 ad oggi.

Ha collaborato con innumerevoli artisti tra cui Nickelback, Queens Of The Stone Age, Slash, Eric Johnson, Lou Reed, Les Paul, B.B. King, Lemmy Kilmister, Dave Grohl, John Mayall, Kid Rock, Sammy Hagar, Jeff Beck e molti altri.

Io e Paul di Guitar Tutorials abbiamo scelto di farvi ascoltare il riff di Just Got Paid.

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Gli esordi e l’amicizia con Hendrix

La famiglia Gibbons è totalmente dedita alla musica. Il capofamiglia Freddie infatti è un pianista e direttore d’orchestra che lavora per Samuel Goldwyn agli MGM Studios; grazie a questa passione il piccolo Billy può assistere alle registrazioni di Singin’ the Blues di B.B. King e ad un concerto di Elvis Presley. Già in giovanissima età dimostra di assorbire tutta la musica che la famiglia gli mette a disposizione, tanto che il padre decide di mandarlo a New York per studiare percussioni con il leggendario Tito Puente.

A 13 anni riceve in regalo la sua prima chitarra, una Gibson Melody Maker con un amplificatore Fender Champ; suona per ore i brani di Chuck Berry, Bo Diddley, Jimmy Reed e durante gli anni di high school inizia a fare esperienza in svariate band locali.

A 18 anni fonda i Moving Sidewalks, un gruppo psichedelico con il quale registra diversi singoli ed un album intitolato Flash. Il disco contiene un brano, 99th Floor, che riscuote un buon successo e porta la band ad aprire alcuni concerti della Jimi Hendrix Experience durante il primo tour americano di Hendrix come headliner. “Ricordo che finii il set” ha dichiarato Gibbons “scesi dal palco, e Jimi Hendrix era seduto lì e mi disse: ‘Mi piace il tuo stile, amico. Mi piace il tuo coraggio’. E questo è quanto. Probabilmente è stato uno dei più grandi complimenti che abbia mai ricevuto”.

Tra i due nacque una bella amicizia tanto che Hendrix regalò a Billy una Fender Stratocaster rosa!

V-Picks Billy Gibbons Sapphire Blue

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Gli ZZ Top

Nel 1969 Billy decide di cambiare e da vita a quello che sarà il suo progetto più importante: gli ZZ Top. 

Il nome gli sovviene guardando dei poster appesi in casa…B.B. King, Z.Z. Hill…perchè non ZZ King?! Mmmm forse troppo simile. Meglio ZZ Top!

Insieme al produttore Bill Ham incidono e pubblicano il primo singolo intitolato Salt Lick e subito dopo la formazione cambia; entra Billy Ethridge al basso, ex membro della band di Stevie Ray Vaughan e Frank Beard dietro alle pelli.

Lo scarso interesse delle etichette al lavoro del gruppo spinge Gibbons e soci ad accettare un contratto con la modesta London Records. Ethridge non è convinto e decide di lasciare. Un colpo di fortuna, perché al suo posto entra Dusty Hill che diverrà il fratello artistico di Gibbons; rimarrà nella band fino al 2021, anno della sua tragica scomparsa. 

Nel 1971 esce ZZ Top’s First Album; lo stile è delinato da chitarre distorte, grooves e cadenze blues, testi con doppi sensi e allusioni… L’anno dopo esce il secondo album Rio Grande Mud che contiene Francine, il primo singolo ad avere una certa risonanza, ma soprattutto Just Got Paid con il suo riff d’apertura che sugella in qualche modo il matrimonio fra blues e rock. Nel 2009 Joe Bonamassa la suonerà live alla Royal Albert Hall di Londra donandole una seconda vita.

Il vero grande successo arriva nel 1973 con la pubblicazione di Tres Hombres, l’album che permette a Gibbons e soci di entrare nella classifica di vendite Billboard e di inanellare decine di date sold-out per tutti gli Stati Uniti.

La carriera con la band sarà in costante ascesa e porterà Gibbons nell’olimpo delle celebrità della musica moderna. 

Hal Leonard ZZ Top Guitar Anthology

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L’icona

C’è chi associa immediatamente la lunga barba al nome Gibbons e chi mente.

I grandi artisti non prescindono mai da un qualche tratto distintivo nel loro look e Billy non fa eccezione. Pare che Gibbons abbia addirittura stipulato una costosa polizza assicurativa che protegge la sua preziosissima barba…

Tuttavia non è sempre stato così! Nel 1977 gli ZZ Top si presero una pausa di 2 anni e quando si rincontrarono per riprendere il lavoro, Billy e Dusty si presentarono con una lunga barba incolta, mentre, ironia della sorte, Beard (barba in inglese n.d.r.) con un bel paio di baffoni.

Nel 1984 la Gillette offrì loro un milione di dollari per rasarsi. Gibbons confessa che ci fu un tentennamento, ma alla fine, evidentemente, declinarono l’offerta! 

Pearly Gates

Spesso dal vivo lo si vede con chitarre stravaganti ed appariscenti, ma è noto il suo amore viscerale per le Gibson Les Paul. Comprò la sua prima, storica Les Paul nel 1968 per soli 250 dollari da un agricoltore di Houston. Una bellissima burst del 1959!

La leggenda narra che Gibbons l’abbia acquistata grazie ad un’amica, una Packard del 1936 e un provino cinematografico. L’amica di Gibbons ottenne un’audizione per una parte in un film e avendo bisogno di spostarsi dal Texas alla California, chiese in prestito la Packard di Billy. Un viaggio proibitivo per un’auto di 30 anni, così impervio e dall’esito incerto che i ragazzi della band decisero di battezzarla Pearly Gates; se fosse riuscita nell’impresa avrebbe sicuramente avuto qualità divine! Il vecchio catorcio arrivò ad Hollywood e la ragazza ottenne la parte; vendette l’auto, consegnando il ricavato al chitarrista degli ZZ Top che, come tutti i chitarristi, tramutò immediatamente il denaro in una nuova sei corde! Billy diede lo stesso nome alla chitarra convinto che fosse di buon auspicio, considerate le gesta della Packard.

Da allora, in ogni disco degli ZZ Top, è presente la voce graffiante di Miss Pearly Gates… Il resto, è storia.

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Matteo Bidoglia
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